Un passo alla volta

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Lui mi afferra i fianchi e io tengo stretto il suo viso, fa pressione sulla presa e lentamente indietreggio fino a quando il retro delle mie ginocchia incontra il letto e mi vedo costretta a sdraiarmi sul morbido materasso.
Mi appoggio con l'aiuto degli avambracci e quando ho la schiena appoggiata sul fresco piumone Tom si adagia delicatamente sulla mia figura, mentre il nostro bacio continua ininterrottamente.

Arrivo in fondo al letto e appoggio la schiena allo schienale, lui si stacca e mi sorride, io non ricambio, sono tesa e lui lo nota.
"Sei nervosa?" Domanda preoccupato.
Io sgrano gli occhi compiendo un cenno negativo con la testa e lui si allontana posizionando i bugni sui fianchi, a quel punto annuisco.

"Perché sei agiata?" Inclina il capo e io mi mordo un labbro imbarazzata.
Provo a balbettare una risposta ma lui riporta il suo viso sul mio, scende con la sua umida bocca fino al collo e poi risale fino all'orecchio.

"Non preoccuparti" sussurra dolcemente mordendomi il lobo e un brivido mi percorre la spina dorsale.
Mi fa sentire più sicura e a quel punto mi posiziono in ginocchio sul materasso costringendo anche lui a rialzarsi leggermente.
Inizio a giocare con un lembo della sua maglietta invitandolo a sfilarla e lui fa lo stesso con la mia, mi bacia l'inizio del petto ma non gli permetto di andare oltre.

Lascio una scia di baci a partire dalla linea marcata della mandibola fino al bottone dei suoi jeans sentendo sotto le mie labbra ogni singolo centimetro del suo corpo scultoreo.
Io alzo leggermente lo sguardo e vedo il suo viso compiaciuto, slaccio i pantaloni e lui si appresta a sfilarli.
Faccio scorrere un dito tra l'elastico dei suoi boxer e la pelle, lui ha un brivido, la sua reazione mi fa scoppiare in una fragorosa risata.
Prima che io possa sfilargli anche l'ultimo capo lui mi blocca stringendo i polsi e obbligandomi a tornare al suo livello.

Fa scorrere le sue mani fino al mio sedere, infila le mani delle tasche posteriori dei jeans e spinge forte la mia figura contro la sua.
Sfila le mani e facendole scorrere sui fianchi, apre il bottone e arriva all zip che abbassa lentamente.
Infila le mani con l'intento di toglierli ma questa volta sono io a bloccarlo.
"Scusa" sussurra guardandomi negli occhi con un'espressione dispiaciuta e io lo abbraccio.
Voglio che sia tutto perfetto, romantico e dolce.

Riaccompagno le sue mani sui miei pantaloni per invitarlo a continuare e lui sorride sulle mie labbra.
Riadagio la schiena sui cuscini e lui inizia a baciare il mio ventre, arriva all'elastico delle mutandine che porto, intanto che con una mano slaccia il reggiseno.
Sfila anche il mio ultimo capo, ora sono totalmente vulnerabile, ma non mi sento debole, mi sento delicata, ai suoi occhi so di essere preziosa e fragile, so che avrà rispetto per me.

Ora entrambi siamo nudi, ci fissiamo a vicenda facendo scorrere le nostre iridi sul corpo dell'altro per scrutarne i dettagli e per trovarne le parti più attraenti.
So di dovermi rilassare, quindi quando lui si avvicina alla mia intimità con le labbra affondo le dita nelle lenzuola.
Lascia diversi baci e quando il piacere si intensifica arrivo ad inarcare la schiena e a stringere i suoi boccoli.
Soffoco dei gemiti e trattengo i sospiri, sussulto e lui torna a contentarsi sulla mia bocca.

Io lo guardo e annuisco, volto il viso verso la finestra e lui si appoggia alla mia figura.
Respiro profondamente e con un lento colpo di reni affonda dentro di me.
Io strozzo un respiro emettendo un verso dolorante, lui si volta verso di me ma io gli intimo di non preoccuparsi e lui va avanti.
Mi stringo alla sua schiena mentre il dolore svanisce lasciando spazio al piacere.

Reclino il capo affondando le ciocche castane nel candido cuscino mentre i respiri di Tom si fanno più veloci e brevi, emette un ultimo gemito prima di arrivare al capolinea, si inginocchia sul lenzuolo e rimane in mobile con il petto che sale e scende veloce a fissare il vuoto.

Con una mano si scosta i ricci dalla fronte e si volta verso di me mentre sono intenta a rialzarmi con l'aiuto degli avambracci, prima che io possa scendere definitivamente dal materasso mi afferra una mano e la porta sulla sua nuca, mi stringe a se in un abbraccio che mi sembra essere il luogo più sicuro al mondo.
Non so cosa dire e rimango in silenzio, allenta la presa e quando mi guarda negli occhi sorride, mi lascia un tenero bacio sulle labbra e sussurra: "Grazie".

Inizialmente lo guardo di sbieco e prima che possa replicare lui si dirige verso il bagno lasciandomi da sola a rimuginare sull'esperienza appena passata.
"Non ci credo" sussurro camminando verso lo specchio, i miei passi sono lenti e non hanno un ritmo costante, mi fermo in continuazione a causa del fastidio.

Guardo il mio riflesso, non mi riconosco, non sono più io, mi sento cambiata.
Mi giro di scatto sentendo la porta aprirsi e Tom esce dal bagno.
Prendo i miei vestiti che avevo ordinatamente ripiegato sulla scrivania e entro per darmi una sciacquata.

"Bene" dico uscendo dal bagno vestita, sfrego nervosamente le mani sui miei jeans e lui apre la porta facendo scattare la chiave.

Scendo le scale fermandomi praticamente ad ogni gradino.
"Merda" sussurro spostando un pezzo di stoffa dalla zona inguinale.
Dietro mi me sento una risata soffocata e mi volto.

"Non-ridere" lo minaccio trattenendo una risata e lui stringe le labbra annuendo.
Arrivati di sotto i ragazzi sono sul divano a guardare un film horror e Tom con una mano sulla schiena mi invita ad unirmi a loro.

Mi avvicino a Harrison e tento di sedermi sul divano abbassandomi lentamente, cerco di capire la posizione giusta per non provare dolore ma non trovandola continuo a rialzarmi e riprovare a sedermi.
Trattengo il respiro e quando finalmente riesco a prendere posto sul divano mi volto verso i miei amici che mi guardano con uno sguardo complice, io scoppio a ridere.

"Cosa avete?" Domando con un tono di voce avuto a causa del mio imbarazzo e loro si limitano ad alzare le spalle con ancore le labbra incurvate verso l'alto.

"Voi due lo avete fatto" ridacchia Harry e tutti a stento trattengono una risata.
Io sgrano gli occhi e mi volto verso Tom che sembra avere uno sguardo altrettanto stupito.
Nessuno dei due risponde e andiamo avanti a guardare il film in silenzio.

***
"Bene" sospira Sam spegnendo la tv dopo il finale del film.

"È tardissimo, andiamo" Lauren si piazza in piedi davanti a me e mi tira un braccio.
Io rimango mezza addormentata sul divano fino a quando non trovo la forza di alzarmi.

"Pensavo rimanessi a dormire" mi sussurra nell'orecchio Tom e io sbianco.
Il mio cuore batte all'impazzata e le mie gote diventano bollenti.

"Quindi siamo-" balbetto.
"Una coppia?" Interviene.
"Si" annuisco.
"Mi piacerebbe" sorride e io ricambio.
Prende il mio mento tra pollice ed indice e fa toccare le nostre labbra in un semplice e morbido bacio a stampo.

Ancora disorientata dalla gioia mi avvicino alla porta seguita da lui e poi lo guardo.
"Facciamo un passo alla volta" sussurro nel suo orecchio e lui annuisce capendo a cosa mi riferisco.

"Allora ci vediamo domani" sposta una ciocca di capelli dietro al mio orecchio facendo correre la mano fino a sotto il mio orecchio, questa volta sono io la prima a baciarlo e subito dopo faccio scattare la maniglia dirigendomi verso casa dopo avergli dato la buonanotte.

Mentre apro la porta rifletto:
"Sono fidanzata con Tom Holland...wow"

"Non andare oltre"||Tom HollandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora