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Mi accasciai esausta sul suo petto umido e ansante. Potevo sentire perfettamente ogni battito del suo cuore accelerato cullarmi. Entrambi eravamo senza respiro e da che nella stanza si percepiva la temperatura gelida all'esterno, adesso i vetri delle finestre erano appannati e l'aria era colma del nostro odore.
Puntai gli occhi sulla sveglia accanto al letto, sul comodino, scoprendo che si erano fatte le cinque e mezza di notte. Mi veniva da sorridere. Erano circa sei ore che facevamo avanti e indietro nella stanza e usavamo ogni superficie disponibile per riappacificarci. Avevamo fatto l'amore ininterrottamente per tutto quel tempo e pur essendo stanchi e visibilmente affaticati, a giudicare dall'erezione che stava nuovamente spuntando sotto di me, Chan sarebbe potuto andare avanti ancora per ore.
Finalmente mi sentivo bene. Tra le sue braccia ero a casa.

Chan: Ti stai addormentando? - mormorò piano stringendomi tra le braccia.

Hyuna: In effetti potrei - sorrisi sulla sua pelle con voce impastata.

Chan: Allora è meglio se ti metti a riposare - mi accarezzo' gentilmente la testa - avevo preparato una piccola cosa per te ma se sei troppo stanca è giusto che dormi.

Non potevo vedere il suo viso ma ero certa che avesse un'espressione soddisfatta. Una persona normale non gli avrebbe dato la minima soddisfazione e lo avrebbe lasciato semplicemente appeso al suo tentativo fallito. Purtroppo, però, io non ero una persona normale.

Feci scattare in alto la testa e lo guardai con tanto d'occhi.

Hyuna: Che cos'è? - puntai le mani sul suo torace per alzarmi abbastanza da poterlo guardare.

Chan: Ma non eri stanca? - ridacchio' sotto ai baffi.

Hyuna: No! - mi affrettai a rispondere - cos'è?

Chan: È qualcosa di bello, che può luccicare in determinati momenti e in effetti non è nemmeno tanto piccolo - riflette' su ogni parola.

Hyuna: Se stai parlando del tuo amichetto ti informo che sono davvero stanca - sospirai guardandolo con espressione interrogativa.

Chan: Per quanto, in effetti, vorrei prenderti ancora per ore - sorrise maliziosamente - non stavo parlando di quello.

Hyuna: E allora di cosa?

Mi scosto' gentilmente da sé facendomi scivolare sul materasso. Si alzò con un gesto agile e completamente nudo andò in giro per la stanza cercando qualcosa. Visto che non avevo idea di cosa aspettarmi rimasi sdraiata sotto al piumone a bearmi di quella visione. Mi morsi il labbro mentre soffermavo lo sguardo sul sedere scolpito.

Chan: Lo so che mi stai guardando il culo - buttò lì senza nemmeno girarsi.

Hyuna: Beh, non è colpa mia se hai un sedere che dovrebbe essere illegale - affermai con troppa enfasi.

Chan: Ah si? - ammicco' da sopra la spalla.

Hyuna: Con questo non sto dicendo che te lo stavo guardando, ovviamente.

Chan: Ovviamente.

Si chinò a terra, raccolse i pantaloni ed estrasse dalla tasca una scatolina nera.

Hyuna: Che cos'è? - mi sollevai sulle mani per sbirciare e cercare di capire cosa fosse.

Chan: Un modo per scusarmi.

Tornò a sedersi sul letto davanti a me intimandomi di fare lo stesso.

Chan: È una cosa che ho comprato un po' di tempo fa ma che non sono mai riuscito a darti - si rigiro' la scatoletta tra le dita, contemplandola come se riuscisse a vederci tutte le parole che stava cercando.

Call me Daddy || BangChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora