T/N POV
ero seduta su una specie di muretto a guardare l'orizzonte con le lacrime che mi scendevano dal viso.
la mia veste bianca mi arrivava fino alle caviglie e mi lasciava una gamba scoperta, non so quando l'avevo indossata, ma mi svegliai e l'unica cosa che avevo addosso era quella.
guardavo dall'alto i miei amici sul campo di quella stupida guerra ormai terminata.
vedevo Armin con accanto il mio corpo ormai immobile che urlava piangendo, e poi Jean che afferrava ormai la defunta me e la stringeva fra le sue braccia.
quello era un ragazzo d'oro, avrei tanto voluto essere io la donna che avrebbe sposato.
improvvisamente sentì una mano poggiarsi sulla mia spalla.
mi girai e dietro di me a fissarmi in modo fiero c'erano due occhi grigi come la tempesta.
<<chi sei tu?>> chiesi improvvisamente, ero tranquillissima, in fondo non sapevo neanche dove mi trovavo, ma sapevo che ormai non mi poteva più succedere nulla di male.
<<ciao T/N, io mi chiamo Michelle, sono il vecchio possessore della difesa, ti ricordi di me? mi hai mangiato anni fa>> disse lei sarcastica.
<<ah...perdonami>> dissi io rigirandomi per farmi i cazzi miei.
<<sono molto orgogliosa di te>> disse sedendosi accanto a me, anche lei aveva una di quelle vesti bianche e leggere.
<<grazie...>>
<<hai contribuito alla riuscita del sogno di tantissime persone, che adesso grazie a te e a Eren Yeager sono libere>> disse indicando con la mano dietro di noi.
c'era tanta gente, tutta vestita di bianco, con volti spensierati e tranquilli.
<<ne sono felice>> dissi continuando a guardare il volto impresso nell'orizzonte del mio ragazzo che mi stringeva fra le braccia.
<<cuore infranto?>> chiese improvvisamente lei alzando un sopracciglio.
<<già...non sono neanche riuscita a salutarlo>> dissi io stringendomi le braccia al petto immaginando di abbracciarlo.
<<ahh come ti capisco, è brutto quando ami una persona così tanto da non riuscire a lasciarla>> disse lei alzando le spalle.
<<chi ti manca?>> le chiesi io alzando un sopracciglio.
<<mia sorella, Marcia>> disse sorridendo.
sgranai gli occhi sentendo quel nome, le sorrisi e annuì.
<<era la mia dottoressa>>
<<davvero??come sta???>> mi chiese lei impaziente.
<<benissimo, ha anche un figlio, però non mi aveva mai parlato di una sorella>> dissi io un po' confusa.
<<è un tasto dolente per entrambe, comunque hey, penso che quel ragazzo ti stia aspettando>> disse indicando un punto dietro di me.
mi girai confusa e vidi Eren sorridermi.
mi alzai in piedi di scatto e corsi verso quei due occhi verdi che adesso erano finalmente ritornati a brillare.
<<T/N!>> disse il ragazzo aprendo le braccia.
mi ci fiondai subito e lo strinsi a me ridendo.
<<EREN!>> dissi io sorridendogli.
<<siamo liberi T/N>> disse lui guardandomi negli occhi.
<<già, liberi>> dissi un po' dubitante.
<<hey hey>> disse lui mettendomi una mano sotto al mento.
<<quel che è fatto è fatto ormai, i nostri amici sono fieri di noi, su magari gli manchiamo, ma sono sicuro che non ci dimenticheranno mai e ci vorranno per sempre bene...mi dispiace per te e Jean comunque>> disse lui un po' triste.
<<tranquillo, ora godiamoci questo momento...allora, ti va di mostrarmi che cos'è la libertà?>> chiesi io sorridendo al ragazzo.
lui non esitò a prendermi per mano e ridendo come un bambino iniziò a correre trascinandomi dietro di lui.
il vento che mi scompigliava i capelli e l'aria brezza che mi arrivava sulle guance mi fece sorridere.
anche se non centrava mi sentivo di essere nata per essere la proprio in quel momento a correre, mi sentivo serena e senza alcun peso sulle spalle, sapevo che dopo questa corsa non mi avrebbe aspettato nessun gigante da uccidere o una missione da portare a termine, o un'altra delle mie notti in bianco per via della mia stupida malattia, forse il concetto di libertà che intendevano gli altri era di uscire dalle mura e visitare il mondo per non essere chiusi in gabbia come bestie, oppure quello di non dover sopportare guerre e poter vivere tranquilli con la propria famiglia, ma quello che io intendevo per libertà era proprio questo, il senso di spensieratezza che avevano i bambini e l'emozione di non avere preoccupazioni per dopo, correre con Eren mi faceva stare bene.
<<Eren...grazie.>> dissi semplicemente io mentre correvamo facendo sorridere il ragazzo che mi strinse la mano.
<<e dai finiscila, ora andiamo, gli altri ci aspettano>> disse ricominciando a correre più veloce di prima.
arrivammo in un grande androne dove c'erano tanti ragazzi che ridevano e ballavano felici tra di loro.
gli guardai uno ad uno e riconobbi alcuni dei miei amici più cari...Sasha...Marco...Hanje Mooblit, Margaret, Porko, Udo Zofia, Erwin, Zeke, Ymir, Berthold, e tanti altri ragazzi che avevo conosciuto nel corso degli anni.
<<Eren?>> chiesi io confusa quando il ragazzo mi mollò la mano.
<<ci stavano tutti aspettando per festeggiare T/N>> disse lui andando verso il gruppetto che si era formato.
<<T/N!>> urlò Sasha correndo ad abbracciarmi, risi quando la presi fra le mie braccia prima che cadesse.
<<SEI STATA UNA GRANDE! NOI TI ABBIAMO OSSERVATA PER TUTTO QUESTO TEMPO SAI??!>> disse la ragazza mettendomi le mani sulle spalle.
<<già, T/N sei mitica>> disse Marco abbracciandomi da dietro.
io risi dolcemente alle loro due affermazioni e gli strinsi a me per fargli capire quanto mi erano mancati.
<<a me non saluti?>> senti dire da Porko.
lasciai i due ragazzi e mi mollai fra le braccia del biondo che rise a quel mio gesto.
<<sei stata grandiosa>> disse lui sorridendo.
<<COSA STIAMO ASPETTANDO???? FORZA ANDIAMO CE L'ABBIAMO FATTA È TUTTO FINITO ADESSO!>> urlò Hanje ricominciando a correre, la seguirono molte persone ed io sospirai rumorosamente.
<<vi prego non di nuovo>>
<<ANDIAMO PIGRONA!>> mi urlò Porko iniziando a correre.
risi e mi aggregai alla folla, eccomi qua adesso, a correre come una pazza insieme a una mandria di persone spensierate come me, senza nessun problema, semplicemente felice e Libera.
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| 𝘵𝘳𝘢𝘪𝘵𝘰𝘳 |
Fanfiction⚠️CONTIENE SPOILER ANZI NON CONTIENE SPOILER QUESTA FAN FICTION È LO SPOILER⚠️ ⚠️SPOILER SUL MANGA⚠️ T/N Clare, è una cittadina di Marley, un eldiana, destinata alla morte precoce per via dell'eredità di uno dei giganti di Ymir. Ha solo dodici anni...