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T/N POV
ero insieme a Pieck, Galliard e Rainer a guardare i bambini che correvano felici tra le bancarelle, mi ricordavano tanto noi da piccoli.
si girarono verso Rainer con il viso implorante davanti ad una bancarella di cibo.
scoppiai a ridere mentre Rainer gli guardava confusi.
<<che stai aspettando?offri il cibo ai bambini>> gli dissi io dandogli una pacca sulla schiena.
e fu così che in bancarella e in bancarella vedevo i quattro bambini, e Galliard, felici mentre assaggiavano ogni tipo di dolci e delizie, mentre Rainer alle loro spalle pagava.
alla fine mi presi anche io un qualcosa da mangiare insieme ai ragazzi, ovviamente offerto da Rainer.
arrivò il tramonto, ed io mi ritrovai a trascinare Galliard con dolore allo stomaco per tutta la città, fino alla piazza.
<<brutto bastardo avresti dovuto moderarti con tutto quel cibo>> dissi io tirandolo.
davanti a me c'erano Pieck con gli altri bambini, e poi Rainer che faceva il mio stesso lavoro però con Gabi.
<<magari ci fossero festival tutti i giorni>> disse la bambina sognante.
<<hai ragione>> confermo Rainer trascinandosela dietro da un braccio.

<<hey allora vi siete divertiti?>> chiese Zeke quando ci avvicinammo a lui e Colt che si erano già sistemati in una stanzetta dietro al palco.
<<si se non fosse per questo cretino che si è abbuffato a cibo!>> dissi guardando male Galliard.
<<ma dov'è Falco?>> chiese Colt guardandosi attorno.
<<è corso via poco fa dicendo di aver visto qualcuno che conosce>> disse Ugo.
<<eh non è che si metterà nei guai?>>
<<oh e dai Colt tuo fratello non può conoscere qualcuno che non sia solo tu o i suoi amici qui>> dissi io indicando i ragazzi con la testa.
<<andiamo cerca di non fare il guastafeste proprio oggi!>> disse Galliard mettendoli un braccio sulle spalle.
<<oh ragazzi eccolo di ritorno>> disse Pieck indicando il ragazzo.
<<VICE CAPO BROWN!>> urlò arrivando davanti a Rainer.
<<può venire con me un momento?>> chiese il ragazzino.
<<ma proprio adesso?>> chiese Rainer.
<<non ci sono problemi, c'è ancora del tempo prima dell'inizio>> disse Zeke.
ma che diceva mancavano solo cinque minuti....

RAINER POV
<<siediti Rainer...da qui sotto si possono sentire molto bene, tutti i discorsi che si faranno sul palco scenico>> disse Eren davanti a me.
iniziai a tremare, che cosa ci faceva Eren qui a Marley? e soprattutto come ci era arrivato?
<<e tutte quante le persone sul palco, si trovano propria sopra di noi>> disse lui indicando in alto.
<<che cosa?scusi signor Kruger si è ferito all mano per caso?>> chiese Falco a Eren.
<<si è solo un graffio...Rainer, siediti>> ripete Eren fissandomi con occhi spenti e inquietanti.
mi misi seduto come mi chiese per evitare casini.
<<allora io vado torno da gli altri>>
<<no Falco, aspetta, devi sentire anche tu>> disse Eren bloccando il ragazzo che se ne voleva andare.
<<Falco fa come dice lui>> dissi io io impaurito e tremante.
<<Eren...rispondimi, che sei venuto a fare qui?...>> chiesi io al ragazzo.
<<esattamente quello che hai fatto tu>> mi misi le mani nei capelli.
<<non ci arrivi è la tua stessa situazione, non c'era altra scelta, tutto qui>> disse lui sempre tranquillamente.
<<a quanto pare è cominciato, ascoltiamo>> disse Eren riferendosi al discorso che si stava tenendo ai piani superiori.

<<hai sentito Rainer?è il motivo per cui avete distrutto le mura no? il vostro obbiettivo era salvare il mondo dico bene?>> chiese Eren alla fine del discorso.
<<non capisco che sta succedendo, perché il vicecapo Brown è così spaventato?forse signor Kruger non è un suo vecchio amico>> disse Falco a Eren.
<<gli ideali del re Fritz sono andati in frantumi e una certa persona si è impossessata del gigante fondatore, quindi il mondo è in grave pericolo adesso, il nome di chi si è ribellato alla pace è...Eren Yeager!>> sentimmo dire sopra al palco.
<<mi hai ingannato...io invece ti rispettavo...io invece ti rispettavo...tu invece mi hai ingannato fin dall'inizio!>> disse Falco con la voce tramante.
<<mi dispiace Falco, tu sei riuscito a salvarmi>> disse Eren.
<<la lettera...cosa c'era nella lettera?che mi hai fatto spedire?!>> chiese il ragazzino.
<<quella lettera non era diretta alla mia famiglia, in realtà era per i miei compagni>>
Falco si appoggiò a muro e strisciò per terra singhiozzando.
<<n-non può essere>>
<<ha...hai tuoi compagni?>> chiesi io spaventato.
<<è questa la verità, come il signor Tibur ha appena spiegato, io sono un vero cattivo, potrei distruggere addirittura il mondo intero, ma in passato anche voi...mi eravate sembrati i cattivi, quel giorno vidi le mura cadere, i giganti distruggere la mia città, e divorare mia madre, non riuscivo proprio a capire, perché Rainer? perché mia madre è stata divorata da un gigante?>>
<<questo è successo perché qual giorno abbiamo fatto breccia nelle mura...>> dissi io
<<e perché lo avete fatto?>>
<<volevamo infiltrarci in mezzo alla confusione, per osservare i movimenti del Re e delle mura>>
<<quell'era la vostra missione?>> chiese Eren
<<riprenderci il fondatore per salvare il mondo>>
<<si capisco, se l'obbiettivo era salvare il mondo allora...hai solo fatto ciò che dovevi>> disse Eren.
rimasi in silenzio per un po' pensando a cosa dire.
<<ricordo ancora le tue parole, hai detto che avresti fatto di tutto per farci morire nel modo più doloroso, sei venuto qui per questo è così....?>> chiesi io rialzando lo sguardo su gli occhi di Eren.
<<oh...ho detto davvero una cosa simile?>> chiese lui.
<<ah non farci caso, in effetti pensavo che chiunque fosse al di là del mare fosse mio nemico, però adesso ho attraversato quel mare, dormito sotto lo stesso tetto e mangiato il cibo del mio nemico...Rainer io sono come te...ho incontrato persone insopportabili ma anche brava gente>> disse lui girandosi verso il ragazzino che nel mentre non si era mosso dal suo posto di una virgola.
<<dunque al di là del mare, oltre le mura, siamo tutti uguali, ma a voi hanno insegnato che le persone dentro le mura sono dei demoni...>> disse lui alzando lo sguardo su di me.
<<infondo cosa poteva fare un bambino come te?dimmi un po' Rainer hai continuato davvero a soffrire per tutto questo tempo?>> chiese lui.
mi abbassai con il busto per guardare per terra, poi scivolai dalla sedia e mi misi in ginocchio.
<<no! ti sbagli Eren...quel giorno quando Marcel fu stato divorato...Annie e Berthold volevano interrompere la missione...e tornare indietro...ma io...ho fatto, ho fatto tutto il possibile per convincerli a proseguire la missione, io volevo diventare un eroe!volevo essere rispettato, la colpa è solo mia, se tua madre è stata mangiata dai giganti...è solo colpa mia!>> dissi io tremando.
<<non sopporto più...ciò che ho fatto...ti prego, uccidimi>> dissi sempre io tremando.
<<si io sono come te...te lo posso giurare>> disse Eren alzandosi.
<<eh?>> dissi io alzando lo sguardo e vedendo che mi stava porgendo una mano per alzarmi.
la afferrai e mi misi in piedi anche io.
<<forse è sempre stato così d'alla nascita...>> disse Eren.
<<continuerò comunque se avanzare...fino allo sterminio dei nemici>> appena finì la frase dal suo corpo uscirono scintille.
mi girai di scatto e afferrai falco per poi buttarmi per terra a proteggerlo.

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