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T/N POV
il silenzio regnava sull'idrovolante, c'era chi era ancora in piedi a guardare fuori da i finestrini, e chi invece come me, rimaneva seduto a fissare il vuoto, la morte di Hanji aveva scosso un po' tutti.
<<bene...discutiamo della strategia>> disse Armin cercando di farci cambiare umore, poverino, non oso neanche immaginare cosa deve aver provato quando il peso del comandante è ricaduto sulle sue spalle.
si mise seduto per terra e prese una matita per scarabocchiare sul pavimento.
<<il primordiale che hanno visto il comandante e Pieck era più o meno così?>> chiese.
<<si...però non sono riuscita a vederlo bene, in parole povere era un ammasso fottutamente enorme di ossa che si muovevano...sembrava un insetto>> disse Pieck
<<normalmente il vero corpo si troverebbe nella nuca però...se ha il potere del gigante martello, non possiamo dirlo per certo.>>
<<quindi non sappiamo dove si trovi Eren>> disse Armin sospirando.
<<non importa, potremo spazzarlo via interamente, proprio come hai fatto tu col porto di Liberio senza lasciare alcuna traccia...con il tuo colossale>> propose la ragazza.
<<effettivamente sarebbe la scelta migliore, però sarà la nostra ultima risorsa solo dopo aver instaurato un dialogo con Eren...e solo quando non avremo più alcuna alternativa>> disse Armin.
<<siamo già fortunati a portare un piano di riserva, Eren controlla il primordiale tramite Zeke vero? se uccidessimo prima lui la marcia si dovrebbe fermare>> disse Levi.
<<in effetti potrebbe funzionare>>
<<non abbiamo garanzie, però anche Hanji lo aveva previsto. ma non sappiamo nemmeno dove si trova Zeke...non ci resta che cercare quella merdosa bestia dentro quell'ammasso di ossa...sarò io...ad abbattere Zeke...datemi una mano>> disse Levi.
<<conta su di me, ho ucciso molti miei compagni per far decollare questo idrovolante...non posso rendere vano quel massacro>> disse Jean.
<<io...ho sparato a Samuel e Daz, ho fatto a pezzi volti che conoscevo...se mi dovessero chiamare traditore...risponderei che l'ho fatto solo per salvare il mondo...vero Rainer?...anche tu Berthold Annie e T/N avete sofferto...>> disse Connie guardando solo il ragazzo.
<<è una colpa che ormai non posso più espiare, anche se salvassi le persone rimaste in vita non mi perdonerebbero mai>> disse Rainer mettendosi una mano sul petto.
<<quindi...beh almeno cerchiamo di salvarle>> disse allungandola verso Connie.
<<già siamo uguali Rainer...non avevo alcun diritto di criticarti io, per salvare delle vite sono diventato un assassino>> disse Jean scusandosi con il ragazzo.
<<io...ho la sensazione di comprendere in parte cosa pensa Eren, credo che lui voglia essere fermato da noi...>> disse Rainer.
<<in che senso?>> gli chiese Mikasa.
<<no niente solo un pensiero mio>>
<<ho sempre avuto un dubbio...Eren è in grado di influenzare ogni eldiano o gigante, eppure noi possiamo utilizzare il potere dei giganti senza problemi>> disse Armin.
<<pensi che Eren stia volontariamente evitando di controllarci?>> gli chiese Pieck.
nel mentre si erano tutti radunati in un punto lontano da dove ero seduta io, ma riuscivo comunque a sentirli, mi stavo stringendo le gambe al petto per abitare di farle tremare, ma la situazione non era migliorata, in quel momento mi sembravo la me di dieci anni alla mia prima missione dopo aver ereditato il gigante, tremavo dall'ansia e dalla paura di perdere il controllo.
<<T/N! Il tuo gigante è collegato con quello di Eren! magari se riuscissi a metterti in collegamento con la sua mente potremo parlargli! mi avevano detto che la difesa riusciva a fare anche questo!>> disse Rainer prendendomi dalle spalle e facendomi sobbalzare.
<<cosa? no Rainer non credo di poterlo fare, sai che non sono mai riuscita a farlo in tutti questi anni!>>
<<beh questa è la volta per riuscirci!>> disse lui stringendo la presa sulle spalle.
<<ma non ci posso riuscire!>>
<<IMPEGNATI!>> mi urlò lui disperato.
<<Rainer non mi sembra il caso la stai solo spaventando>> disse Pieck cercando di allontanare il ragazzo.
guardai per terra e iniziai a tenermi la testa fra le mani pensando a Eren, magari mi avrebbe aiutato.
<<non ci riesco è inutile>> dissi io buttando le mani all'aria.
<<potrebbe anche essere una cosa di Eren, puoi rintracciare il gigante d'attacco solo se lui te lo permette, e viceversa, non è colpa tua>> disse Pieck mettendomi una mano sulla spalla
<<OH MA PERCHÉ DEVE FARE COSÌ?! PERCHÉ È COSÌ DIFFICILE?! SE DIPENDESSE DA ME VORREI AFFIDARE IL PRIMORDIALE A QUALCUN'ALTRO E SE NON POTESSI FARLO VORREI CHE TUTTO FINISSE PER MANO DI QUALCUN ALTRO>> urlai io seccata.
improvvisamente ci ritrovammo sulla sabbia, era della sabbia fredda, quasi congelata, e accanto a noi c'era un lampo di luce.
<<ma questo...T/N CE L'HAI FATTA!>> disse Rainer improvvisamente.
<<cosa?...ma io non ho fatto nulla>>
<<EREN ASCOLTACI! PUOI FERMARTI!! SICURAMENTE NESSUNO OSERÀ PIÙ ALLUNGARE LE MANI VERSO PARADAIS PER CENTINAIA DI ANNI! DOPO TUTTO IL TERRORE E LA DISTRUZIONE CHE HAI PORTATO! SE AGIAMO SUBITO POSSIAMO ANCORA STRINGERE UN PATTO DI NON AGGRESSIONE E METTERE FINE A TUTTO! NON SERVONO ALTRI MORTI! L'ISOLA È SALVA! ABBIAMO SBAGLIATO! NON AVREMO DOVUTO SPINGERTI FINO A QUESTO!>> urlò Armin in preda alla disperazione.
<<EREN AL RESTO CI PENSEREMO NOI! NON DEVI PIÙ PORTARE AVANTI QUESTO MASSACRO PER PROTEGGERCI!>> urlò Jean.
<<EREN! TI HO ODIATO PER QUELLO CHE È ACCADUTO A SASHA! MA ANCHE TU ERI DISPIACIUTO VERO?! E NON HO NEMMENO PROVATO A METTERMI NEI TUOI PANNI!>> urlò sta volta Connie.
<<eren...io voglio farmi carico di tutte le tue colpe, dato che noi tutti siamo colpevoli...perciò non allontanarci più da te, QUINDI TI PREGO TORNA A CASA!>> disse Mikasa un po' più tranquillamente degli ultimi tre.
<<la marcia non si fermerà, non abbandonerò il destino di Paradais in mano della sorte, io andrò avanti, sempre avanti.>> ci rispose Eren.
<<EHI!>> urlò Levi indicando un bambino.
Mikasa e Armin subito iniziarono a correre verso di lui.
<<EREN!>> cosa? quello era Eren da piccolo.
vedevo i miei compagni correre verso di lui, io nel mentre non riuscivo a muovermi, non potevo muovermi, ero seduta per terra cercando di non distrarmi per tenere il collegamento con Eren.
<<per poter ottenere la libertà la ruberò al mondo, però, non voglio nulla da voi, siete liberi, siete liberi di proteggere la libertà del mondo, e io sono libero di proseguire nel mio cammino>> disse la voce di Eren.
<<EREN TI PREGO ASCOLTACI>> grifai io dolorante, la testa mi stava scoppiando, a quanto pare con la mentre del gigante di Eren potevo collegare solo quella di una persona, ma se la cifra aumentava ne riscontravo io.
<<non ho motivo di ascoltarvi, ormai tu, T/N stai cedendo e non durerai ancora per molto, quindi fammi finire, finché avremo ideali indissolubili, saremo in conflitto...noi faremo un'unica cosa...combatteremo. non è necessario discutere, ho accettato il collegamento con T/N solo per dirvi questo, se volete proprio fermarmi...provate ad uccidermi, siete liberi>> disse Eren per poi finire.
fallì, non riuscì a mantenere il controllo per ancora un po' e subito dopo mi ritrovai stesa per terra sul pavimento dell'idrovolante con la testa che mi scoppiava.
<<MERDA!>> dissi tirando un pugno al pavimento.
<<sembra che le mie previsioni fossero giuste>> disse Rainer un po' malinconicamente.
<<il dialogo non ha funzionato, mi dispiace>> dissi io alzandomi da terra e mettendomi in ginocchio.

•suricato the Nero•
non so da dove mi sia uscita questa idea, ma il fatto che la difesa potesse avere una forma di comunicazione con l'attacco mi piaceva un botto come idea.

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