Luci e macchine fotografiche

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Sembra passata solo una manciata di minuti da quando ci siamo addormentati volgendoci le spalle a vicenda e la sveglia di Tom suona.
Io mugugno rigirandomi nel letto ma appena sento uno schiocco sulla guancia mi sveglio, apro lentamente gli occhi e subito scorgo il suo viso.

"È sabato" mi lamento voltandomi.

"Vieni con me oggi" si sdraia sopra di me facendo il muso nel tentativo di intenerirmi.
Io lo guardo storto, ma la sua espressione mi intenerisce e scoppio a ridere.

Lui mi fa segno di fare silenzio perché gli altri dormono, così appoggio una mano sul viso per evitare di fare troppo rumore.

"Va bene" annuisco e ancora una volta mi stampa un bacio sulle labbra, ancora fugace, quasi impercettibilmente, non mi piace perché è come se non riuscissi a percepire un contatto per me indispensabile.

"Dai preparati" si alza e mi porge una mano, io la afferro e lui mi tira in piedi.
Io sono estremamente addormentata e mi lascio di nuovo andare mettendomi seduta sul materasso, lui sbuffa e poi si abbassa al mio livello, infila le braccia sotto le mie cosce e mi solleva.
Un gesto totalmente inaspettato, io allaccio le braccia al suo collo istintivamente e in meno che non si dica mi ritrovo seduta sulla sua scrivania.

Mi solleva le braccia e mi sfila il pigiama, mi aiuta ad indossare una delle magliette che avevo dimenticato a casa sua quando stavamo ancora insieme e così fa anche con i pantaloni.
Io mi lascio guidare dal suo tocco.

A questo punto mi alzo facendo un saltello giù dalla scrivania entrambi ci dirigiamo verso il bagno.
Mentre ci laviamo i denti lui accarezza i miei capelli e li sposta dietro le spalle così che non si bagnino, li tiene tra le sue mani e intanto continua a sorridermi guardandomi dal riflesso.

***
"Indossa questi e poi vieni sul set 14" l'assistente porge i completi per lo shooting a Tom, lui li afferra e insieme ci incamminiamo verso il suo camerino.

"Quella camicia blu è stupenda" indico il capo d'abbigliamento appoggiato sul divano.

"È vero, ma sono davvero stupito come nessuno abbia ancora capito che sto meglio senza maglietta" ridacchia malizioso iniziando a posare contraendo i muscoli.

"Assolutamente" mi ritrovo d'accordo annuendo super convinta ed entrambi ridiamo.

Sta per infilarsi la maglietta quando si avvicina a me, appoggia i palmi sui braccioli della mia sedia e si protende per baciarmi.
Questa è la prima volta che mi da un bacio appassionato da quando ci siamo lasciati.
"Tom-" sussurro tra un bacio e l'altro.

"Cosa?" Ribatte anche lui senza interrompere il contatto.

"Non-è-il-momento" balbetto ma prima che lui possa ribattere l'assistente apre la porta di colpo e lui si rialza.

"Oh, perdonatemi" abbassa la testa e così anche noi per l'imbarazzo.

"Scusate non immaginavo steste insieme", questo suo commento mi spiazza.
E quindi?
"A dopo" sorride ed esce.

"Wow...non ha nemmeno bussato" dice lui stupito indicando la porta dalla quale la ragazza è appena uscita.

"Voleva sorprenderti senza maglietta forse" rido.

"Beh, ci è riuscita" ridacchia e io alzo gli occhi.

"Mettiti sta camicia e andiamo" lo rimprovero intanto che tamburello le dita le dita sulla coscia della gamba sinistra.

Usciamo da camerino, lui pochi passi più avanti di me che si abbottona la giacca e io poco indietro che infilo le cuffiette nelle orecchie.
Alzo lo sguardo e lo vedo che è voltato verso di me e sorride.
Ad un certo punto mima qualcosa con le labbra.
Cosa?, mi limito a fare una smorfia confusa levando una cuffietta e lui ripete.
"Hai deciso di ignorarmi?" Ridacchia e io con lui.

"So già che mi annoierò a morte" mi giustifico alzando le mani.

"Ok, siamo pronti?" Un fotografo si piazza davanti a noi tenendo in una mano un cavalletto e nell'altra la telecamera.

"Certo" Tom si dondola sui talloni ed io indietreggio di qualche passo.

"Si tu puoi sederti lì" mi indica uno sgabello e mi dirigo verso di esso dopo che Tom mi ha dato un bacio furtivo sulla guancia.
Mi siedo, incrocio le gambe e su una coscia appoggio il cellulare con l'app di spotify aperta per scegliere la canzone.

Ogni tanto butto l'occhio sul set e vedo il mio ragazzo posare, qualche volta incrocio lo sguardo con lui ed entrambi sorridiamo.

***
"Hai da accendere?" Domanda sfilando il pacchetto di sigarette dalla tasca ed estraendone una.

"Hai ricominciato?" Alzo lo sguardo mettendo una mano sugli occhi per coprirmi dalle forti luci.

"Quindi? Ce l'hai?" Esita e poi si passa la lingua tra le labbra.
Il suo tic nervoso.

"Certo" mi alzo in piedi, metto una mano in tasca e tiro fuori il suo accendino.

"Sempre e comunque" sorride giocherellando con l'oggetto che gli ho appena porto.

"Sempre...e comunque" ripeto mentre lo vedo allontanarsi.
Spalanca la porta d'uscita è poi scompare dal mio campo visivo.

"Sei piccola", una voce femminile cattura la mia attenzione.
Una ragazza dai capelli rossi si avvicina, ha le mani dietro la schiena ed indossa un vestito estivo verde.

"Come?" Domando curiosa della sua affermazione.

"Quanti anni hai?" Chiede con un sorriso furbo sul volto.

"Diciotto" rispondo guardandomi intorno.

"E lui venticinque ormai" annuisce.

"Non capisco dove vuoi arrivare" ridacchio nervosa.

"Da nessuna parte" si dondola sui talloni.
"Sembri solo interessante" mi fa l'occhiolino e inizia ad allontanarsi.
Io arrossisco.
"Comunque io sono Astrid" si volta un'ultima volta e poi torna sul set.

"Chi era?" Tom mi stringe il fianco.

"I-io non...non lo so" balbetto.

"Ah forse è una delle modelle per le prossime foto" la indica.

"Come?! Non mi avevi detto nulla pezzente" lo prendo in giro iniziando a picchiarlo giocosamente.

"Non fare la gelosa" mi blocca le braccia e poi mi afferra il viso e mi stampa un bacio sulle labbra.

"Non sono gelosa" asserisco.

"Allora se ti dicessi che hanno preso Ciara per la parte in Uncharted?" Stringe i denti.

"Ciara?"
"Quella sull'aereo che ci fissava"
"Aaaahh, la tua botta e via"
"Aurora!"

"Sono felice per lei" annuisco con poca enfasi.

"Visto, sei gelosa" storce il naso e io spalancò la bocca.

"No che non lo sono"
"Ok...tu continua a crederci"

"Non andare oltre"||Tom HollandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora