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Mi stinsi nelle braccia aggrappandomi alla stoffa spessa della felpa che indossavo. Faceva freddo. Rivoli di fumo bianco uscivano dalla mia bocca in nuvole dense che svanivano nell'aria. Le lacrime si erano ghiacciate molto velocemente lungo le guance non appena avevo messo piede fuori casa. Avevo corso così tanto e così velocemente che i polmoni mi andavano in fiamme e il petto faceva male all'altezza del cuore, ma non avrei saputo dire se fosse per la corsa o per quello che era accaduto. Un'improvvisa folata di vento mi scompiglio' i capelli intorno al viso e si insinuo' sotto i vestiti e nelle ossa, portandomi a stringermi ancora di più tra le braccia per non tremare.
Ero distrutta. Avevo camminato tanto e dopo la corsa e il pianto sentivo che le energie stavano per abbandonarmi. Quando sentivo le forze cominciare ad abbandonarmi e il velo di autocontrollo scivolare via, davanti agli occhi cominciavano a rincorrersi le scene di Hyunjin che mi raccontava tutto e Chan che non riusciva nemmeno a guardarmi. Era raro vedere Bang Chan piangere e di sicuro non lo mostrava facilmente agli altri. Cercavo in ogni modo di trovare una spiegazione e convincermi che quello che mi avevano raccontato fosse solo un malinteso ma non ne trovavo nemmeno una.
Il dolore al petto diventava sempre più forte. Strinsi la stoffa della felpa all'altezza del petto in una morsa, scivolando lungo un muro per riprendere fiato. Sentivo le lacrime pizzicarmi gli occhi ma l'aria era così fredda che faticavano ad uscire. Intorno a me le persone andavano per le loro strade senza accorgersi della mia presenza o fingendo di non vedere. Appoggiai la testa sulle ginocchia cercando di scomparire del tutto dalla vista degli altri. Ero in condizioni davvero pessime e non avrei mai voluto che qualcuno vedesse la disperazione che ero sicura si leggesse bene sul mio viso.
Non so per quanto rimasi seduta per terra al freddo ma sicuramente era abbastanza per far sì che le miei mani assumessero un colore violaceo e perché i piedi diventassero talmente freddi da non sentirli più.

Hyuna: Perché? - sussurrai con un filo di voce.

Non riuscivo a capacitarmi del fatto che tutti e otto avessero tradito la mia fiducia e si fosse addirittura presi gioco dei miei sentimenti. Tutti, nessuno escluso. Mi fidavo di loro; Felix, Changbin, Han... Pensavo fossimo diventati amici.

Hyuna: Che stupida - alzai gli occhi al cielo accorgendomi solo in quel momento che piccoli fiocchi di neve avevano cominciato a cadere intorno a me. Li guardai come se non avessi mai visto la neve in vita mia, tanto ero sorpresa dal non essermene accorta prima.

La temperatura si era abbassata ancora da quando ero uscita da casa dei ragazzi. Con la neve, poi, che cominciava ad incombere sulle strade avrei dovuto trovare un riparo al più presto.
Mi costrinsi ad alzarmi da terra con molta fatica ma non riuscii a fare più di due passi. Le mie gambe erano talmente fredde indolenzite che caddi con le ginocchia sull'asfalto freddo. Un dolore lancinante attraversò le gambe e raggiunse lo sterno togliendomi l'aria.

"Hyuna!"

Sentii qualcuno chiamare il mio nome e due mani posarsi ai lati dei miei fianchi per aiutarmi ad alzarmi. Quando girai lo sguardo mi ritrovai il viso di Jaehyun a pochi centimetri dal mio.

Hyuna: Jaehyun? - ero confusa e sorpresa nel vederlo lì. Mi aggrappai con tutte le forze alle sue braccia per rimettermi in piedi ma anche per assicurarmi che non fosse un'allucinazione dovuta al congelamento.

Jaehyun: Finalmente ti ho trovata - mi accarezzo' la testa con aria preoccupata - ero così preoccupato.

Hyuna: Che ci fai qui? Come mi hai trovata? - i miei mormorii erano spezzati da singhiozzi di freddo.

Jaehyun: Stai congelando - ignoro' le mie domande e si limitò a togliersi il giaccone per poggiarmelo sulle spalle. Il contatto con il suo giaccone ancora caldo mi mando' un brivido lungo la schiena.

Hyuna: Jaehyun! Come sapevi dov'ero? E perché mi stavi cercando? - mi strinsi di più nel cappotto e lo guardai con determinazione.

Jaehyun: Mi ha chiamato Bang Chan - sondo' la mia espressione - non mi ha spiegato nel dettaglio cosa era successo. Ha detto solo che eri da qualche parte in città senza telefono e senza giacchetto.

Call me Daddy || BangChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora