Call me Daddy || BangChan

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Consiglio! Quando trovate l'asterisco "*" all'inizio della frase fate partire "PARANOIA" di Kang Daniel.

Buona lettura.
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Hyuna: Ciò che è tuo? Cosa ti fa credere che sia ancora così? - lo sfidai con un mormorio sommesso.

Chan: Dal modo in cui ti stai mordendo il labbro - posò un lieve bacio sulla guancia - dal modo in cui stringi le gambe - mi baciò sull'altra - dal modo in cui cerchi di sottrarti a me ma allo stesso tempo ti avvicini imperterrita - baciò la punta del naso - lo sento che il tuo corpo vuole che lo possieda.

Quelle parole così rudi mi fecero fremere dall'interno, mandando mille scariche elettriche al mio basso ventre già in subbuglio.

Hyuna: Io...quel... - sentivo le guance andare a fuoco e non riuscivo ad articolare una frase di senso compiuto nemmeno provandoci.

Chan: Lo vedi? Ho ragione - il sorriso soddisfatto che gli spuntò sulle labbra mi diede sui nervi.
A causa della vicinanza e delle sue parole mi stava riuscendo davvero difficile parlare ma se credeva veramente che gliel'avrei resa così semplice si sbagliava di grosso. Raccolsi ogni briciolo di buon senso che mi era rimasto e pensai velocemente a qualcosa.

Hyuna: Sai, è passato tanto tempo... - buttai lì le parole con finta sicurezza - forse ho così bisogno di te perché forse è semplicemente il mio corpo che ha bisogno di essere preso - alzai gli occhi nei suoi - e forse non importa chi sia a farlo.

Nelle sue iridi potevo vedere le fiamme della rabbia che divampavano inesorabili. Lo stavo facendo infuriare ed era proprio quello che volevo.

Chan: Attenta, se giochi con il fuoco rischi di bruciarti - mi avvertì con tono perentorio. In realtà potevo vedere benissimo che stava cercando di sondare la mia espressione per capire se stessi dicendo la verità. L'idea di farlo infuriare e rendergli pan per focaccia era troppo allettante per fermarmi.

Hyuna: Non sto cercando di bruciarmi, sto solo puntualizzando che per quanto ne sai non ho aspettato che tu tornassi - mormorai a poca distanza dalle sue labbra.

Il lampo di furia nei suoi occhi era il segno che avevo beccato uno dei suoi punti deboli.

Chan: Non lo avresti mai fatto - sentenzio' con sicurezza - sarò anche uno stronzo arrogante ma ti conosco abbastanza bene da sapere che non lo avresti mai fatto - il sorriso beffardo tornò a farsi strada sulle sue labbra. Stava scoprendo il mio gioco troppo in fretta, dovevo pensare a qualcosa.

Hyuna: Forse, ma è anche vero che non mi hai mai vista infuriata con qualcuno come lo ero con te. Potrei averlo fatto per punirti - eravamo occhi negli occhi. Contrariamente a quanto mi aspettassi, il suo sorriso non si spense ma si allargò ancora di più aumentando la mia irritazione.

Hyuna: Si può sapere perché continui a sorridere? - chiesi stizzita.

Chan: No, niente - ridacchio' - è buffo che tu stia cercando di convincermi di essere andata a letto con qualcun'altro non pensando minimamente che io possa aver fatto lo stesso.

Mi pietrificai all'istante. Era vero. Ero così impegnata a trarlo in inganno con la mia balla che non ho pensato che lui potesse essere davvero andato a letto con un altra mentre non stavamo insieme. Quel pensiero mi fece sprofondare in una battaglia interna sul credere o meno alle sue parole. Il fatto che lui potesse farlo davvero perché in passato lo aveva fatto mi stava facendo propendere più sul si.

Hyuna: Non lo faresti - dissi a denti stretti.

Chan: Perché no? - tenendosi con una sola mano usó l'altra per scostarmi i capelli dal viso.