Premier

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Tiro su la zip di questo meraviglioso abito aderente, non stretto, ma semplicemente perfetto, accarezza le mie curve senza accentuarle troppo e per di piú il colore bordeaux è splendido, fa sembrare la mia belle meno pallida e piú tendente al rosato.

Esco dal bagno a passi lenti e quando mi ritrovo davanti a Tom lui sorride spalancando leggermente la bocca.
"Allora?"

"Sei da togliere il fiato" sospira avvicinandosi.
"Sei davvero stupenda" afferra i miei fianchi e mi fa voltare.

"Grazie" sorrido contenta lasciandogli un tenero bacio sulle labbra.

"Te lo ha regalato oppure...?" Separa le nostre bocche.

"Me lo ha regalato" mi avvicino al suo orecchio e sussurro: "e anche l'intimo abbinato" sorrido maliziosamente e mi allontano dalla sua figura consapevole di avere le sue iridi che scorrono sulla mia figura.

"Ora voglio vederlo" afferma poi puntando i pugni serrati sui fianchi.

"Sta sera" gli rispondo e lui sbuffa.

"Torneremo tardissimo e scommetto quanto vuoi che ti lamenterai dicendo che sei troppo stanca" mi fa il verso e io scoppio a ridere.

"Potrebbe essere, non lo so, se non sarà questa sera, sarà una delle prossime oppure quando torneremo a casa visto che me lo ha regalato" sorrido prima di scomparire dietro lo stipite della porta.
"Andiamo siamo in ritardo" gli dico percorrendo il corridoio dell'hotel.

Sento dei passi dietro di me e capisco che mi sta seguendo, pochi secondi dopo mi afferra la mano e fa intrecciare le nostre dita, io appoggio la testa sulla sua spalla ed entrambi usciamo dall'edificio e saliamo nell'auto che ci porterà direttamente all'evento.

"Nervosa?" Con il palpo racchiude il mio ginocchio e con la coda dell'occhio intravedo il suo capo rivolto perso di me.

"Abbastanza...ma sono anche troppo felice" mi volto e guardo i suoi profondi occhi scuri.

"Per cosa?" Domanda protendendosi verso di me e incurvando le labbra nel tipico sorriso flirtante.

"Di renderti felice" alzo le spalle e stringo la sua mano, sorrido imbarazzata e giro la testa verso il finestrino, non voglio vedere la sua espressione, certe volte provo disagio ad esprimere i miei sentimenti, nonostante l'amore che provo per Tom.

"Ti amo" sputa in un sussurro che arriva dritto al mio orecchio come una ventata gelida.

"Anche io", inizio a tremare, ogni metro che percorriamo il mio cuore sobbalza e la mia mente viene pervasa dai soliti pensieri ossessivi.

"E se non piacessi loro?" Domando preoccupata non appena l'auto inizia a rallentare.

"Impossibile" scandisce e stringendomi in un abbraccio rassicurante.
"Adesso respira e andiamo".

"Subito?"
"Si" risponde intrecciando nuovamente le nostre dita e con l'altra mano si appresta ad aprire la portiera.

"Grazie mille" saluto l'autista che sorride compiendo un cenno di testa.

"Tom!"
"Tom!"
"Hey Mr. Holland!"
"Tom Holland di qui!"
"Tom!"
Veniamo travolti dalle urla e dalle improvvise luci delle macchine fotografiche, non so come lui possa resistere a tutto ciò visto che nemmeno dieci secondi e già sento le gambe che tremano e la testa che gira.

"Venite ragazzi" una ragazza più o meno dell'età di Tom con un bedge al collo ci invita a seguirla.
"Restate qui un attimo" ci lascia dietro ad uno stand correndo verso un suo collega.

"Non andare oltre"||Tom HollandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora