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Il secondo tempo procedeva bene, stavamo difendendo la nostra porta finché non vidi Spina che si fermò, l'arbitro fischiò e tutti si avvicinarono a lui.
Lo aiutarono a sdraiarsi e arrivò lo staff medico in campo, stavo pregando in otto lingue diverse sperando non fosse nulla di grave.
Scoppiai a piangere quando lo vidi uscire in barella dal campo, i ragazzi cercarono di continuare la partita il. meglio possibile infatti terminò 2 a 1.

Di solito dopo una partita del genere avremmo festeggiato fino alle 6 di mattina per il risultato ottenuto ma questa volta non fu così.
La notte stessa prendemmo l'aereo per tornare a Coverciano, continuarono a scendermi delle lacrime e sentii qualcuno sedersi accanto a me.

Nico: vieni qua

Io rimasi ferma ad osservarlo ma lui in silenzio mi prese e mi avvicinò a sé strigendomi.

Nico: stai tranquilla, i medici hanno detto che non è grave, solo una lesione al tendine, domani andrà a fare dei controlli e poi si vedrà.

Cercò di confortarmi

Nico: tranquilla ci sono io qui con te
Io: è proprio questo il problema...
Nico: non credi che dovremmo parlare anche di questo?
Io: vuoi che io rimanga 3 giorni a piangere? perché so che ci riusciresti benissimo Barella.

Non rispose, per tutto il viaggio non mi mollò, mi teneva stretta a sé e devo ammettere che riuscì a tranquillizzarmi.

Andammo tutti a letto presto appena atterrati a Coverciano e la mattina successiva salutammo Leo che sarebbe tornato a Roma per fare i dovuti controlli.
Oggi non ci sarebbero stati allenamenti e alcuni stavano pensando di andare a fare un giro.

Benni: vieni anche tu a fare un giro?
Io: no raga non mi va...
Fede: dai! andiamo a fare shopping
Io: un'altro giorno.
Benni: va bene, voi due venite vero?
Lore/Ciro: certo non possiamo mancare!
Fede: tu Nico?
Nico: credo di rimanere qui, sono ancor stanco dalla partita di ieri.

Alla fine andarono tutti tranne io e Nicolò...

Nico: allora? vuoi stare lì da sola fino a stasera o vieni con me?

Lo guardai in modo interrogativo.

Nico: non c'è nessuno oltre a noi qui, quindi se preferisci stare da sola o fare amicizia con i ragnetto in giardino fai pure.
Io: forse sono più simpatici di te.
Nico: ok buona fortuna allora

Fece per girarsi e io lo seguì sbuffando

Nico: non ti stanno simpatici i ragnetti o preferisci le cavallette?
Io: stai zitto e cammina Barella.

Non solo sono ancora arrabbiata con lui, ora crede di essere simpatico con queste battuttine...

Eravamo nella sua stanza io su un letto e lui su un'altro, non ci rivolgemmo la parola per un bel po' di tempo.

Vi piace questo lato di Nicolò?

Io, te & un pallone || Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora