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Changbin: Ieri mi hai messo poco formaggio sui noodles - si lamentò, riempiendosi la bocca con un grande pezzo di pollo fritto.

Hyuna: Ti ho messo quattro sottilette!

Jeongin: E ha rubato parte della mia porzione - fulminò il più grande con lo sguardo.

Changbin: Ero affamato! - alzò la voce.

Felix: Perché siete così rumorosi di prima mattina? - si mise seduto insieme agli altri e si stropiccio' gli occhi.

Changbin: E' lei che non mi da da mangiare - disse alzano sempre di più la voce, indicandomi.

Alzai gli occhi al cielo e continuai a preparare la colazione per gli altri.

Minho: Changbin-ah! Se non la pianti di urlare ti chiudo la bocca con una ciabatta! - entrò in cucina già vestito e pronto per uscire. Venne verso di me e sbirciò nella ciotola davanti a me.

Hyuna: Kimbap... - rimasi ferma mentre lui, attaccato alla mia schiena, controllava gli ingredienti. Il fatto che mi detestasse mi rendeva inquieta. Per questo, quando c'era lui nei paraggi preferivo rimanere in silenzio e il più possibile ai margini della sua visuale.

Minho: Mh - prese una carota, se la mise in bocca e la sgranocchiò lentamente vicino al mio orecchio. Mi salirono dei brividi lungo il corpo.

Chan: Buongiorno - i capelli ricci erano ancora bagnati, conferendogli un'aria dolce. La maglietta a mezze maniche lasciava intravedere i bicipiti gonfi e i pantaloncini corti lasciavano alla vista i muscoli delle gambe. Mi morsi il labbro, guardandolo.

Minho: Attenta che stai sbavando - mormorò al mio orecchio. Mi riscossi subito e mi girai di spalle per evitare che potesse vedere le mie guance che andavano a fuoco per l'imbarazzo.

Chan: Oggi dobbiamo registrare l'MV. Andate a cambiarvi - si fece alla svelta un panino mentre gli altri correvano a cambiarsi.

In cucina erano rimasti solo i due più grandi. Lanciai delle occhiate furtive ai due che stavano chiacchierando tranquillamente. Erano l'uno l'opposto dell'altro: Chan aveva una figura imponente con i muscoli evidenti anche sotto la maglietta, il naso leggermente grande non rovinava assolutamente il suo bell'aspetto, anzi. Le labbra carnose e la mascella spigolosa completavano il profilo del Dio greco davanti a me.
Spostando lo sguardo su Minho feci scorrere lo sguardo sulla sua figura asciutta e snella. Gli occhi leggermente allungati all'insù gli davano un aspetto sensuale, il naso dritto e le labbra leggermente arricciate completavano il suo aspetto seducente.
Erano entrambi bellissimi.

Han: Noi siamo pronti - li chiamò dall'atrio.

Chan: Non aspettarci, faremo tardi - parlò senza degnarmi di uno sguardo. Lo stesso fece Minho che se ne andò senza dire niente.

Rimasi a guardare i ragazzi mentre uscivano, chiedendomi se sarei sopravvissuta per tutta l'estate.

Erano circa le dieci di sera e mi stavo annoiando da morire. Ero distesa sul divano con le gambe appoggiate allo schienale e facevo zapping in tv. Dopo 10 minuti a guardare il nulla, spensi la tv e me ne andai ciondolando al piano di sopra.
Andai in camera e mi buttai sul letto, sospirando. Non mi andava di rimanere in quella grande casa da sola.

Hyuna: E se uscissi? - guardai il soffitto - ma non posso uscire senza il loro permesso...
Mi alzai rapidamente, andando all'armadio. Passai il dito sui pochi vestiti che avevo portato con me e tirai fuori un tubino nero senza maniche.

Hyuna: Se tornassi prima di loro non succederebbe nulla... - mi morsi il labbro e corsi a prepararmi.

- 3 ore dopo -

Stavo ballando a ritmo di musica insieme ad un ragazzo che avevo appena conosciuto. Avevo già bevuto parecchi cocktail, anche se non avrei dovuto, ma volevo divertirmi. Mi strusciai sul corpo del ragazzo che mi stava stringendo tra le braccia.
Posò la bocca sul mio collo, succhiando la pelle calda. Tutto quello che sentivo era il suo corpo a contatto con il mio ma un brivido freddo sulla schiena mi fece girare.
Sentivo come uno sguardo su di me.

X: Ti sei già stancata di ballare?

Hyuna: Io... - cercai di concentrarmi su di lui ma quella sensazione di essere osservata non se ne andava.

X: Ti va di venire di là con me?

Hyuna: Ma non conosco nemmeno il tuo nome - sorrisi guardandolo.

X: Seonghwa - mi prese per mano e si fece strada tra la folla di corpi che si stavano muovendo sulla pista da ballo. Superammo il bancone del bar e i privet, fino ad una rientranza poco distante dai bagni. Mi spinse con la schiena contro il muro e si attaccò alle mie labbra. Mi aggrappai a lui, saltandogli quasi in braccio.
Le mie mani scivolarono sulla sua camicia di seta, afferrai i due lembi e.... Seonghwa volò all'indietro.

Il rumore della sua schiena che picchiava contro la parete mi fece rabbrividire. Guardai scioccata il ragazzo a terra che faceva fatica ad alzarsi e poi puntai lo sguardo sulla massa di muscoli che era la causa di quell'incidente.

Hyuna: Chan?

Una folla di persone si stava pian piano riunendo intorno a noi, incuriositi. Chan mi dava la schiena ma sapevo che era arrabbiato. La sua schiena era contratta, le vene delle braccia erano ben evidenti e i pugni erano stretti.

Seonghwa: Bang Chan - sputò fuori il suo nome con disprezzo.

Chan: Non ti avevo già detto di non farti più vedere qui?

Seonghwa: Forse me lo hai accennato - ridacchiò, rimettendosi in piedi per fronteggiarlo.

Chan: Farai meglio ad andartene.

I due rimasero fermi l'uno davanti all'altro, soppesando gli sguardi, sfidandosi silenziosamente.

Seonghwa con un cenno della mano mi intimò di seguirlo. Feci un passo avanti e venni subito bloccata dal corpo di Chan che adesso si frapponeva tra me e Seonghwa.

Chan: Lei è con me.

Guardai la sua schiena a bocca aperta. Non riuscii a vedere l'espressione dell'altro ma lo vidi allontanarsi tra la folla.

Chan: Vieni, ti riporto a casa - mi prese per mano e mi trascinò fuori.

Call me Daddy || BangChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora