CAPITOLO IX

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"Non possiamo tornarcene a casa come se niente fosse. Sanno chi siamo e probabilmente anche dove abitiamo" gli faccio presente.

"Potete stare da me fin quando non risolviamo la questione" ci invita gentilmente Walker. "Sicuro che questo non ti crei disturbo? Ne hai parlato con Mark? Possiamo stare in un motel per stanotte" propone Grace.

"Starai scherzando spero" esclama Sam. "Grace non era una richiesta starai da me. Non ti lascio sola in un posto isolato" ribadisce Walker.

"Scusate ma chi sarebbe Mark?" chiedo. "Il mio ragazzo" risponde Walker. "Voi starete da me, fine della discussione" conclude abbastanza irritato. Posso capirlo, avrei reagito allo stesso modo. Stando in un appartamento in una zona isolata credo ci troveranno più facilmente. L'importante è che rimanga con lei e la protegga.

"Ragazzi è solo per una notte e tra poco ci rimetteremo a lavoro. E poi non sarò sola, ci sarà Bucky con me" dice Grace. Walker guarda lei con disappunto incrociando le braccia, poi sposta lo sguardo su di me e infine ritorna su quello di Grace. Sospirando si tocca la parte superiore del naso, che congiunge le sopracciglia, ed alza gli occhi al cielo. "D'accordo, ma ascoltami bene. Non allontanarti da lui e se qualcosa non va mi chiami e arrivo lì immediatamente. È chiaro?" le dice quasi come fosse suo fratello maggiore. "Se cambiate idea, casa mia resta sempre aperta" ci rassicura Walker.

"Staremo bene, e poi ci sono poche probabilità di riuscirci a trovare" dice lei afferrando le sue cose pronta a lasciare il laboratorio. Non appena Sam e Grace si avviano verso l'uscita, Al mi afferra la spalla "Per favore siate prudenti e promettimi che qualunque cosa accada, ti prenderai cura di lei" mi dice guardandomi in modo abbastanza serio e preoccupato. "Non preoccuparti, finché è con me non corre alcun rischio. Non permetterò le accada qualcosa" lo rassicuro.

"Lo so che non esiteresti a farlo, ma volevo metterti in guardia sul suo caratterino. Come vedi tende a fare di testa sua. Cerca di proteggere gli altri ma si dimentica di proteggere anche se stessa. Per questo non vuole venire a casa mia, teme che possa mettermi in pericolo in qualche modo. Sapevo di non poterla convincere, per questo ti chiedo per favore di pensarci tu a lei." mi avverte.

"Lo farò, te lo prometto" gli dico appoggiandogli una mano sulla spalla, prima di avviarmi verso l'uscita.

"Oh, un ultima cosa" dice Walker facendomi voltare di nuovo verso di lui. "Ti tengo d'occhio. Sai a cosa mi riferisco playboy" mi avverte lui. Io gli sorrido "Non posso prometterti nulla" dico sollevando le mani, mentre lui prende una delle penne sulla scrivania di Grace e me la lancia contro. "Ripetilo se hai il coraggio. Io ti ho avvertito. Poi sarà meglio per te che non ti trovi, o ti ucciderò con le mie stesse mani" risponde lui scherzando "Guarda che dico sul serio" mi dice puntandomi il dito contro come per minacciarmi. "Agli ordini" gli dico sorridendo.

"Sai cosa stavo pensando?" domanda una voce alle spalle, era Grace. "Potremmo passarla qui in laboratorio la notte. Quale altro posto più sicuro di una centrale di polizia? E poi saremo già qui per il lavoro" continua lei. "Dove intendi dormire? Nell'obitorio?" chiede sarcasticamente Walker.

"Sai non è una cattiva idea" rispondo, mentre entrambi si volgono verso me con sguardi confusi. "Non quella dell'obitorio" specifico "Quella di rimanere qui in laboratorio. A nessun criminale verrebbe in mente di cercare qui" spiego.

"Non assecondarla in ogni cosa Barnes!" mi rinfaccia Walker. "Al, dormiremo sul pavimento. Ho delle coperte antincendio qui dentro, sai in caso di qualche emergenza in ambito chimico, potremmo dormire su una di quelle. E per il freddo ho anche delle coperte isotermiche" cerca di convincerlo lei.

"Sapete cosa? Va bene fate quello che volete. Questa storia mi ha stancato. Ma state attenti. Soprattutto te piccola incosciente" dice Al andando via.

WHITE WOLF AND BLACK FOXDove le storie prendono vita. Scoprilo ora