CAPITOLO V

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Grace ritorna finalmente da noi avvertendoci delle volontà di Zemo affinché ci racconti ciò che ha visto, per poter dare magari una svolta importante a questo caso finalmente. "Ragazzi, non parlerà con noi. Ha espressamente detto che lo farà solamente con Sam e Bucky." ci comunica Grace.

Tutti la fissiamo preoccupati senza dire neanche una parola. "Ragazzi tutto bene?" chiede lei. "Noi sì, tu piuttosto come stai?" le chiedo. "B-eene? Devo preoccuparmi ragazzi?" chiede lei ancora confusa. "Sai che puoi sempre contare su di noi vero? Per qualunque cosa." le dice Walker avanzando nella sua direzione appoggiandole una mano sulla spalla. "Ma che sta succedendo? Perché mi fissate tutti in quel modo?" continua lei.

"Nick ti ha fatto del male?" le chiede diretto Sam. "Cosa?" risponde incredula. "Ho visto le ferite sul braccio Grace" le dico determinato. "No, non è stato lui" dice. "Sei stata tu?" chiede Alan con voce tremante, avendo paura di scoprire la verità. "No. Queste ferite sono state un incidente" dice fermandosi un momento per prendere un respiro profondo e continuare. "Ho trovato un cane randagio che aveva bisogno d'aiuto, aveva la zampa incastrata e volevo liberarlo. Essendo randagio, capisco che non si sia fidato molto, ma non gliene faccio una colpa per queste ferite. Tutto qui. Non c'è nessuno che vuole farmi del male."

"Sapevo che c'era una spiegazione razionale" commenta Alan tirando un sospiro di sollievo e abbracciandola. "Sicura che sia questa la ragione?" le chiedo per avere conferma che stesse davvero bene e di non preoccuparmi per la sua sicurezza. "Ragazzi, non dovete preoccuparvi per me, so cavarmela, ma se c'è bisogno so che posso contare su di voi." dice accarezzando la schiena di Walker che ancora la abbracciava.

Mi solleva sapendo che lei stesse davvero bene. Inoltre quelle ferite se l'è procurate facendo del bene. È proprio da lei, conoscendo questo suo lato dolce e sensibile. È davvero una persona meravigliosa ed io non smetterò mai di preoccuparmi di lei.

"Ora che abbiamo risolto la situazione, direi di proseguire con le indagini" dice Sam. "Già, il prigioniero ha richiesto espressamente voi, o non parlerà" ripete Grace. "Il generale Ross lo sa?" Chiede Walker. "Sì, ma non l'ha presa molto bene. Vi sta aspettando." risponde Grace. Ovviamente aggiungerei. Non si fida di noi generalmente, figuriamoci se l'intera operazione dipenda da un interrogatorio con un criminale che abbiamo aiutato a far evadere.

Una volta difronte al generale posso percepire la rabbia nel suo tono di voce e nella sua espressione. "Agente Barnes. Agente Wilson. Temo che il prigioniero vedrà solo uno di voi che sarà accompagnato da Walker." Impone con un tono di comando, come quasi a ricordarci chi comanda.

"Ma signore, ha espressamente detto che parlerà esclusivamente se saranno presenti entrambi" interviene Grace. "Dobbiamo fargli capire che siamo noi che comandiamo qui, non ci dobbiamo piegare ai suoi voleri o anziché la mano si prenderà tutto il braccio. Vorrà sempre di più. Farà meglio a dirci chi è l'assassino se lo ha visto davvero, ma se così non fosse, ritornerà immediatamente al Raft e mi assicurerò personalmente che ottenga la pena di morte." risponde alzando la voce. "D'accordo, Barnes viene con me" informa Walker ed entrambi ci dirigiamo da lui.

Entriamo nella struttura montata a tenda, allestita momentaneamente per la squadra dell'FBI. L'interno sembra molto più grande rispetto all'esterno. Infondo a destra c'era un piccolo spazio, isolato con delle tende in plastica trasparente, riservato a Zemo. Potevamo già vederlo dall'esterno. È seduto su una sedia, con le mani ammanettate sul tavolo difronte a lui con la sua tuta da carcerato blu. I gomiti erano appoggiati a quel tavolo, tenendo su le braccia, con le dita delle mani incrociate tra loro eccetto gli indici su cui teneva appoggiato il mento, con lo sguardo rivolto difronte a lui, come se stesse pensando con la sua espressione seria e pacata.

Almeno finché non ruota la testa nella nostra direzione e con un mezzo sorriso, e ancora con le manette ai polsi, solleva la mano destra come per salutarmi. Al che sospiro e finalmente io e Walker entriamo in quell'area dedicata esclusivamente al suo interrogatorio.

WHITE WOLF AND BLACK FOXDove le storie prendono vita. Scoprilo ora