Follia

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"C'è voluto un po' sai... ma alla fine ho capito"

La voce di Filippo le vibra direttamente dentro il cuore.

"Tu mi... mi hai seguita?"

"Dio, che paroloni. Diciamo che mi sono messo sul taxi dietro il tuo. Sei scesa prima ma non ci è voluto molto a capire che saresti entrata in questo posto da ragazzine."

Che testa di cazzo.

"Proprio non capisco. Perché l'hai fatto? Perché non eri sul mio aereo? E perché..."

"Shhh" la zittisce lui, passandole un dito sulle labbra.

I brividi le disegnano sulla pelle centinaia di puntini chiari.

"Ero sul tuo aereo, signorina. Mio padre ci ha fatti sistemare in prima classe. Siamo saliti molto prima di te. Comunque capisco che non ci siamo incrociati... due piani di aereo!"

Am è perplessa.

"Ma non vi ho visti neanche in aeroporto. Siete completamente spariti..." le sopracciglia, disordinate, le si aggrottano sul viso, ancora da bambina. "E poi perché mi hai completamente ignorata?"

"Scusa ma cosa avrei dovuto dire a mio padre? "Oh grande, ho incontrato una bona e ho deciso di mandarti a fanculo per seguirla"

Amelia sorride, con gli occhi leggermente delusi.

"Gli ho detto che volevo stare un po' per conto mio, di avviarsi in hotel e che l'avrei raggiunto."

"E lui...?"

"Era preso da una telefonata, non ci ha fatto neanche troppo caso. A ogni modo, noi siamo al Riu Plaza, a Times Square, che ne dici? Vieni con me?"

Riu che? E ora come lo dico a questo che non ho una lira?

"Filippo io..."

"Nella mia stanza ovviamente"

Nella sua... cosa? Mi vuole portare a letto. Oh Cristo in croce, questo si è fatto mezza New York in taxi perché mi vuole portare a letto.

"Io, veramente... non so proprio se è il caso."

"Ascolta, mio padre domani lavorerà tutto il giorno. Adesso sarà già in stanza a telefonare, nemmeno si accorgerà di te. Alla reception basterà dare il tuo nome e un documento et voilà...!"

Beh, in effetti un alloggio gratuito, con un figo della madonna...

Amelia scuote leggermente la testa, come per auto ammonirsi per i suoi ridicoli pensieri.

"Allora? Non ti sei ancora convinta?" La incalza Filippo

"Intanto non me lo posso permettere."

"E questo non è un problema, dato che la stanza è già pagata."

"Ma non posso approfittare..." insiste lei.

"Non farmi nemmeno rispondere"

"E poi..." l'idea di trascorrere la notte con un ragazzo di cui non sa assolutamente niente la mette tremendamente a disagio "non vorrei che tu... ti facessi strane idee, ecco" arrossisce.

"Ascolta" le prende il viso tra le mani "Non hai nessun motivo per fidarti di me..."

"Rassicurante"

"Fammi finire!"

Ridono.

"Devi solo affidarti al tuo istinto. Posso dirti, e sei libera di fidarti o meno, che pur di stare insieme a te ancora un po' dormirei anche per terra"

Ma sì, in fondo perché non fidarsi di un tizio mai visto prima che potrebbe tranquillamente... Dio, quanto è bello.

Una manciata di secondi dopo erano su un taxi insieme, destinazione: Riu qualcosa, Times Square.

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