| 𝘵𝘳𝘢𝘪𝘵𝘰𝘳 |

53.

T/N POV
fu così che mi ritrovai io da sola in una cella separata da gli altri, il motivo? non lo so neanche io sinceramente.
improvvisamente un soldato entrò dalla porta e chiuse la cella alle sue spalle.
<<sono qui per ordine di Flock, dice che devo farti alcune domande>>
<<e come mai mi avete messo in una cella separata?>> chiesi io tranquillamente.
<<perché in caso che non risponderai dovremo passare alle maniere forti, e ti avverto, questa è una cella anti gigante, se ti trasformi intanto ferirai gli altri, dato che vi separa solo un muro molto sottile, ma se lo farai finirai anche per venire schiacciata da te stessa per via del soffitto, invenzione dei volontari>> disse l'uomo sorridendo.
okey si mi aveva fregato, incrociai  le braccia al petto e mi appoggiai al muro.
<<potete chiedermi quello che volete tanto io non so niente>>
<<bene, ho solamente due domande, la prima è, dicci quando arriveranno i tuoi amici da Marley a salvarti>> disse l'uomo imitandomi.
<<non ne ho idea>>
<<okey e dimmi il piano di Hanji contro gli Yeageristi>> disse l'uomo.
<<non so manco quello, non capisco perché vi ostinate così tanto a ricevere informazioni da me>> dissi io seccata.
l'uomo schioccò le dita e altri due soldati entrarono nella stanza afferrandomi dalle braccia e legandomi ad una sedia.
<<la prima domanda fa niente se non rispondi...ma ti consiglio di rispondermi alla seconda>> disse prendendo un coltello in mano e facendomi mettere una mano su un tavolo di metallo.
<<ti ho già detto che non lo so è inutile>> dissi io sospirando.
<<va bene>> disse sbattendo il coltello sul tavolo e tagliandomi una mano.
urlai dal dolore cazzo ma che cosa era quel coltello? una bomba atomica.
<<vuoi che ti taglio anche l'altra?>> chiese serio.
improvvisamente sentì uno sparo e l'uomo che era davanti a me cadde per terra.
<<come immaginavo ha preso il sopravvento, lasciatela e trasferitela nell'altra cella>> disse Yelena da dietro le sbarre.
<<YELENA! CHE SIGNIFICA?!>> chiesi io in preda al dolore, non riuscivo neanche a guarirmi la mano per quanto faceva male.
<<oh no niente gli avevo chiesto di farti qualche domanda ma deve sempre aggravare la situazione>> disse lei alzando le spalle.
i due soldati mi presero dalle braccia e mi spostarono nella cella accanto.
o meglio mi ci gettarono dentro.
<<comunque non pensare che dato che ti ho difesa da quello mi comporterò bene con te. anzi per me tu sei una specie di arma segreta quindi era meglio non farti morire dissanguata>> disse Yelena.
<<T/N!>> urlò Connie correndo verso di me e aiutandomi a sedermi.
appena i soldati se ne andarono lasciandoci la da soli, riuscì ad alzarmi in piedi e mi strappai dalla gonna della stoffa.
<<che cosa? ma T/N, tu sei un gigante non hai bisogno delle bende>> disse Armin confuso.
<<si, lo sono, ma ormai il potere dei giganti sta svanendo ed io faccio molta più fatica a guarirmi e vorrei evitare di perdere troppo sangue>> dissi io facendo respiri profondi mentre cercavo di arrotolarmi la stoffa attorno alla mano.
<<no è impossibile, anche se gli anni scadono il potere non se ne va, dovresti riuscire a farlo normalmente>> disse Armin alzandosi dalla sedia e venendo verso di me.
<<sai Armin, ci sono alcuni umani che riscontrano degli effetti collaterali dopo la trasformazione...io faccio parte di quella piccola percentuale>> dissi finendo di fare il nodo aiutandomi con la bocca.

⚠️DA QUI INIANO GLI SPOILER SUL MANGA⚠️

<<che cosa sta succedendo?>> chiese Connie spaventato a sentire il tremolio sopra di noi.
<<ci siamo...>> disse Armin
<<i giganti hanno cominciato a muoversi>> dissi io sospirando.
improvvisamente sentì un tintinnio di chiavi da lontano, prodigi da gigante.
<<sta arrivando qualcuno>> dissi alzandomi in piedi di scatto.
<<Onyankopon! cosa sta succedendo la fuori>> chiese Jean avvicinandosi alle sbarre.
<<l'esercito Marley ha sferrato un offensive un cielo servendosi dei dirigibili, sono circa 500 soldati affiancati dal corazzato, dal carro e dal mascella>> disse l'uomo cercando di aprire la porta.
<<Eren li sta affrontando da solo>> disse lui continuando a cercare la chiave giusta.
<<COSA?! È UN PAZZO SUICIDA QUEI GIGANTI SONO FORTISSIMI EREN NON RIUSCIRÀ MAI A COMBATTERLI DA SOLO>> dissi io shoccata.
<<VI PREGO DATE UNA MANO AD EREN, DOBBIAMO AIUTARLO TUTTI INSIEME!>> supplicò l'uomo aprendo la porta.
vidi Connie scattare in avanti e prendersela a male con l'uomo.
non ascoltai cosa gli disse, rimasi un secondo a ragionare, da che parte dovevo stare io, da Marley? o da Eldia? merda merda merda.
<<T/N il tuo gigante di difesa è in un certo senso abbinato con quello di Eren giusto? te la senti di combattere?!>> chiese Armin prendendomi dalla spalle.
<<Armin da che parte dovrei stare io?>> chiesi improvvisamente.
il ragazzo abbasso lo sguardo e poi lo rialzò nei miei occhi.
<<T/N qui siamo tutti dalla stessa parte, combatti per evitare che Eren effettui il suo piano>> disse Armin stringendo la presa sulle mie spalle.
<<ci sto.>> dissi io convinta e iniziando a salire le scale.
arrivai in terrazzo dove c'era già Yelena seduta sul muretto a godersi la scena.
<<sono felice che hai deciso di collaborare con noi>> disse sorridendomi.
<<io non collaboro con nessuno>> dissi per poi correre verso la fine del terrazzo.
saltai in aria e mi morsi la mano buona, proprio come faceva Eren.
mi trasformai, finalmente mi era mancato il mio corpo da gigante.
<<VAI T/N!>> urlò Armin facendo il tifo per me.
iniziai a correre verso Eren, avevo sentito che per ampliare i poteri bastava semplicemente toccarlo, dovevo farcela, dovevo riuscirci.
improvvisamente sentì un urlo, Zeke.
tanti lampi gialli apparvero attorno a me e dei giganti spuntarono al loro posto, merda ero troppo debole dovevo subito tentare di avvicinarmi ad Eren.
corsi verso il gigante che stava combattendo con Rainer ma in quel momento mi si sferrò un gigante addosso.
<<MERDA!>> provai a congelarlo con il ghiaccio ma fallì malamente.
il gigante inizio a mordermi la spalla per arrivare all'acute.
<<CAZZO CHE MALE!>> urlai io consapevole comunque che nessuno avrebbe potuto sentirmi.
<<T/N!!>> vidi il gigante che mi stava mangiando cadere e una figura molto agile e veloce passarmi accanto, Mikasa.
<<T/N cambio del piano, scappa da Eren perché se toccherà te o Zeke sarà finita>> disse Mikasa intrigandomi ad alzarmi.
mi alzai di scatto ma vidi un gigante cercare di mangiare Rainer.
non seguì più il consiglio della ragazza, e corsi verso di loro per difendere il mio amico.
aspetta un attimo ma...quel gigante...Falco...
presi dal collo il gigante che si era appena trasformato e cercai di allontanarlo da Rainer che nel mentre cercava di fermare Eren.
<<FALCO CAZZO STAI FERMO!>> urlai io mentre cercavo di tenere a bada il gigante.
quando improvvisamente mi diede un morso alla faccia.
urlai dal dolore e lasciai la presa dal suo collo, il gigante provò a mordere la mia collottola, ma non lo fermai, ormai era deciso Falco avrebbe ereditato la difesa qui e adesso.
improvvisamente il gigante si fermò, mi girai di scatto e vidi Galliard che camminava verso di noi, era ferito gravemente ed era molto debole.
uscì velocemente dalla collottola del gigante e corsi verso di lui il più veloce possibile.
<<GALLIARD!>>
<<T/N...non ho più le energie necessarie per rigenerare il mio corpo...tutta via...non ho alcuna intenzione di morire in vano, ho visto i ricordi di Marcel, è arrivato al punto di mentire pur di ritagliare un posto nei guerrieri ad un perdente come te Rainer, tutto questo solo per proteggermi, ormai non ci sono dubbi, sarò sempre un passo avanti a te.>> disse riferito al ragazzo che ci guardava dalla sua forma da gigante, lo raggiunsi finalmente e lo abbracciai d'istinto.
<<scusami scusami per tutto Porko>> dissi fra un singhiozzo e l'altro, non mi ero mai resa conto in realtà del bene che volevo a quel ragazzo.
lui mi cinghiò la vita con un braccio e ridacchiò.
<<scusa me T/N...ti voglio bene>> disse per poi spingermi via di scatto con le sue ultime forze rimaste.
in quel momento il gigante si fiondò su di lui e lo divorò.
<<GALLIARD!>> urlai disperata.
il gigante corazzato ruggì come se avesse bisogno di aiuto, quindi io velocemente mi alzai in piedi e mi rimorsi la mano in preda alle lacrime, non meritava questa fine quel povero ragazzo.