CAPITOLO IV

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"Il DNA appartiene a te, Bucky" confessa finalmente Grace. "COSA? È-È assurdo! Non conosco nemmeno la vittima, come è possibile che ci sia il mio DNA? Non penserete che sia io l'assassino?" chiedo immediatamente. "No, io sono sicuro che non si tratta di te". Risponde Sam.

"Io e Sam pensiamo che ci sia qualcuno dietro tutto questo, che vuole incastrarti" continua Grace. "Il generale lo sa?" chiede Walker passandosi una mano tra i suoi capelli. "No, e non deve saperlo. Non sappiamo cosa potrebbe accadere. L'ultima volta mi sono ritrovato a combattere contro i miei amici e il governo, non voglio si ripeta ancora." risponde Sam facendomi riaffiorare i ricordi di una guerra civile, ormai lontana, che abbiamo combattuto a causa mia. E ora stava succedendo di nuovo.

"Ho insistito affinché venisse anche Alan proprio per risolvere questo problema. Io non voglio mentire al generale, ma possiamo tenerlo lontano dalle indagini almeno per un po'. Il giusto tempo per trovare il vero responsabile" aggiunge Grace agitata mordendosi l'indice della mano sinistra.

"Sai che questo è un azzardo Grace. Posso tenerlo impegnato per un po' ma non vi garantisco niente. È stato nell'esercito, prima o poi si insospettirà, e di certo non possiamo scovare l'assassino in una notte." spiega Walker. "Perchè no, dobbiamo solo concentrarci meglio sugli indizi che abbiamo già raccolto e osservare più attentamente, magari ci è sfuggito qualcosa. Anche il minimo particolare può essere importante." dice Grace disperandosi, levando i suoi occhiali da laboratorio e mordendone una stanghetta da questi.

"Nessuno finirà nei guai per me. Apprezzo che siate tutti dalla mia parte, ma non voglio che tutto questo ricada su di voi. Sta accadendo di nuovo Sam. E l'ultima volta chi ha cercato di aiutarmi è finito dietro le sbarre diventando un fuorilegge"

"C'è qualcosa di strano e non lo stiamo facendo per amicizia, ma perché tu sei innocente. È chiaro che qualcuno vuole incastrarti. Stiamo evitando che una persona innocente si assuma la colpa di qualcun altro." Prosegue Grace alzando la voce, quasi sul punto di piangere, sfogliando per trovare qualcosa tra vari file delle vittime.

"Non sei costretta a parlare del DNA. Non puoi semplicemente omettere quest'informazione?" Le dice Sam, cercando una qualunque e possibile soluzione. "Sam te l'ho già spiegato, non dipende da me. Io potrei anche non parlargli di questo particolare o magari mentire e dirgli che si tratta del DNA della vittima, ma faranno un'autopsia al corpo e lo scopriranno comunque. A quel punto vorrà delle spiegazioni da noi e sul perché non lo abbiamo informato". Risponde Grace disperata.

"Allora dobbiamo ripulire il cadavere" propone Alan. Tutti tacciamo per un po' ascoltando ciò che aveva appena detto. "Potrebbe funzionare" confessa Sam. "E dove si trova ora il corpo?" chiedo. "Nell'obitorio, infondo al corridoio, sulla sinistra" indica Grace con voce tremante.

Rimaniamo immobili per un po' fissandoci l'un l'altro, ma poi mi dirigo verso la porta per uscire dal laboratorio. "A-aspetta, vado io" mi dice Grace afferrandomi il braccio. "Se ti vedono andare lì, le persone si insospettiranno." continua. "E se vedono te?" chiede Sam. "Posso dire di aver bisogno di altro materiale per continuare le indagini. Quando parlo in ambito scientifico raramente le persone riescono a starmi al passo e capirmi, perciò saprò inventarmi qualcosa." spiega Grace.

Dopo aver convinto tutti, Grace si dirige verso l'obitorio e dopo una ventina di minuti ritorna da noi. "Tutto okay, non mi ha vista nessuno e ho rimosso tutte le tue tracce." ci comunica. "Non potrò mai ringraziarti abbastanza Grace, dico davvero" le dico abbracciandola.

Nel frattempo dall'altro lato del laboratorio, Alan e Sam si scambiano delle occhiatine compiaciute nel vederci così affiatati. Non bastava Sam, ora si è unito anche Wolker a tormentarmi. Distaccandoci per un momento dall'abbraccio tutto intorno a noi sembrava svanire, a parte noi due. Mantengo il mio sguardo fisso sul suo. Dio, i suoi occhi sono meravigliosi. Non sono chiari ma io mi ci perdo ugualmente dentro quei profondi occhi neri come ossidiane, tanto scuri da non riuscire neanche a distinguere la pupilla dall'iride. Il suo sguardo intenso si posa sul mio. Penso che lo stesso accada per lei. Pian piano le nostre distanze si accorciano sempre più e...

WHITE WOLF AND BLACK FOXDove le storie prendono vita. Scoprilo ora