Esprimiti

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"E quindi chi è questo Tom?" sbotta mia madre ed il cibo mi va di traverso, inizio a tossire in modo imbarazzante e tutti si voltano verso di me.
Mio fratello accenna una risata ma si interrompe non appena vede lo sguardo fulminante di mio padre.

"Se non vuoi parlarne possiamo-" mette le mani avanti mio padre.

"No no va bene...ecco" deglutisco rumorosamente e poi asciugo la bocca con il tovagliolo in stoffa "si noi stiamo insieme".
Cala il silenzio e cosí decido di alzarmi con la scusa di prendere dell'acqua in più.

Mentre riempio la brocca rielaboro diverse frasi che potrei dire per evitare di lasciare un'atmosfera di disagio al tavolo.

Quando torno vedo lo sguardo compiaciuto di mio fratello Filippo sulla faccia, annuisce soddisfatto del fatto che sua sorella sia tutta rossa.

Lucas invece essendo più piccolo rimane con un'espressione perplessa sul volto per tutto il tempo.
"Spider-man?" sbotta con la sua vocina.

"No superman, ovvio che è spider-man geniaccio" Lip si accanisce col più piccolo.

"Filippo!" lo rimproverano i miei all'unisono.

"Fichissimo" esordisce con la sua "s" moscia rivolgendomi un sorriso che mi scioglie il cuore vedendo gli incisivi mancanti.

"Ok, sparecchiamo e intanto Lucas vai a metterti il pigiama e l'apparecchio, poi torni giù che guardiamo un film insieme", tutti quanti ci alziamo dal tavolo.
Il piccolo corre al piano di sopra mentre io e il resto della mia famiglia portiamo le stoviglie in cucina.

"Poi parliamo della vacanza studio di tuo fratello" mi dice mia madre prendendo i piatti dalle mie mani e posandoli poi nel lavello.

"Certo, ora vorrei-" sorrido ed indico il cellulare inclinando la testa verso la porta a vetri che da sul giardino.

"Vai pure, ti aspettiamo" mi dice lasciandomi una carezza sulla schiena.

Mi siedo sul tavolo di legno sotto le piante e aspetto che risponda.
"Che bello vederti" apre la chiamata e mi rivolge il suo splendido sorriso.

"Come stai Tom?" domando coprendomi il naso con il colletto della giacca.

"Io bene, un po' indaffarato, te?" ribatte mentre si aggira per il set salutando gente che non riesco a vedere.

"Bene anche io, sono uscita per scappare dal dover lavare i piatti e anche perché si era creata una certa tensione a tavola" sbuffo reclinando il capo.

"Come mai?" contorce il viso.

"Mi hanno chiesto di te e mi sono irrigidita" confesso.

"Provi cosí tanto disagio ad avermi come fidanzato?" fa una smorfia ammiccante ed io alzo gli occhi al cielo.

"Certo che no, lo sai solo che su certi aspetti sono tramendamente riservata" sposto un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.

"Lo so ma è la tua famiglia" dice ovvio.

"La mia famiglia non è come la tua, voi vivente in una favola, letteralmente, noi facciamo qualcosa insieme ma tendiamo a scappare", alzo le spalle evitando di guardarlo negli occhi.

"Se non ti sentirai mai a tuo agio con loro con chi allora?" domanda interessato.

"Con te" abbasso il tono di voce e mi rannicchio portando le gambe al petto.

"Questo mi lusinga" ridacchia soddisfatto, "ma lo sai che la famiglia è la famiglia, noi due di sicuro lo diventeremo ma adesso pensa a quella che già hai e che avrai per sempre".

A questa sua dichiarazione arrossisco violentemente, per un attimo ripenso alla sua frase e poi riesco a rispondere.
"Ti amo Tom".

"Anche io, da impazzire...però ora goditi questi giorni che siamo distanti e poi quando io tornerò dall'america e tu dall'italia ci rivedremo e passeremo molto tempo insieme" dice con un sorriso a trentadue denti.

"Tu divertiti, ma non troppo, domani sera ci sentiamo, non appena se ne vanno tutti i parenti", domani è natale ed io e Ton lo passeremo separati ma ciò non ci pesa.

"A domani, buonanotte darling".
"Notte Thomas".

Sorrido e anche se in questo momento ho il cuore pieno di nostalgia ritorno in casa pronta a continuare la serata con la mia famiglia, sicuramente più serena di prima grazie alla chiacchierata con Tom.

"Tutto apposto tesoro?" chiede mio padre mentre tira fuori due tazze di tè dal microonde.
Io annuisco accennando un sorriso e lui strizza l'occhio dirigendosi in salotto.

"Ti muovi?" urla filippo dal salotto.
Mi scorgo per guardarlo male ma noto che già la mamma mi ha preceduta.

Preparo una tazza di tè caldo anche per me e poi torno d'ala mia famiglia.
"Che avete scelto?", prendo posto tra mia madre e mio padre sul divano intanto che Lucas gioca con il telecomando.

"Avengers infity war".
"Davvero?".
"No...per scherzo Aurora".
"Ma non lo conosci a memoria?".
"Quindi?".
"Cambiamo".
"Non vuoi vedere il tuo fidanzatino?".
"Sei proprio odioso".
"Sono il migliore".
"Il miglior coglio-"

"Hey!" esclama mio padre interrompendomi, "Basta, state rovinando l'atmosfera".

"Scusa" diciamo all'unisono io e mio fratello abbassando il tono di voce.

"Fai partire Lu" conclude accarezzando la testa del piccolo che è rannicchiato sotto il suo braccio.

Io alzo gli occhi al cielo e poi appoggio la testa sulla spalla di mia madre.
Vedere Tom nel film mi fa piacere, penso che sia davvero carino quando recita nei panni di Peter Parker, ma ciò non blocca la mia stanchezza e piano piano chiudo gli occhi lasciandomi cadere tra le braccia di morfeo.

"Non andare oltre"||Tom HollandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora