Arriviamo al pub e l'unica cosa a cui riesco a pensare è Tom, vederlo qui con il suo bel sorriso, stretto in un paio di jeans, una camicia a scacchi, una giacca di pelle e un berretto invernale mi fa sentire bene, mi fa sentire al sicuro.
Entriamo nel locale ma io nonostante i miei amici ridano come pazzi continuo a rimuginare sulle parole che mi ha detto Tom un paio di minuti fa in auto.
Sono terribilmente curiosa di vedere cosa mi ha regalato."Rimaniamo sul classico con una birra o festeggiamo bene i tuoi diciotto anni con degli shot?" Harry si volta verso di me mentre tutti prendiamo posto al tavolo, Tom si siede accanto a me e avvicina particolarmente la sua sedia.
"Vorrei rimanere abbastanza sobria e godermi la serata rimanendo cosciente e ricordandola" ridacchio e il suo viso si incupisce.
"Quindi non vuoi ubriacarti?" Fa gli occhi tristi il rosso e io ghigno.
"Cosa vi porto?" La giovane cameriera si avvicina al nostro tavolo.
"Sette birre medie bionde" alza l'indice Harrison sorridendo alla cameriera.
Lei annuisce e dopo aver appuntato tutto se ne va."L'hai guardata per bene?" Sam istiga Haz dandogli una piccola spinta con la spalla.
"Già ma lei guardava solo Tom" dice battendo le dita sul tavolo il biondo e tutti giriamo lo sguardo verso di lui.
Tom si volta verso di me, abbozza un sorriso e si morde il labbro scuotendo la testa in segno negativo...ho le farfalle nello stomaco, questo era il suo segno, la sua conferma, si è preoccupato di rassicurarmi."Eccovi ragazzi" distribuisce le birre e passa un tovagliolo a Tom, sorride e se ne va.
"Tieni Haz, è per te" sbatte sul tavolo il pezzo di carta con il numero della ragazza e lo fa scorrere fino all'età dita del suo migliore amico.
***
La serata procede perfettamente.
Ad un certo punto Tom ha appoggiato il suo braccio sullo schienale della mia sedia e ha avvicinato i nostri corpi."Hai portato l'accendino vero?" Si volta e appoggia le sue labbra sui capelli che coprono il mio orecchio.
Un brivido mi percorre la spina dorsale e mi affretto ad annuire.
Lui mi accarezza la guancia con il retro dell'indice e io tento di reprimere un sorriso."Allora nocciolina" richiama la mia attenzione Sam portando poi il bicchiere di birra alla bocca e bevendone un sorso "i tuoi obbiettivi per i diciotto anni? Ora sei indipendente" sorride.
Tutti hanno gli occhi puntati su di me ed io arrossisco."Oddio" sospiro abbandonandomi sulla sedia.
"Voglio concludere questo anno nel migliore dei modi, fare il mio esame e iscrivermi all'università...questi sono i piani per questo mio primo anno da maggiorenne" sorrido alzando il boccale di birra invitando anche gli altri a farlo."Dopo il tuo anno qui pensi che tornerai a stare a Londra?" Domanda Lauren con lo sguardo fisso verso il tavolo.
Cala il silenzio e riesco a percepire il respiro di Tom sul mio collo."Certo" la rassicuro con tono dolce.
Londra mi piace troppo, non potrei mai pensare al mio futuro in nessun'altra città."Ti abbiamo stregata noi inglesi" alza un sopracciglio Tuwaine.
"Si e soprattutto tu" gli faccio l'occhiolino e lui replica."Andiamo a casa?" Domando dopo una manciata di secondi di silenzio.
"Ottima idea" batte le mani sul tavolo Harry e tutti ci alziamo.***
Scendo dalla macchina e compio verso qualche passo verso casa mia, qualcuno mi blocca, riconosco la stretta e so per certo chi è."Dove vai?" Mi domanda Tom mentre gli altri aprono la porta di casa degli Holland.
"Voglio mettermi qualcosa di più comodo" rispondo indicando la casa con le chiavi in mano.
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"Non andare oltre"||Tom Holland
أدب الهواةDiciassette anni, tanta voglia di vivere e di fare esperienze, l'opportunità si presenta quando le offrono di partire per l'anno all'estero. Una famiglia amorevole e vivace, che nonostante i suoi difetti renderà stupenda la sua permanenza in Inghilt...