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Mi svegliai, c'era ancora qualcuno nella stanza, guardi l'ora ed erano le nove di sera, non avevo nemmeno cenato.

Benni: ma buongiorno!

Venne ad abbracciarmi.

Benni: hai dormito bene?
Io: più o meno
Nico: mangia, ti ho portato la cena

Rimasi sorpresa da ciò che mi aveva detto, mi voltai e vidi accanto al letto il cibo quindi feci come mi aveva detto.
Il mio cervello iniziò a farsi mille domande finché la mia migliore amica non mi interruppe i miei pensieri.

Benni: è tardi io e Martina andiamo a dormire!
Io: buonanotte

Li salutammo ed andammo nella mia stanza, mi sedetti sul letto ed iniziai a fissare il vuoto più totale.

Benni: sta iniziando a capire di aver fatto una cagata e vuole farsi perdonare.
Io: sono rimasta sorpresa dal gesto che ha fatto per me
Benni: e non è stato l'unico amica mia!

La guardi stranita.

Io: in che senso?
Benni: mentre dormivi siamo andati a cenare tranne Nicolò che è voluto rimanere lì con te. Li abbiamo chiesto se veniva e ci ha detto "no, anche se potrebbe odiarmi ancor di più dopo questo non la lascio qui da sola"
Io: seriamente?
Benni: siii! poverino mi fa tenerezza...

La guardai male

Benni: cioè si è comportato male con te, però ci tiene! Chi mai avrebbe fatto una cosa del genere sapendo di essere stato un pezzo di merda?
Io: ma non è scusato comunque...
Benni: vabbè dagli tempo, secondo me ha capito di aver sbagliato
Io: lo spero... comunque non mi hai più raccontato nulla tra te e Fede!

Mi raccontò un po' di quello che era successo tra di loro in questi giorni, domani vado da Fede e lo costringo a chiederle di uscire, questo ragazzo senza il mio aiuto non farà mai la prima mossa...
Parlammo un po e poi ci addormentammo.

La mattina dopo andammo a fare colazione insieme e Benedetta mi convinse ad andare a vedere i ragazzi mentre si allenano.

Benni: dai non puoi stare tutto il giorno rinchiusa in quella stanza, e poi ti farà bene vedere un po' di addominali qua e là, quando mai ti ricapita nella vita!

Ci incamminammo verso la palestra

Benni: benvenuta all'Olimpico amica mia!

Mi spinse dentro, i ragazzi ci salutarono e continuarono ad allenarsi. La giornata passò abbastanza velocemente e non mi pesò più di tanto vedere Camilla che ogni tanto si avvicinava a Nicolò, anzi avvolte mi veniva da ridere per le scuse che inventava cercando di stare il più lontano possibile da lei. Forse sta veramente cercando di rimediare a quello che ha fatto...

La sera come al solito andarono nella stanza 203 a giocare alla play e costretta dalla mia migliore amica mi aggregai pure io.

Rimasi distesa su un letto a fissare il vuoto finché non si avvicinò lui, proprio lui...

Riusciranno i due innamorati a risolvere?

Io, te & un pallone || Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora