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Quella mattina non volevo proprio alzarmi. La sera prima avevo fatto tardi per pulire il disastro che Felix e Seungmin avevano fatto in cucina per una live. Ero andata a dormire alle 3:00 e quando la sveglia delle 6:00 suonò, la presi e la lanciai dall'altra parte della stanza. Tirai le coperte fin sopra la testa e richiusi gli occhi con un sospiro.

"... Ehy.... ehy, svegliati"

Ignorai quelle parole, accoccolandomi di più a quella imprecisata fonte di calore che mi stava accanto. La superfice liscia e calda al tocco mi fece chiudere nuovamente gli occhi.

" ...se continui così dovrai darmi una mano "

Quelle parole mi convinsero ad aprire finalmente gli occhi: quello che avevo sotto al viso non era un cuscino ma un petto. Risalii la distesa di pelle fino ad arrivare al proprietario di quel calore, trovandomi due occhi seducenti e un ghigno.

Hyuna: Hyunjin! - saltai sul letto e scesi immediatamente, rimanendo a fissarlo - che ci fai nel mio letto?

Hyunjin: Ero venuto a svegliarti ma poi ti ho vista tremare e così ho pensato che ti servisse un po di calore - alzò le sopracciglia allusivamente.

Hyuna: E quindi ti sei infilato nel mio letto?!

Hyunjin: Già... - mi squadrò da capo a piedi, mordendosi il labbro inferiore.

Hyuna: Esci subito! - presi un lembo del lenzuolo, cercando di coprirmi.

Hyunjin: Perchè dovrei uscire? E' molto comodo questo letto - si mise comodo tra le lenzuola e chiuse gli occhi con un sospiro.

Hyuna: Hyunjin, mi devo cambiare!

Hyunjin: Fai pure. Non mi disturbi - si girò di lato con un sorriso.

Hyuna: Non mi cambierò con te qui! - incrociai le braccia, cercando di coprire il seno dai suoi occhi avidi.

Hyunjin: Non è niente che non abbia già visto milioni di volte - si stiracchiò con fare annoiato.

Hyuna: Di certo non vedrai me! - mi chiusi in bagno, sbuffando. Aprii l'acqua della doccia e mi ci infilai, sospirando di sollievo. Mi presi tutto il tempo per insaponarmi pigramente i capelli e il corpo, godendo del sollievo che l'acqua calda dava ai miei muscoli stanchi. Una volta che fui abbastanza rilassata mi avvolsi in un asciugamano e tornai in camera. Hyunjin era in piedi davanti alla scrivania, solo con i boxer e stava curiosando tra i libri che vi avevo sistemato.

Hyunjin: Hai molti libri di storia dell'arte... - ne prese uno e cominciò a sfogliarlo.

Hyuna: Si, vorrei seguire dei corsi all'università - dissi con un'alzata di spalle.

Hyunjin: Anche a me piace l'arte - posò il libro e venne verso di me a passo lento - sai, io dipingo - mi circondò la vita con le braccia e cominciò a farci ondeggiare - forse potrei portarti in camera mia e farti vedere qualcosa...

Hyuna: Ovviamente ti riferisci ai dipinti - lo guardai con la fronte corrugata.

Hyunjin: Ovviamente - sorrise e abbassò la testa, stampandomi un leggero bacio sulla guancia.

Anche se non avrei voluto, le mie guance si scaldarono e abbassai istintivamente gli occhi per non incrociare il suo sguardo.

Hyunjin: Che ne dici? Vuoi venire in camera mia? - mormorò con fare sensuale.

Non sapevo cosa rispondere.

Chan: Hyunjin? - posò lo sguardo prima su di me e poi sull'amico - dobbiamo andare - mi guardò un'ultima volta e uscì dalla stanza.

Dentro di me ringraziai Chan dell'interruzione.

Hyunjin: Sarà per un'altra volta - posandomi due dita sotto al mento mi fece alzare il viso per portare le mie labbra alle sue e stamparvi un veloce bacio.

Sentivo che sarei impazzita.

La prima settimana con i ragazzi fu esasperante. Stavo ancora cercando di conoscerli ma avevo già imparato le "gerarchie" presenti in casa: Chan era il più grande e gli altri ragazzi gli portavano molto rispetto. Non si vedeva molto in casa; era sempre fuori, a lavorare e quando rientrava si chiudeva subito in camera sua. Minho veniva subito dopo Chan. Non lo avevo mai visto sorridere e ogni volta che mi vedeva sembrava anche un po infastidito. Anche a lui portavano molto rispetto e soprattutto nessuno lo punzecchiava. Changbin aveva il solito aspetto da duro ma era quello che rideva più spesso e quello che faceva ridere anche gli altri. Hyunjin era quello più distaccato e il più vanitoso; stava sempre a sistemarsi i capelli e a guardarsi allo specchio. Su Han e Felix non mi ero sbagliata; il loro aspetto dolce rispecchiava le loro personalità, anche se davanti agli altri cercavano di nascondere quella parte. I due più piccoli, invece, erano ancora a metà tra la parte adolescente e quella adulta e questo li rendeva difficili da inquadrare ma il più delle volte erano dolci.

Erano le 22:45 e i ragazzi non erano ancora tornati. In quel periodo erano molto impegnati e avevano ogni giorno mille cose da fare. Sapevo che sarebbero tornati di lì a poco, così presi dalla dispensa otto confezioni di ramen e lasciai diverse pentole piene d'acqua calda sui fornelli. Mi assicurai di lasciare qualche dolcetto sull'isola della cucina, spensi le luci e me ne andai in camera. Non mi preoccupai di aspettarli. Mi misi comoda sotto le lenzuola e scivolai in un dolce sonno.

Ad un certo punto della notte mi svegliai perchè stavo sentendo caldo. Sudavo e qualcosa o qualcuno mi stava stringendo fin troppo. Non girai nemmeno la testa, sapevo chi era quella fonte di calore. Scrollai via il braccio che mi stava stringendo e mi alzai, riempiendomi i polmoni d'aria. Guardai Felix che dormiva dolcemente dall'altra parte del letto e mi avvicinai per scostargli una ciocca di capelli dagli occhi. Era già la quarta notte che si infilava nel mio letto. La prima volta avevo urlato, svegliando I.N e Hyunjin che dormivano nelle camere vicine.

Quando mi aveva spiegato che lo faceva perchè a volte non riusciva a dormire se non aveva accanto qualcuno, avevo ceduto e gli avevo dato il permesso di farlo quando ne aveva bisogno. Senza fare rumore uscii dalla stanza per andare in cucina e bere un po d'acqua fresca. Dalla porta vicino alla cucina proveniva della musica, segno che qualcuno stava usando la palestra.

Arrivata in cucina vidi i cartoni vuoti del ramen sul ripiano e delle stoviglie sporche nel lavandino. Sospirai e cominciai a sistemare. La musica nella palestra si spense e sentii i passi risalire la scala. Chan, a petto nudo, spuntò dalla porta. Quando mi vide rimase sorpreso ma durò solo per mezzo secondo, tornando subito con la sua solita maschera di indifferenza che usava quando c'ero io nei paraggi. Andò al frigorifero e lo aprì, cercando il suo cartone di succo d'ananas. La luce del frigorifero si rifletteva sui suoi addominali gocciolanti di sudore, dandogli un'aria davvero erotica.

Quando sbattè l'anta del frigorifero, facendomi saltare, capii che mi aveva beccata a fissarlo. Ancora imbambolata mi convinsi a staccare gli occhi da quella meravigliosa distesa di pelle e a riportarli su quello che stavo facendo. Troppo concentrata sul rumore del sangue che scorreva nelle orecchie, non mi accorsi della presenza di Chan dietro di me fino a quando non sentii il suo fiato caldo sulla spalla.

Chan: Se mi guardi così farai ingelosire Hyunjin - mormorò piano al mio orecchio.

Avevo il cuore in gola e non sapevo cosa rispondere. Prima ancora che potessi aprire bocca, però, uscì dalla cucina lasciandomi molto accaldata.

Call me Daddy || BangChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora