Incendio

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Un bicchiere di vino tira l'altro, mentre le luci fredde del locale coprono il buio della notte che, sfrontata, si fa spazio tra le strade ancora trafficate.

C'è qualcosa di strano, Am continua a bere ma la gola le resta secca, dandole la fastidiosa sensazione di non averne abbastanza.

Non ho mai avuto tanta sete in vita mia

"Forse stiamo esagerando" le sussurra Filippo nell'orecchio, mentre l'eccitazione lo pervade, infiammandogli le guance.

"Non mi risulta..." risponde passando delicatamente il palmo della mano sulla gamba del ragazzo.

"Così mi farai impazzire, Am..." la bacia sull'angolo della bocca, mentre con la mano percorre il suo petto fino a cingerle il collo.

Lei sfiora con le dita, leggere, il corpo di lui, percependo il suo violento desiderio.

Avvampano, bruciando di passione.

Eppure, la sete imperversa insensata, le attraversa la gola secca, impetuosa.

Ma che cazzo di sete - pensa, mentre allontana dolcemente le labbra da quelle di Filippo, per farle convergere al calice.

"Stai bevendo abbastanza signorina..." scherza lui, il tono della voce è caldo. Potrebbe dirle qualsiasi cosa, apparirebbe dannatamente sensuale.

L'attrazione è così forte che le fa perdere di vista le priorità, trascinandola in una tempesta emozionale che, in altre circostanze, le avrebbe colorato le guance di rosso. Eppure è tutto così naturale. Dimenticano entrambi di essere in uno squallido locale semi vuoto, sotto gli occhi indiscreti del barista, che per la verità sembra piuttosto preso da una conversazione con un paio di clienti, sul lato opposto del bancone.

"Aspetta un secondo" lo blocca lei, mentre con la lingua lui le solletica il lobo dell'orecchio, sfacciato.

"C'è una cosa che avrei voluto chiederti anche prima... tu mi hai scritto delle iniziali sul foglietto che mi hai dato in pullman. Ma non coincidono col tuo nome... perché?"

"Amelia" lui è ancora preso dall'eccitazione, la divora con gli occhi mentre le labbra arrossate continuano a cercare quelle della ragazza. "Un po' di mistero ci vuole, non trovi?"

Ma che sta dicendo? Non vuole dirmi qual è il suo vero nome?

"Oh Dio Amelia, non ce la faccio più... andiamo da qualche parte"

E i pensieri le si sciolgono in testa in un attimo, cancellati dal cuore che le pulsa letteralmente su ogni centimetro del corpo, ricoprendola di lussuria.

"Devi... devi solo dirmi il tuo vero nome e io ti seguirò dove vuoi" sospira lei, passando delicatamente le labbra sull'orecchio del ragazzo, che esplode di desiderio.

Lui emette un gemito, sta impazzendo "E va bene" sbotta infine, stringendole con forza la coscia con la mano calda. "Landini. Filippo Landini"

A quel punto, la passione intreccia i loro corpi, annodandoli prepotentemente.

"Andiamocene da qui"


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