T/N POV
<<sto stufato è delizioso cavolo!>> dissi io risvegliandomi da una specie di coma, non avevo ascoltato nulla di quello che stavano dicendo, infatti mi guardarono tutti male.
<<che succede?>> chiesi io confusa.
<<oh stavamo parlando del fatto che qui nessuno è meglio di me...che ne dite se vi rinfaccio un po' la memoria su tutto quello che avete combinato?>> chiese Yelena.
<<Rainer Braun, ti ricordi quando hai aperto la breccia nelle mura, quanti eldiani sono stati divorati dai giganti? e di quando ti sei introdotto dentro le mura condividendo gioie con i tuoi "compagni", dopo averli traditi...uccisi, pensaci davvero di poter rivestire i panni del compagno?>> disse Yelena guardando Rainer che abbassò lo sguardo.
<<Annie Leonarth, anche tu hai ucciso innumerevoli soldati della legione esplorativa, e visto che c'eri hai anche calpestato in grande quantità i residenti del distretto di Shottes>> Annie sbuffò a questa affermazione.
<<ah ovviamente anche voi dell'isola di Paradais siete stati molto coraggiosi contro la grande potenza di Marley, non mi aspettavo che una persona giudiziosa come te avrebbe distrutto in maniera così tranquillamente l'intero porto navale, Armin.>> il ragazzo sbiancò a questa affermazione, povero Armin.
<<utilizzando con abilità il potere sottratto a Berthold Hoover, non so se dire che sia stato più grande il tuo successo militare o la montagna di cadaveri, civili inclusi, che ti sei lasciato alle spalle>> disse la donna senza scrupoli.
<<per non parlare del coraggio che avete dimostrato a Liberio che io non ho potuto ammirare, avete distrutto completamente i soldati marleyani vostri superiori per numero e avete dipinto di rosso l'intero distretto>>
<<soprattuto tu Jean, per colpire il carro hai sparato coraggiosamente la lancia fulmine contro il piccolo Falco, ed è solo per una leggera deviazione che Falco è ancora qui>> disse lei ridacchiando.
<<e infine, Sasha è stata uccisa da quella bambina lì, Gabi. era davvero una brava ragazza...e la cosa ha rattristito anche me, anche se il dispiacere non è nemmeno paragonabile alla tristezza e al rancore che avete provato voi crescendo con lei. fin da quando eravate reclute nel corpo d'addestramento, come una famiglia.>> disse Yelena sospirando.
<<Yelena basta stai esagerando ora>> dissi io cercando di far calmare la donna.
<<oh T/N ti ho saltato a te vero?scusami rimediamo subito, come ci si sente ad aver tradito così i propri amici e il proprio ragazzo?aver ucciso tutte quelle persone?aver rovinato la vita di un miliardo di gente?>> chiese lei sorridendo.
<<Yelena...>>
<<come ti sei sentita a tenere il sangue di tutte le persone che hai ucciso sulle mani?quando tornavi dalle spedizioni e ti chiedevano di chi fosse quel sangue, tu rispondevi sempre di un gigante...ma che ne potevano sapere loro, che in realtà quel sangue era di una persona che magari a loro era anche cara che avevi ucciso>>
<<Yelena non mi sembra il caso>> disse Armin cercando di aiutarmi a fermare la donna.
<<oh e invece si, che ne dici di raccontarci come hai preso il coraggio di illudere Jean solo per riuscire ad attuare il vostro piano? di averlo illuso che lo amavi?>>
in quel momento la ciotola di ceramica mi cadde dalle mani fratturandosi in mille pezzi per terra.
<<che c'è?troppa verità fa male?>> mi chiese lei alzando le spalle.
<<tu non sai niente...>> dissi io tenendo lo sguardo basso.
<<oh questo lo dici tu>> disse lei fiera.
<<grazie Yelena, ci stai aiutando ad affrontare i nostri sentimenti reciprochi per farci mettere il cuore in pace?>> chiese Jean bevendo del vino dalla bottiglia, nella sua voce potevo sentire un qualcosa di incerto e di triste, gli tremava.
<<sei molto premurosa a spendere tempo per noi non ostante tu voglia solo morire, per aver visto il sogno che hai inseguito al costo di sparare in testa agli amici a cui tenevi>>
<<ah dimenticavo...>> disse la donna sospirando, avevo paura di sapere con cosa se ne sarebbe uscita adesso.
<<come si chiamava il tuo migliore amico di cui mi hai parlato tempo fa?>> chiese la donna, cazzo.
<<ecco! Marco! se non mi sbaglio mi dicessi che centrava Annie con la sua morte, ti ha già raccontato la verità sulla sua fine?>> chiese la donna incrociando le braccia al petto.
<<io gli ho tolto il dispositivo di manovra tridimensionale...e così è stato mangiato da un gigante>> disse Annie un po' incerta.
<<Annie ha solo obbedito ai miei ordini>> disse Rainer prendendosi la colpa.
<<Marco aveva sentito di un discorso compromettente fra me e Berthold, io avevo paura che ci avrebbero scoperti...e ho pensato che avremo potuto tapparli la bocca facendolo uccidere da un gigante...io l'ho colpito a mezz'aria sbattendolo su un tetto e mentre lo immobilizzavo...ho fatto togliere il dispositivo ad Annie>> disse Rainer continuando a non alzare lo sguardo.
<<tutta via il procedimento è stato difficoltoso...perché T/N ci ha creato problemi pregandoci di lasciarlo in vita e cercando di bloccare i nostri movimenti, l'ho dovuta portare via di peso>> disse Rainer girandosi a guardarmi, i sensi di colpa che avevo all'ora ritornarono a galla e sentì gli occhi pizzicare ma non feci uscire le lacrime.
<<Marco non si è potuto muovere, ed è stato divorato da un gigante>> disse sempre Rainer.
<<ma...non ha detto nulla prima di morire?>> chiese Jean improvvisamente.
<< "noi non abbiamo ancora parlato!" e poi si è messo ad urlare il nome di T/N, che era ancora immobilizzata da me>> disse Rainer tornando a guardarmi, stava cercando di non farmi odiare da Jean o sbaglio?
<<ecco...è così non non abbiamo ancora parlato! per questo siamo finiti dall' ucciderci a vicenda, se lo avessimo fatto sin dall'inizio, non saremo arrivati fino a questo punto...>> disse Jean, da lui mi sarei più aspettata uno stupore dopo aver scoperto gli artefici della morte del suo migliore amico.
<<...chi se lo sarebbe immaginato? che avremo condiviso la cena insieme attorno al fuoco!>> sentì dire da Hanje allegra, sembrava l'unica ad esserlo in quel momento.
<<mentre guardavo Marco che veniva ucciso...io mi sono chiesto perché venisse mangiato>> cercò di dire Rainer.
<<e in preda all'ira ho ucciso quel gigante, dicendo... "come hai potuto!">> disse Rainer con gli occhi sgranati.
<<lascia perdere non importa, sei impazzito per i sensi di colpa vero?>> chiese Jean cercando di mantenere la calma...lo vedevo dal tremolio delle sue mani.
<<non perdonarmi...io non me lo merito!>>
<<ti ho detto di lasciar perdere>> continuo ad intervenire il ragazzo.
<<mi dispiace>>
<<Jean...>> cercai di dire io alzando lo sguardo da terra, ma l'unica cosa che vidi fu il ragazzo che si alzava in piedi e si sferrava contro Rainer.
<<JEAN!>> cercarono di calmarlo Connie e Armin, ovviamente fallendo.
improvvisamente, Jean invece di calciare il ragazzo colpi la bambina.
<<GABI!>> urlò falco purgandosi accanto al corpo di Rainer e di Gabi.
<<ti chiedo scusa...il nostro compito era quello di uccidere tutti voi dell'isola di Paradais, per avere un riconoscimento da parte del mondo, per essere perdonati, abbiamo sempre sperato che voi demoni scompariste...ma come risultato, mia madre e mio padre e tutti quelli di liberio finiranno per scomparire! mi dispiace! so che sono sfacciata, ma perfavore, ci serve l'aiuto di tutti voi! prestateci la vostra forza! per favore! fermare la marcia dei colossali insieme a noi!>> urlò Gabi mettendosi in ginocchio varie volte.
vidi Jean andarsene via e mi alzai subito per inseguirlo.
<<T/N!>> mi urlò Annie ma io la ignorai.
<<JEAN!>> urlai io entrando nel bosco in cerca del ragazzo.•suricato bollente•
mamma mia quando ho pianto leggendo questa scena nel manga
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| 𝘵𝘳𝘢𝘪𝘵𝘰𝘳 |
Fanfiction⚠️CONTIENE SPOILER ANZI NON CONTIENE SPOILER QUESTA FAN FICTION È LO SPOILER⚠️ ⚠️SPOILER SUL MANGA⚠️ T/N Clare, è una cittadina di Marley, un eldiana, destinata alla morte precoce per via dell'eredità di uno dei giganti di Ymir. Ha solo dodici anni...