Call me Daddy || BangChan

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Hyuna: Ma come mi è saltato in mente... - sospirai, trascinando le mie due valige lungo una ripida salita.

Mentre raggiungevo a fatica la cima della salita, mi pentii della scelta che avevo fatto. Avevo solo 18 anni e per pagarmi il college, avevo deciso di diventare una governante. Non mi avevano dato informazione su chi avrei servito ma speravo fosse una famiglia tranquilla che mi avrebbe lasciato i miei spazi, una volta finito il turno.
Arrivai davanti ad un grande cancello; le mura che circondavano la casa erano imponenti. Prima ancora che potessi suonare il campanello, il cancello si spalancò e una voce dall'altoparlante mi disse " Sei in ritardo".

Hyuna: Cominciamo bene... - mormorai tra me e me, entrando nell'immenso giardino. Ovunque mi girassi c'erano fiori e piante rigogliose. L'odore era intenso e la vista spettacolare.

Minho: Vieni o no? Devo stare ad aspettarti tutto il giorno? - un ragazzo moro era comparso sulla porta. Mi guardava spazientito e sbuffava spesso.

Hyuna: Ecco il simpaticone di casa - sussurrai mentre gli andavo incontro. Arrivata a pochi metri da lui, misi su il mio miglior sorriso finto e lo salutai.

Hyuna: Piacere di conoscerti, mi chiamo Hyuna - tesi la mano verso di lui.

Minho: Si si... - tornò in casa senza curarsi di me.

Entrai dopo di lui e mi ritrovai in un grande atrio bianco con un imponente lampadario e una scala che portava al piano superiore.

Hyuna: Wow - ero rimasta a bocca aperta.

Minho: Sbrigati che gli altri mi stanno aspettando - sparì dietro una porta e mi affrettai a seguirlo.

Minho: Questa è la cucina, lì c'è la tua divisa, addio - mi fece un cenno con la mano e se ne andò, lasciandomi da sola e completamente spaesata.

La cucina era grande e con un'isola centrale che poteva ospitare almeno dieci persone. Si affacciava sul giardino posteriore in cui al centro troneggiava una piscina immensa.
Guardandomi intorno trovai una piccola uniforme bianca e nera da cameriera; e quando dico piccola intendo letteralmente. La gonnellina era cortissima e la parte superiore sembrava di due taglie più piccola.

Hyuna: Non ci penso proprio a mettermi una cosa del genere.

Hyunjin: Perché no? È così carina - era appoggiato al bancone della cucina, entrando senza nemmeno farsi sentire.

Saltai in aria dallo spavento, appoggiando una mano sul cuore che sarebbe potuto scoppiare di lì a poco.

Hyuna: Che si arriva alle spalle delle persone così?!

Il ragazzo biondo ridacchio' divertito.

Hyunjin: Sei la nuova domestica? - mi stava squadrando dalla testa ai piedi.

Hyuna: Si - gli tesi la mano - mi chiamo... - non mi fece finire di parlare.

Hyunjin: Lo so chi sei. Prendi la tua roba, ti faccio vedere la tua camera - uscì dalla cucina e per l'ennesima volta mi ritrovai a correre dietro a qualcuno.

Osservando la lunga scalinata mi chiesi come sarei riuscita a portare le valige al piano di sopra.

Hyunjin: Lasciale pure lì. Ci penserà Chan più tardi.

Hyuna: Ok... - lo seguii su per le scale. Anche qui lo spazio era molto grande e varie porte si susseguivano una dopo l'altra.

Hyunjin: La tua è in fondo, vicino a quella del nostro maknae.
Apri' la porta, rivelando una stanza ampia con letto a baldacchino al centro, una scrivania, una libreria, un armadio e un'altra porta che presumevo fosse il bagno.

Hyunjin: Io e Felix ti abbiamo messo qualche poster degli Stray Kids e delle foto con i nomi sotto, così puoi impararli.

Hyuna: Grazie - sorrisi, guardandomi intorno nella stanza.

Hyunjin: Quando arriverà Bang Chan ti dirà cosa fare. Per il momento puoi riposarti - uscì, richiudendosi la porta alle spalle.

Guardai di sfuggita i poster notando l'incredibile bellezza di ogni componente. Rimasi affascinata da tutti loro.
Avevo intenzione di saperne di più ma ero anche molto stanca e decisi di sdraiarmi e mettermi a riposare un po.

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Ciao a tutti. Questa è la mia prima fanfiction sugli Stray Kids, spero vi piaccia 😘