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JEAN POV
mi ritrovai seduto per terra con il fumo che mi usciva da tutto il corpo...che cosa...che cosa era successo?
<<JEAN!>> grido Rainer mettendosi accanto a me, vidi che non ero da solo, ma avevo attorno tutti i miei compagni.
<<Rainer che cosa è successo?>> chiesi io scombussolato, non mi ricordavo un bel niente.
<<dopo che T/N è corsa via per andare a combattere Eren, il fumo con dentro il liquido spinale di Zeke è stato sparso...e vi siete trasformati tutti in giganti, ma adesso è tutto finito>> disse lui.
<<T/N?! LEI DOV'È??>> chiesi io shoccato.
<<calmo Jean...io non lo so...>> disse lui dispiaciuto.
<<ora ricordo...quell'onesto pezzo di merda>> dissi io riferendomi ad Eren.
<<Eren mi ha detto che anche mia madre sarebbe tornata umana...>> disse Connie invece con un briciolo di speranza.
<<Eren ci ha detto di vivere a lungo...e invece tu...avresti dovuto farti i cazzi tuoi! bastardo che ha fretta di morire!>> urlò Annie piangendo per poi alzarsi e andare ad abbracciare un uomo.
tutti quanti gridavano dalla gioia e si abbracciavano.
mi alzai in piedi anche io felice e nel fumo mi sembro di vedere la faccia di Sasha che mi sorrideva.
mi girai shoccato verso Connie che era accanto a me e anche lui guardava meravigliato quel punto, allora non era un illusione.
scoppiammo entrambi a piangere ma io a differenza sua che frignava cercavo di non farmi vedere.

dei soldati si fermarono al fronte, non volevano farci passare per nessun motivo al mondo.
<<ascoltami capitano Muller...Eren Yeager è morto e con lui anche il potere dei giganti, ora siamo semplici esseri umani>> disse il padre di Annie.
<<puoi dimostrarlo? qui proprio ora!>> grido impaurito quel soldato.
<<forse con un esame del sangue...>>
<<ORA IN QUESTO ISTANTE. ti prego, dimostramelo...siete umani o giganti?>> chiese il soldato.
in quel momento sentì un rumore pesante di metallo che colpiva il pavimento.
da dietro la folla spuntò Armin con una figura esile fra le braccia...T/N....
<<se possedessimo ancora il potere dei giganti lo useremo sicuramente per opporre resistenza...il fatto che rimaniamo qui imponenti con le canne dei fucili puntati addosso, è la prova che siamo umani>> disse Armin con le lacrime a gli occhi.
<<ma...tu sei->>
<<IO SONO UN ELDIANO DI PARADAIS ARMIN ARLERT, COLUI CHE HA UCCISO IL GIGANTE CHE AVANZA! EREN YEAGER!>> urlò Armin.
<<O FORSE MEGLIO DIRE, CHI HA AIUTATO COLEI CHE HA UCCISO IL GIGANTE!>> disse abbassando lo sguardo sulla figura che teneva fra le mani.
<<LEI È T/N CLARE! UN'ELDIANA DI MARLEY! È STATA LEI CON IL SUO CORAGGIO E LA SUA FORZA AD UCCIDERE IL GIGANTE DA SOLA, E A SACRIFICARSI PER SALVARE LA VITA DI TUTTI NOI!>> urlò Armin cadendo in ginocchio e appoggiando la figura per terra.
<<T/N!>> urlò Pieck piangendo e buttandosi sul cadavere della ragazza.
<<Jean...>> disse Connie appoggiandomi una mano sulla spalla.
non dissi niente, semplicemente mi limitai ad avanzare verso la figura della ragazza stesa per terra e mettermi in ginocchio.
Pieck si spostò subito per farmi guardare per bene la ragazza, portava gravi ustioni su tutto il corpo, e perdeva sangue dal fianco destro, il viso pallidissimo, aveva ancora i segni della trasformazione sotto gli occhi ormai spenti e le palpebre rilassate mi facevano capire solo una cosa...era morta, la mia T/N era morta veramente.
la presi fra le mie braccia, il suo corpo era lèggerò e freddo.
urlai per liberarmi di tutto il dolore che mantenevo in quel momento, mentre la stringevo a me come se avessi la sensazione di poter mantenere la sua anima rinchiusa nel suo corpo con la forza.
sentì i miei compagni mettermi le mani sulle spalle per confortarmi, ma non funziono molto.
<<sono un cretino...>> iniziai ad accarezzare la guancia di T/N che stava perdendo il calore.
<<Jean non lo potevi sapere che sarebbe andata a finire così>> disse Reiner cercando di mantenere le lacrime.
<<Jean devo dirti delle cose che T/N mi ha chiesto di dirti...prima di morire>> disse Armin inginocchiandosi accanto a me.

T/N POV
ero stesa per terra, sentivo tutto il corpo bruciare dalle fiamme, ma ero ancora viva? attorno a me c'era solamente del fumo e basta.
quel fumo stava riempendo i miei polmoni e mi lo sentivo scoppiare, era peggio di quando Zeke mi fumava davanti ed io gli chiedevo di smetterla, e allora lui per dispetto mi buttava il fumo addosso.
risi debolmente a quel ricordo.
ad un certo punto sentì dei passi, erano passi leggeri quindi c'era solamente una persona che stava venendo verso di me.
<<T/N!>> urlò Armin buttandosi in ginocchio accanto a me.
<<Armin...>> il fiato stava iniziando a mancarmi e ogni parola che dicevo sentivo come il mio cuore fare un battito in meno.
<<oddio...resisti ti porto dall'altra parte>> disse lui mettendomi una mano dietro la testa.
<<no Armin non c'è bisogno>> dissi io cercando di fermarlo.
<<ma si! ti cureranno e potrai finalmente vivere tranquilla, il potere dei giganti è sparito siamo salvi!>> disse lui sorridendo.
<<no Armin...io non ho motivo per tornare di la>> dissi io scuotendo la testa.
<<come no?! pensa alla libertà! ai tuoi amici>> disse lui cercando di afferrarmi per prendermi in braccio.
<<no Armin, ho una malattia grave al cuore, tempo due anni e morirò...e poi ormai tutti mi odiano, quindi meglio morire qui e adesso>> dissi riappoggiando la testa al suolo.
<<se per tutti intendi Jean->>
<<lui non mi ama più>> dissi io interrompendolo.
<<ah questo lo dici tu...e invece? te lo ami ancora?>> mi chiese il ragazzo prendendomi la faccia fra le mani.
<<Armin queste non sono domande da fare qui e adesso>> dissi io tossendo.
<<rispondi.>> insistette lui afferrandomi la mano.
<<non lo so, credo di non riuscire a provare più niente tu che mi consigli?>> dissi io semplicemente.
<<dici che non riesci a provare più niente per non sfiorare la ferita che si è creata sul tuo cuore...questa è solo paura T/N.
puoi decidere se premere questa ferita, che ti portava dolore ma ti faceva bene e ti piaceva, oppure puoi lasciarla la a marcire senza toccarla, ma è una tua decisione, sei tu il portatore delle tue emozioni e delle tue azioni>> disse Armin alzando le spalle.
<<Armin...anche sul punto di morte mi devi far sclerare?>> chiesi io guardandolo male.
<<si se è quello che serve, dai andiamo>> disse lui provando a prendermi, ma in quel momento iniziai a tossire sangue.
<<ODDIO T/N!>> urlò impacciato.
<<mi sa Armin...che queste cose gli e le dovrai dire tu a Jean, ascoltami un secondo>> dissi io prendendogli la mano.
<<no no ora ti prendo in braccio e ti porto da lui e da tutti gli altri>> disse con una lacrima che gli rigava il viso.
<<ascoltami per favore, anche se ci provassimo morirei neanche a metà strada>> dissi tenendomi una ferita sul petto che si era riaperta.
<<digli che non ostante tutto quello che è successo fra noi due...io non ho mai mentito su i miei sentimenti nei suoi confronti, e che lo amo ancora come la prima volta che l'ho visto, non ostante ciò, per favore fallo passare avanti dopo la mia morte, fallo sposare e fagli avere un bambino, so che lo vorrebbe tantissimo>> adesso stavo parlando con Armin.
<<T/N ti prego almeno prova a resistere>> disse lui scoppiando a piangere.
<<non ci riesco Armin...sei stato un buon amico>> la mia vista ormai si era annebbiata e piano piano chiusi gli occhi avvicinandomi sempre di più al sollievo.
sentì le braccia del ragazzo sollevarmi e portarmi via fra le braccia.

•suricato morto•
tanto per rimanere in tema.

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