Domande

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Due settimane volano, il tempo passa quando ci si diverte ed io in compagnia di Tom non mi accorgevo nemmeno di quando il sole tramontava o sorgeva, abbiamo passato metà dei giorni sul letto a ridere, a chiacchierare, ma soprattutto a riposarci, lui ne aveva terribilmente bisogno, mentre l'altra metà abbiamo girato LA, ho potuto vedere molte strade celebri e vivere la vita di un' americana che vive nella città dei film.

"Pronta per tornare?" Tom mi domanda mentre siamo in piedi davanti al gate, lui con il cappuccio in testa e il mento appoggiato sulla mia spalla.

Io sospiro, sono pronta a lasciare l'inverno californiano e tornare a quello umido inglese?
"Si" mi volto verso di lui, "e non vedo l'ora" sorrido prima di stampargli un bacio sulle labbra.

"Questa sera Haz e Tuwaine mi hanno chiesto di uscire" mi racconta sfilando il cellulare dalla tasca.
"Vogliono portarmi qui", mi mostra la foto di un pub fatto internante di ghiaccio.

"Sembra bellissimo" annuisco osservando l'immagine.

"Se sarà bello potremo andarci insieme", mi accarezza il mento con pollice ed indice.
Io annuisco e poco dopo trasciniamo le nostre valige fino all'aereo.

"Buon viaggio" la voce del comandante rimbomba in questa gabbia metallica e successivamente mi giro su un fianco per dormire.

***
"Secondo te mi sta fissando quella ragazza?", mi sento dare un colpo sul braccio e apro gli occhi.
"Allora?" Si volta e mi guarda.

"Cosa?" Balbetto con la bocca impastata per il sonno.

"Lei, ho l'impressione mi che mi fissi" reclina il capo in direzione della donna senza farsi notare ed io a mia volta cerco di evitare che mi veda lei.

"Si" rispondo di getto prima di voltami vuotamente per riprendere sonno.

"Smettila di dormire, non sei di compagnia", per evitare che vada avanti mi giro sul fianco opposto, non gli do più le spalle, ma lui sospira di nuovo.

"Non mi basta vederti in faccia, voglio chiacchierare" mi accarezza i capelli.
"Anche se sei stupenda quando dormi" mi stampa un bacio sulla fronte e io non posso fare a meno che sorridere e alzarmi leggermente.

"Cosa c'è che ti affligge Holland? Di cosa hai così tanta fretta di parlare?" Ironizzo e lui alza gli occhi al cielo con un ghigno sulle labbra.

"Cosa faremo appena ripartirai?" Abbassa la testa e con essa anche il tono di voce.

"Uno: siamo solo a dicembre, prima c'è ancora gennaio, febbraio- a proposito cosa facciamo per San Valentino?" Mi interrompo come sono solita fare grazie alla mia forte concentrazione e lui alza le spalle evidenziando la sua incertezza.
"Comunque, poi marzo, aprile, maggio, giugno e infine luglio, magari anche agosto visto che sarà estate".

"Questo è anche il tuo ultimo anno, potresti prendere in considerazione l'idea di venire a lavorare a Londra" fa intrecciare le nostre dita ma io storco il naso.

"Sarebbe molto complicato Tom"
"Perché?"
"Lasciare tutto per chissà quanto"
"Ci sono io"
"Ti amo ma non sei tutto, la mia famiglia, i miei amici, il mio cane, la mia casa"
"Puoi anche crearteli qui"
"Ricordi?...un passo alla volta, con calma vedremo come vanno le cose tra di noi, poi potrei iniziare a pensarci".

Sorride picchiettando il pollice sul dorso della mia mano e poco dopo tira un sospiro che non riesco ad interpretare, forse di calma, di rabbia, di tristezza?...
"Mi sta ancora fissando, me lo sento" si sistema sulla poltrona, non capisco come possa agitarlo questa cosa.

"Sarà perché sei bellissimo" alzo le spalle tentando di chiudere il discorso per dormire.

"Aaawww" si volta verso di me e fa gli occhioni.
"Ti prego controlla tu" mi stringe la mano e io mi scorgo per osservare la ragazza tra la fessura delle due poltrone.

"Ok si è girata, no ora non più, sta dicendo qualcosa", effettivamente lei mi guarda e mima qualcosa sulla labbra indicando Tom.
Io sgrano gli occhi e inizio a sentirmi in una posizione scomoda.

"Cosa ti sta dicendo?"
"Non lo so non capisco"
"Non guardarla più girati"
"Sta venendo qui"
"Cosa?!"
"Fai finta di dormire", entrambi ci lasciamo andare sulla poltrona volgendo le palle al corridoio che lei sta percorrendo.

"Scusate" la sua voce è candida ma dal tremolio si percepisce la sua agitazione.
Io e il mio ragazzo ci giriamo lentamente, quasi imbarazzati dalla scenetta.
"Piacere, Ciara" tende la mano verso di noi e Tom è il primo a stringerla.

"Io sono Tom e lei è Aurora" presenta entrambi e lei ridacchia.

"Non volevo disturbarvi, ma Tom io sono una delle ragazze che ha fatto il provino per Uncharted" spiega con un sorriso smagliante sul volto, alche Tom sgrana gli occhi.

"Oddio ecco perché mi sembravi cosí familiare", io scuoto la testa ripensando alla figuraccia.
"Come stai?" Continua lui e lei annuisce.

"Si va avanti, tu invece?" Alza le spalle e cosí anche lui.

"Hai ottenuto il...si ecco, insomma il ruolo" balbetta e io non capisco il motivo.

"Non me lo hanno ancora fatto sapere ma ho buone speranze" incrocia le braccia e guarda le sue stesse scarpe.
"Va bene, buon viaggio ragazzi" se ne va portandosi con se tutto l'imbarazzo e il disagio che si erano creati tra noi.

"Chi era?" Domando sospettosa.

"Ciara"...fa lo spiritoso.
"Non sei attenta Aurora lo ha appena detto", mi prende in giro.

"Tom" dico secca.

"Dopo i provini io e Mark eravamo andati a bere e...c'era anche lei, fine" serra le labbra.

"Smettila subito" gli faccio capire che non è in grado di mentire.

"Abbiamo scopato, fine...per davvero questa volta" sputa veloce come se non volesse farmelo sentire.

"Perché non me lo hai detto prima?"
"Avevo paura ti arrabbiassi"
"E per cosa?"
"Perché me l'ero portata a letto"
"Secondo te dovrei incazzarmi per ogni ragazza che ti sei fatto prima che ci mettessimo insieme? Non avrebbe senso", scuoto il capo confusa.

***
"Raccontami tutto, non tralasciare nessun dettaglio" mi stendo sul letto stanca morta per il volo intanto che la mia amica mi scuote il braccio emozionata dal mio ritorno.

"Siamo stati benissimo, ma non lo voglio vedere per almeno una settimana" sospiro esausta.

"Come?! Aurora non puoi dire questo" stridula stupita Lauren e io ghigno.

"Posso eccome, dopo due settimane passate in giro per LA a firmare autografi, o meglio, aspettare in piedi come una statuina ad aspettare che lui finisse di firmare, mille foto dei paparazzi, impegni di lavoro, pomeriggi passati seduta su uno sgabello a fissarlo mentre faceva gli shooting...sono solo troppo stanca" sbuffo chiudendo gli occhi.

"Pagherei per una vita del genere" si stende accanto a me appoggiando la testa sulla mia spalla.

"Vorrei tornare indietro, a quando ci eravamo appena conosciuti e avevamo iniziato a flirtare...quella è la parte migliore di ogni storia d'amore" constato ad alta voce con un tono nostalgico.

"Concordo...sei triste di essere in una relazione adulta?" Mi guarda in faccia e io sposto lo sguardo confusa dalla sua domanda.

"Forse...sono venuta qui con l'intenzione di svagarmi e di divertirmi, è durato tutto tre mesi e adesso mi sento come se fossi in viaggio di lavoro" mi gratto nervosamente la fronte mentre le confido i miei pensieri su cui rimuginavo da tanto.

"Vorresti fare più esperienze, è questo che intendi?" Domanda cercando di approfondire.

"Sì, vorrei solo non pensare di aver un fidanzato, essere libera di uscire il sabato sera senza sentirmi in colpa oppure non pensare di dover stare tanto tempo con una persona", ho paura delle mie stesse parole...non so dove mi porteranno.

"Rori...stai dicendo che vuoi lasciare Tom?"

"Non andare oltre"||Tom HollandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora