Non preoccuparti

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Mi allontano dalla figura del mio ragazzo e il mio cuore inizia a battere all'impazzata, le mie mani tremano mentre tengo lo sguardo fisso su quella maledetta fotografia.
Non doveva succedere.

"Qual'è il problema? Non è successo nulla" Tom si avvicina e appoggia le sua mani sulle mia spalle cercando di calmarmi.

"Io non volevo che venissero a sapere di noi, volevo rimanere una qualunque, non voglio ritrovarmi mille follower in più e chissà quanti messaggi di tue fan arrabbiate" affanno iniziando a camminare avanti e indietro per il salotto di questa casa ancora spoglia.

Tom fa una pausa e inclina il capo socchiudendo gli occhi in uno sguardo perplesso.
"È come potrebbero risalire a te?", arresto i miei passi rilassando i muscoli facciali.
"Non c'è scritto nulla, nemmeno il tuo nome" mi fa accorgere con tono pacato.

Tento di balbettare una risposta ma i miei tentativi sono vani, mi metto le mani sul viso scoppiando in una risata imbarazzata che contagia anche Tom che divertito dalla mia reazione si avvicina e mette le sue mani sulla mie.

"Non voglio che ci vedano in giro" sussurro seria nonostante il mio dispiacere.

"Vuol dire che non possiamo più uscire?" Si allontana dal mio viso con un'espressione turbata stampata sul volto.

Io esito.
"Io voglio uscire con te, tenerti per mano, darti un bacio mentre chiacchieriamo al pub ma non voglio che qualcuno possa scoprire chi sono" alterno lo sguardo tra il suo occhio destro e quello sinistro perdendomi in quel profondo e cubo colore.

"Va-va bene" sospira abbassando lo sguardo.
"Peró come?" Domanda di getto e io scuoto il capo pensando ad una risposta.

"Mettere gli occhiali da sole e cappellino saremmo assolutamente troppo esposti" constato ad alta voce e lui annuisce mordendosi il labbro.
"Forse, basterà guardarsi in torno prima" allaccio le braccia intorno al suo collo e lui adagia delle sue sui miei fianchi; lo stringo forte a me per una buona manciata di secondi e dopo mi allontano leggermente per guardarlo dritto negli occhi.
Lui prende l'iniziativa e unisce le nostre labbra in un soave e casto bacio.

"Dovremo comprare anche l'abito per la premier" balbetto tra un bacio e l'altro.

"E anche per il tuo ballo" sussurra lasciando una scia di baci a partire dalle labbra fino alla fine dello scollo della mia maglia.
"Con cui io non potrò vederti ballare" rialza la testa e mi sorride con espressione ammiccante.

"Sai Thomas, sei un fifone" lo stuzzico e lui sussulta.

"Come prego?!" Poggia una mano sul petto ed esclama stupito.

"Hai sentito bene, dovevi muovere il culo invece hai aspettato troppo", inizia una faida scherzosa dov'è entrambi stringiamo i pugni assumendo un tono profondo e duro.

"Stavo aspettando il momento giusto cavolo sorella non puoi farmi questo" mi da una leggera spinta e guardandoci negli occhi notiamo come entrambi stiamo trattenendo una fragorosa risata.

"Beh puoi sempre portarmi fuori a cena ora" batto le mani riacquistando il mio tono di voce normale e facendo la faccia tenera nel tentativo d'intenerire il mio fidanzato.

"Non vale"
"Che cosa?"
"Fare quella faccia, non ti si può dire di no con qu-quegli occhi enormi e quelle labbruccie- ah basta sei troppo bella" si avvicina e mi bacia travolgendo la mia figura costringendomi a compiere una manciata di passi indietro.

"E se...ordinassimo qui" gesticola indicando l'ambiente e io storco il naso.

"Mangeremmo per terra Tom" dico con espressione schifata.

"Non andare oltre"||Tom HollandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora