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Aprire gli occhi, nell'ultimo periodo, era diventato veramente difficile. Da ormai troppe notti mi addormentavo versando calde lacrime sul cuscino e la mattina mi ritrovavo con gli occhi gonfi e un colorito fin troppo pallido.
Rigirai le membra stanche sotto le coperte pesanti, affondando sempre di più la testa nel cuscino. La stanza era ancora immersa nel buio, le tapparelle tirate giù e la sveglia ticchettava solitaria sul comodino accanto alla mia testa. Non si sentiva nessun rumore oltre alla dannata sveglia che anche senza controllare sapevo avrebbe suonato di lì a poco. E io non volevo. Ero così stanca che l'idea di alzarmi mi gettava nello sconforto.
DRIIN DRIIN
La sveglia iniziò il suo rituale mattutino e io mi affrettai a mettere fine a quell'agonia. Dall'altra parte della camera sentii dei gorgoglii attutiti che ricordavano il mostro di loch ness che esce dal suo nascondiglio sotto le acque. Chiusi di nuovo gli occhi. Voci allegre e squillanti provenivano da dietro la porta della camera e come ogni volta, per qualche secondo, tornavo a quella casa, a quella camera, a quelle voci allegre che non si risparmiavano nemmeno a tarda notte. Inevitabilmente, tornai al profumo di lavanda delle lenzuola, alle stelle fluorescenti attaccate al soffitto, a Jeongin e Seungmin che correvano lungo il corridoio, a Felix che cercava di calmare le urla divertite di Han, Changbin e Hyunjin, a Minho che leggeva tranquillamente nella sua stanza e poi a lui. Lui, che rientrava tardi dallo studio e che dopo una veloce doccia nella sua camera veniva ad infilarsi nella mia.

X: Hyuna, sei sveglia? - biascico' il mostro al mio fianco, riscuotendomi dai miei dolorosi ricordi.

Hyuna: Mh - mormorai lievemente. Tirai su con il naso. Non mi ero accorta di stare piangendo. Mi affrettai ad asciugare la prova della mia stupidità.

X: Ehy, stai piangendo? - chiese la mia amica con una punta di compassione nella voce. Ormai ci era abituata.

Hyuna: Mh - mormorai.

Jihyo: Guarda, tesoro, io te lo dico per il tuo bene e credimi che so che non è facile ma non puoi continuare a piangere tutti i giorni. Non ti fa bene.

Hyuna: Mh - mormorai con un groppo in gola.

Jihyo: Voglio dire, si, è bello ma ci sono tanti altri ragazzi carini qui nel campus. Ieri ne ho conosciuti due che frequentano chimica. Sono carini, potremmo uscirci - chiese con voce titubante, sondando il terreno.

Hyuna: Lo sai che non sono ancora pronta - asciugai le ultime gocce che ancora cadevano sulle guance. Con un sospiro frustrato mi tirai su a sedere. Puntai gli occhi sulla debole luce che filtrava da sotto la porta - e poi mi sono fatta dare dei turni extra in caffetteria. Sarò impegnata tutto il giorno.

Jihyo: Ancora turni extra? Vuoi, per caso, collassare a terra? - la voce era velata da rabbia e preoccupazione.

Hyuna: Più lavoro più tengo la testa impegnata. E poi mi servono soldi - replicai.

Jihyo: Ti servono soldi, non una gita all'ospedale - mi ammoni'.

Hyuna: Senti, ti ringrazio per la tua preoccupazione ma sto bene. Al momento, ho bisogno di questo.

Jihyo: Di sfinirti?

Hyuna: Esatto.

Jihyo: Vorrà dire che verrò a prenderti in caffetteria alla fine del turno e ce ne andiamo in quel chioschetto di tteokbokki dietro l'angolo - mi informo' soddisfatta.

Hyuna: Va bene, mi arrendo, ma il tteokbokki dovremo andare a prenderlo al Lotte World - guardai di sottecchi la sua figura scura immersa nel buio.

Jihyo: Ma è dall'altra parte... - aspettai che arrivasse alla soluzione. Ci arrivò ancora prima di finire la frase - ti hanno, di nuovo, dato il turno alla Jyp?

Call me Daddy || BangChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora