40.

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quattro anni dopo

T/N POV
<<Rainer va a finire che se ti sporgi troppo cadi>> disse Zeke al ragazzo che si trovava sul bordo del dirigibile.
passai fra tutte le persone legate a sacco di patata per poterle trasformare in gigante, mi dispiaceva un pochino non era proprio una bellissima fine.
raggiunsi i miei due compagni e affiancai il barbone.
<<continuo a insistere sul fatto che la barba ti stia male Zeke>> dissi io incrociando le braccia sul petto.
<<ma anche Rainer ce l'ha!>> disse lui indicando il ragazzo di fronte a noi.
<<si ma a Rainer sta bene a te no>> dissi io ridacchiando.
<<si a me la barba sta male ma almeno è cresciuta a differenza della tua altezza>> disse lui imitandomi.
<<ma che problemi hai?>>
<<Zeke è il momento>> disse un superiore.
<<e va bene, Rainer, T/N vi prego di farvi da parte>> disse Zeke incitandoci.
noi due ci spostammo e poi Rainer andò a mettersi il paracadute, quindi rimasi solo io a godermi la scena.
il gancio di movimento iniziò a muoversi e tutte quelle persone vennero buttate giù dall'aereo.
<<Rainer vai tu>> disse un superiore al ragazzo che si buttò subito dopo aprendo il paracadute.
Zeke si schiarì la gola e poi urlò, mi tappai le orecchie, questa per me era una sofferenza.
tante luci gialle e al posto delle persone c'erano dei giganti.
<<signorina T/N tocca a lei>> mi disse un soldato, con voce abbastanza perversa, aprendomi la portiera del dirigibile su cui eravamo.
e proprio come la prima volta che provai il mio gigante mi fiondai di sotto trasformandomi.
appena atterrai congelai tutti i cannoni dei nemici che volevano attaccarci e Rainer li distrusse con dei pugni ben decisi.
improvvisamente sentì uno dei miei bracci staccarsi, ma che cosa mi aveva colpito?
mi girai verso la botta e vidi un altro treno blindato, ma non l'avevano eliminato.
vidi Rainer scattare in avanti per distruggerlo ma Galliard lo distrusse prima di lui.
c'erano giganti che camminavamo per la città ovunque, mi sembrava di essere tornata a Paradais.
il gigante bestia atterrò accanto a noi con una delicatezza assurda.
<<più delicato no Zeke?>> dissi fra me e me nella testa del gigante, tanto nessuno mi potava sentire.
<<T/N so che mi hai insultato nella tua mente>> disse l'uomo con la voce da gigante mentre afferrava un sasso pronto a scagliarlo contro le barche nemiche.
<<stupido>> dissi io mettendo il broncio.
il gigante bestia lanciò delle palle di cannone contro le barche mentre io continuavo a gelare per più distruggere con l'aiuto di Rainer, le armi dei nemici anti gigante.
vidi Rainer scattare verso il gigante bestia, gli si gettò davanti e si prese in pieno tutte le pietre che erano tornate indietro.
appena Rainer cadde immobile per terra Zeke fece un altro lancio che sta volta fece affondare le barche nemiche.
<<RAINER!>> dissi io iniziando a correre verso gli altri due.
<<SIGNORINA T/N SI FERMI! CI PENSIAMO NOI>> mi urlarono dei soldati dal dirigibile.
io semplicemente uscì dalla collottola del gigante e mi aggrappai ad un soldato che mi venne a recuperare sul mio gigante.

ero seduta sulla scrivania a leggere un libro, Galliard nel mentre accanto a me e Rainer sul lettino che dormiva.
<<NO!>> sentimmo improvvisamente io e il ragazzo.
Rainer si era svegliato almeno.
<<sembrava che stessi facendo un sogno piacevole>> disse Galliard ironicamente.
<<per questo motivo non ti abbiamo svegliato>> dissi invece io tornando a leggere il libro.
<<non ti ho ancora ringraziato per l'ultima volta Galliard...mi hai salvato>> disse Rainer col fiatone, ma che minchia stava sognando?
<<non devi ringraziarmi, se nove anni fa avessi ereditato io il corazzato adesso non saremo in questa situazione>> disse Galliard.
<<mamma mia ancora con questa storia Galliard?>> chiesi io chiudendo il mio libro.
<<mio fratello non avrebbe dovuto proteggerlo, almeno non sarebbe stato divorato>> disse Galliard girandosi verso di me mentre mangiava.
<<e almeno quando mangi tieni la bocca chiusa schifoso>> dissi io disgustata.
<<hai visto i ricordi di Marcel?>> chiese Rainer.
<<no, ma ho capito un po' di cose sulla donna che mi ha preceduto, Ymir, una donna davvero patetica con un nome troppo grande>> disse sempre Galliard.
<<Ymir non era per niente patetica, era una brava persona e ci ha salvati in molte situazioni con la sua astuzia>> dissi io guardando male il ragazzo.
<<scusate ma voi due cosa avete fatto su quell'isola?>> chiese lui shoccato.
<<io vi ho visti nei ricordi di quella donna, ma che problemi avevate? e tu Rainer ti atteggiavo tanto da uomo affidabile, cercavi solo di copiare mio fratello>> disse Galliard al ragazzo.
la porta si aprì di scatto e da essa entrò Pieck.
<<Pokko, non accanirti così su una vitima di un bombardamento>> disse la ragazza molto tranquillamente.
<<non chiamarmi in quel modo Pieck>> disse lui acido beccandosi un calcio sul braccio da parte mia.
<<tutto bene?>> chiese Rainer alla ragazza.
<<erano due mesi che non mi ritrasformavo in umana, ogni tanto mi dimentico come si cammina su due gambe>> è vero, il carro anche se non sembrava era uno dei giganti più utili e ogni tanto le impedivano anche di ritornare umana come facevamo sempre noi.
<<comunque Rainer, devi passare da Gabi e gli altri, erano molto preoccupati>> disse sempre lei sorridendo.
appena il ragazzo uscì dalla stanza Pieck si buttò sul letto sospirando.
<<mi sembra di rivederti da tanto tempo>> disse Galliard alla ragazza e aveva anche ragione qua.

•viva i suricati•
primo capitolo della prima parte della quarta stagione, spero vi piaccia :)

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