WHITE WOLF AND BLACK FOX

CAPITOLO VI

"Sembra appartenere ad Allison Brooks"

Il generale, stupito e incredulo, si reca da Zemo furioso, poiché irascibile, e afferrandolo per il collo della divisa che indossa lo solleva avvicinandolo al suo volto urlandogli contro "Come sai per certo chi saranno le vittime?"

"Con la violenza non si conclude nulla, lo sa questo, vero generale?" risponde Zemo sempre nei suoi modi pacati e tranquilli. "Me ne infischio. Se non collabori ti rispedisco dentro e farò in modo che tu non ne esca mai più figlio di puttana" lo intima Ross.

"Come vede io sto collaborando generale, sto dando un contributo importante, è lei che non collabora come può vedere. A meno che non conosca il significato di collaborazione" risponde Zemo e a quel punto io e Walker interveniamo per separarli per evitare che la situazione peggiori.

"FATEGLI VUOTARE IL SACCO IMMEDIATAMENTE!" Ci ordina, mentre tutti gli altri agenti si voltano verso di noi imperterriti per le sue reazioni a dir poco eccessive. "Lo ribadisco. Forse la prima volta non sono stato abbastanza chiaro, o magari è lei a non aver compreso. Io vi aiuterò. Sono disposto ad aiutarvi, ma ad una condizione. E lei sa benissimo qual è" continua Zemo determinato.

"D'altronde avete liberato molti altri criminali che hanno fatto cose ben peggiori di me, perchè con me sarebbe diverso" continua irritando il generale. "Non so cosa speri di ottenere facendomi incazzare, ma ti assicuro che non sono uno di quei fanatici devoti all'Hydra e non mi sono mai fatto sfuggire un solo criminale in tutta la mia vita e tu non sarai di certo il primo" continua Ross con il sangue che ribolliva nelle vene dalla rabbia.

"E durante gli accordi di Sokovia? Lo ha dimenticato? O non conta poiché i criminali quella volta erano gli Avengers? Magari anche perché erano fuori dalla sua portata" continua a stuzzicare il generale. "Ascoltami bene piccolo insignificante insetto, continua in questo modo e non vedrai più la luce del sole. È tutto chiaro? " rivolgendosi a Zemo. "Le mie più sentite scuse. Non era mia intenzione mettere in dubbio la sua brillante carriera" risponde in modo al quanto saccente e con il suo sorriso sarcastico, mentre il generale teneva ancora stretta la presa alla sua uniforme.

"Signore non ne vale la pena, lasci stare, lo faremo parlare in qualche modo" cerca di convincerlo Walker disperato mentre i due si guardano ancora negli occhi in segno di sfida. Successivamente il generale molla la presa e si volta verso me "Ottieni le informazioni a qualunque costo o solleverò dal caso te e Wilson" mi intima prima di andarsene via.

E dopo qualche minuto di silenzio, quest ultimo fu interrotto dalla voce di Zemo "Te l'ho detto, a nessuno interessano le tue intenzioni, bensì le tue azioni. Non cambierà mai il fatto che sei stato il soldato d'inverno che tutti temevano. Ti ha segnato e ora ci rimani marchiato a vita. Non importa le buone azioni che farai, per loro rimarrai sempre un criminale. La tua sorte non è così lontana dalla mia, James" riferisce. Lo fisso per un istante ma poi vado via riflettendo sulle sue parole.

Walker cerca di fermarmi in tutti i modi. "Non ascoltarlo, se tu sei qui con noi dalla nostra parte vuol dire che sei migliore di lui"

"Prima di passare da questa parte, io ero nella sua stessa situazione, Al. Anche se odio ammetterlo, lui ha ragione. Ero rinchiuso dietro le sbarre, considerato un mostro, un criminale. E cos'è cambiato? Nulla. Il generale non si fiderà mai abbastanza di me e mi considererà sempre una spina nel fianco" spiego abbastanza irritato.

"Hai ragione. Ma ci saranno sempre persone che giudicheranno non puoi evitarlo. E poi ho insistito io affinché lavorassi con noi a questo caso. Parlerò io con il generale. Sono sicuro che non intendeva dirlo davvero, aveva solo bisogno di scaricare la rabbia e lo ha fatto davanti alla prima persona che aveva davanti, tutto qui" cerca di convincermi lui.