La mattina dopo mi svegliai presto. Sulla scrivania era stata appoggiata la divisa da cameriera e un biglietto mi avvisava che per le 8:00 sarei dovuta scendere in cucina per preparare la colazione a chi era in casa. Andai a farmi la doccia, buttandomi sotto l'acqua calda che scioglieva i miei muscoli contratti. Sotto la cascata di acqua mi presi un momento per pensare a quella nuova situazione e improvvisamente mi tornarono in mente le parole che uno di loro mi aveva detto ieri: "ti faremo urlare". Decisi di allontanare quel pensiero dalla mente e mi sbrigai ad un uscire dalla doccia.
Mi sistemai davanti allo specchio, con solo l'asciugamano legato al corpo e guardai il mio riflesso.Hyuna: Ce la posso fare... - strinsi il pugno in una sorta di incitamento a me stessa - non ho mai fatto niente di tutto questo ma ce la posso fare!
Changbin: Cavolo, quelle gambe dovrebbero essere dichiarate come l'ottava meraviglia del mondo! - era appoggiato allo stipite della porta del bagno, senza maglietta e mi guardava.
Saltai in aria dallo spavento, cercando di coprirmi il più possibile.
Hyuna: Non si bussa? - avevo le guance rosse. Lo vidi avvicinarsi con passo lento. Mi prese la mano e ne baciò il dorso, sorridendo.
Changbin: Che ne dici se, prima di mangiare, ce ne stiamo un po qui, io e te? - mi avvicinò a sé, facendo scontrare i nostri corpi. La mia pelle nuda contro la sua, mi dava una sensazione strana, dei brividi.
Hyuna: Ma che fai? - cercai di scansarmi da lui, ma era molto più forte di me. Sentivo i suoi muscoli sotto i palmi delle mani e il suo profumo mi entrava dritto nelle narici.
Changbin: Non mi dai nemmeno un bacio? - tentò di baciarmi ma qualcuno me lo strappò da dosso. Era un ragazzo che non avevo ancora visto; probabilmente lo stesso che era entrato in camera mia ieri notte. Era più alto dell'altro e con le braccia più muscolose. Le spalle erano larghe e la vita asciutta. Aveva il volto corrucciato e l'espressione dura faceva risaltare la linea della mascella. Era bello, molto bello.
Chan: Vai di sotto, Han ti sta aspettando - si era messo tra di noi, dandogli le spalle.
Changbin: Hyung...
Chan: Vai - stavolta usò un tono più basso che mi mise i brividi.
Il più piccolo se ne andò senza guardarmi e tenendo lo sguardo basso. Eravamo rimasti solo noi due nella stanza e la figura imponente davanti a me aveva il dono di riempire l'ambiente. Finalmente alzò lo sguardo su di me, fissando gli occhi nei miei. Quei bellissimi occhi castani mi mandarono subito in confusione. Come facevano dei semplici occhi ad avere quel potere?
Quelle stupende pozze castane mi stavano squadrando, cercando, forse, di intuire qualcosa.
Chan: Sbrigati, ti stanno aspettando per mangiare - prima di andarsene puntò gli occhi sulle mie gambe nude.
Hyuna: Aspetta, come ti chiami? - gli afferrai il braccio, affondando i polpastrelli nella carne dura dei suoi muscoli.
Chan: Sono Bang Chan - si staccò dalla mia presa e se ne andò.
Sospirai. Aveva la presenza di un adone greco e sarei rimasta anche tutto il giorno a guardarlo. Presi la divisa dalla scrivania e provai a strizzarmici dentro. Come avevo già previsto, quella cosa era di almeno due taglie più piccola e riusciva a coprire solo metà del seno e per miracolo arrivava appena sotto il sedere, fasciando ogni mia curva.
Hyuna: più di così non posso fare... - scossi la testa al mio riflesso e mi diressi in cucina, dove tutti mi stavano aspettando.
Minho: Ce ne hai messo di tempo - sbuffò - è proprio vero che le donne ci mettono le ore a prepararsi.
Felix: Beh, ci mette sicuramente meno di Changbin - i ragazzi risero e approfittai della loro distrazione per aggirarmi in cucina.
Hyunjin: Come hai detto che ti chiami?
Hyuna: Hyuna - non prestai molta attenzione alle loro occhiate. Anche se dentro di me stavo diventando tutta rossa per l'imbarazzo, cercai di non darlo a vedere.
Hyunjin: Hyuna - una carezza per i sensi - potresti prendermi la ciotola nello sportello dietro di te?
Mi girai e aprii lo sportello sotto al lavandino, abbassandomi per prendere una delle ciotole. Risatine, mugolii e esclamazioni riempirono la stanza.
Hyuna: Sarà così ogni volta che mi abbasserò per fare qualcosa? - gli dissi spazientita da quel comportamento.
Minho: Beh, è probabile - mi attirò a sé, palpandomi il sedere con una mano.
Hyuna: Smettila! - lo allontanai, dura. Mentre indietreggiavo, sentii un corpo dietro di me e quando alzai gli occhi mi ritrovai Bang Chan che mi guardava da sotto le lunghe ciglia marroni.
Chan: Non spaventatela il suo primo giorno di lavoro - mi rigirò tra le sue braccia - avremo tempo per conoscerci meglio, no?
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Call me Daddy || BangChan
Fiksi PenggemarEra partito tutto con un semplice lavoro da governante nel dormitorio di un gruppo chiamato Stray Kids ma si era rivelato un incubo, per Hyuna; un incubo cupo, sexy e molto erotico. Riuscirà Hyuna a destreggiarsi tra 8 ragazzi sexy? Avverto: potrebb...