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T/N POV
<<GRAZIE AD EREN NOSTRO LIBERATORE E ALLA FAZIONE YEAGER ABBIAMO SCONFITTO IL NEMICO! OFFRITE IL VOSTRO CUORE!!>> urlò Floch su un piedistallo, notai accanto a lui ha figura famigliare, Jean? ma che cazzo stava facendo lui la?
<<vedi di fare silenzio e di non urlare>> mi disse un uomo trascinandomi in mezzo a tutta la gente la radunata e facendomi inginocchiare per terra.
accanto a me si trovavano altre due persone che conoscevo, una era Yelena, l'altro quel ragazzo di colore che era venuto a liberarci dalla prigione.
<<ORA PROCEDIAMO CON L'ESECUZIONE, DI DUE SOLDATI VOLONTARI CHE SI SONO OPPOSTI ALL'IMPERO ELDIANO, E DI UN SOLDATO CHE PORTA IL DONO DI UN GIGANTE, CHE HA CERCATO DI OSTACOLARE EREN YEAGER NEL SUO PIANO!>> urlò Floch tirando fuori le pistole.
oh cazzo.
senti Jean puntarmi una pistola dietro la testa e rabbrividì al solo contatto.
<<Jean ma che ti sei ficcato in testa? tu non sei così finiscila...>> dissi io sottovoce ma allo stesso tempo facendomi sentire dal ragazzo che non rispose, ma si limitò a premere di più la pistola.
mi sentì la mente pesante, pensai di svenire di nuovo, ma fu la voce del ragazzo inginocchiato accanto a me a svegliarmi.
<<DOVRESTE SAPERE QUANTO SIA ASSURDO VENIRE IMPROVVISAMENTE UCCISI IN MANIERA INDISCRIMINATA, PERCHÉ NON RIUSCITE A CAPIRLO??>> chiese l'uomo.
<<NON STARE ZITTO DI QUALCOSA JEAN>>
un altro rumore, un proiettile mi riportò alla realtà.
Jean aveva sparato.
<<cazzo l'ho mancato>> disse il ragazzo sbuffando.
<<tu...che intenzioni hai?>> chiese Flock al ragazzo dietro di me.
in quel momento vidi spuntare il gigante carro.
qualcuno mi afferrò dalla vita, riconobbi subito quella presa, Jean.
<<FLOCK!>> urlò spostandolo via, subito dopo vidi la bocca del gigante aprirsi e poi non mi ricordai niente oltre al buio e l'odore orribile.

ritornai a vedere la luce finalmente, buttai un respiro profondo nel risentire l'aria che mi avvolgeva.
<<non mi farò mai più ingoiare da un gigante>> disse Jean mentre cercava di non vomitare dal disgusto.
<<che cosa è successo?!>> chiesi io mettendomi una mano sul petto, ero ricoperta di bava di gigante...che schifo.
<<IL CARRO È IN GRADO DI RIMANERE TRASFORMATO PER MESI GIUSTO? NON TI LAVI I DENTI?>> sentì dire da Hanje.
<<È MALEDUCAZIONE FARE DOMANDE SIMILI AD UNA DONNA!>> disse il gigante carro.
<<aspetta un attimo...Pieck? Hanje? che cosa significa...Jean?>> chiesi io col respiro affannato.
<<beh mi sembra ovvio, era tutto un piano per riuscire a scappare, pensavi seriamente che avrei sparato?>> chiese il ragazzo girandosi verso di me.
rimasi in silenzio a quella sua affermazione, semplicemente scossi la testa in segno di no.
<<da quando sei amico di Marley?>>
<<...da ieri notte...>> rispose Jean.
<<se fossi rimasto con la fazione Yeager avresti una posizione di rilievo garantita!>> disse il ragazzo di colore a Jean.
<<già sarei voluto rimare chiuso in camera a tapparmi le orecchie, ma così facendo non sarei mai più stato perdonato dalle ceneri di quelle ossa...>> disse Jean tenendo uno sguardo basso.
<<non so di cosa tu stia parlando ma...ti ringrazio>> disse Onyankopon
<<LASCIA STARE ORA PENSA A DARTI UNA LAVATA!>> urlò il ragazzo da gli occhi ambrati.
<<Jean...grazie...sono sicura che quelle ceneri ti abbiano già perdonato da un pezzo>> dissi io alzandomi, io avevo capito di cosa stesse parlando.
<<scusatemi veramente il merito sarebbe mio>> disse il gigante carro improvvisamente.
<<Pieck...>> dissi ridendo e correndo ad abbracciare il gigante.
<<T/N ma stai bene? hai la febbre?>> chiese il gigante confuso.
<<no...no sto alla grande>> dissi io sorridendo.

era ormai tardi, ed io mi ero andata a cambiare dietro un albero, Hanje mi aveva dato una camicia e dei pantaloni bianchi, più ovviamente la giacca del corpo di ricerca, quanto mi era mancato questo stemma.
sentì i versi dei cavalli che si avvicinavano e guardai confusa i ragazzi sul carro, per poi vedere scendere da esso lei...Annie.
<<ODDIO ANNIE!>> urlai iniziando a correre verso la ragazza che mi guardò shoccata.
<<T/N?! SEI VIVA??>> chiese lei confusa mentre mi ci scaraventavo sopra.

eravamo seduti intorno al fuoco per mangiare, e di certo non potevano non partire delle liti.
<<allora siete disposti ad ucciderlo?>> chiese improvvisamente Annie.
<<cosa?>> le risposte Armin confuso.
<<siete in grado...di uccidere Eren?>>
<<questo non è l'unico modo per fermare Eren...>> disse Mikasa.
<<mi sarei aspettata che avresti dato una risposta del genere...quindi che intendi fare? pensi di riuscire a convincerlo? uno che sta per attuare lo sterminio dell'umanità cambierebbe idea per così poco?>> chiese la bionda.
<<questo non potremo saperlo, finché non parleremo con Eren>> disse Armin.
<<ammesso che riusciresti a dialogarci, se non ostante tutto proseguisse nel suo piano, cosa penserete di fare? ma certo continuiamo a rimandare la risposta, d'altronde di tempo ne abbiamo in abbondanza!>> disse Annu sarcastica.
ovviamente non ricevette alcuna risposta, i due ragazzi rimasero in silenzio.
<<come pensavo, se noi volendo difendere la nostra patria, tenteremo di uccidere Eren...voi finirete per combatterci al fine di proteggerlo>>
<<andrà così, vero Mikasa? io lo so che per te non c'è niente di più prezioso di Eren>> disse Annie.
<<e quindi stai dicendo che dovrai uccidermi>> chiese Mikasa iniziando ad avvicinarsi pericolosamente.
Annie tirò fuori il suo anello con la lama e fece per pungersi il dito.
<<LEONARTH!>>
<<ANNIE NO!>> urlai io mettendo una mano davanti.
<<so bene come ti senti! anche io ho un'unica ragione per stare qui...voglio salvare mio padre che si trova a Marley>> disse Annie
<<perciò mi serve il tuo aiuto, se riusciremo a fermare Eren usando solo le parole non avrò nulla da obbiettare, per lo meno, non alcun motivo per scontrarci fino a quel momento>>
<<ho capito...>> le rispose Mikasa
<<FINALMENTE LO STUFATO È PRONTO! MANGIAMO!>> urlò Hanje felice.
<<finalmente.>> dissi io sospirando dal sollievo.

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