CAPITOLO III

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"Come è andata ieri, pleyboy?" Mi chiede Sam.
"Sono successe molte cose a dire il vero."
"Bhe che aspetti? Raccontami tutto."
"Non è quello che immagini."
"Lascia giudicare me."

Scuoto la testa alzando gli occhi al cielo e successivamente mi squilla il telefono. Grace. Senza accorgermene, alla sola vista del suo nome, mi compare un enorme sorriso in volto.

"Ti ha proprio stregato, amico" mi dice Sam che non si lascia sfuggire niente e facendomelo notare. "Dammi tregua" gli rispondo sempre sorridendo e rispondendo alla chiamata.

"Ehy"
"Ehy, ciao. Ehm.. sono Grace"
"Lo so"
"Oh, okay ehm, volevo ringraziarti ancora per quello che hai fatto ieri e anche per la bella chiacchierata" dice sorridendo dall'altra parte.
"Non devi ringraziarmi. Penso che te la saresti cavata anche senza di me. Oh e non avevo una conversazione così normale con qualcuno da molto molto tempo. Forse sono io a doverti ringraziare"

La sento ridere e poi continua con un tono più serio.
"Comunque, ti ho chiamato per avvisarti. Sono stati ritrovati altri 2 cadaveri stamattina"
"Oh, okay allora io e Sam arriviamo"
"Ti invio la posizione, a dopo"

"Cos'è successo?" chiede Sam. "Altre vittime" gli rispondo. "Sicuro che non ci sia qualcos altro?" mi domanda con un sorriso malefico sulla faccia. "Piantala" gli dico alzando gli occhi al cielo.

Arrivati sul posto ovviamente non potevano mancare Walker e il generale Ross. "Finalmente siete arrivati, raggiungete la signorina Collins e mettetevi al lavoro" ci impone il generale. Io e Sam ci scambiamo uno sguardo perplesso. "Chi?" dico impulsivamente. "Collins, Grace Collins" specifica Walker.

Davvero non conoscevo il suo cognome? D'altronde quando ci siamo presentati non l'hanno menzionato. Idioti. Anzi forse l'idiota sono io. Non importa, ad ogni modo ora lo sappiamo e ci avviamo da lei mentre sta esaminando uno dei cadaveri ritrovati.

"Allora come sta?" Le domando puntando con un movimento della testa il corpo, ormai senza vita, della vittima. "Penso che tu l'abbia spaventato a morte" mi risponde.
"Siamo sarcastici oggi? Stai bene?" le chiedo, a seguito della notte prima.
"Sì, tutto bene. Ora però concentriamoci sul poverino okay?" Mi dice evitando il mio sguardo.

È come se cercasse di evitare la discussione, ma non le farò pressione. Quando vorrà affrontare la questione, e solo quando si sentirà pronta, io sarò qui ad aspettarla.

"Non rispondi?" Continua Grace.
"Cosa?"
"Il telefono, sta squillando. Dove hai la testa braccio di ferro?"
"Oh, s-si... braccio di ferro?"
"Scusami, non volevo offenderti. Pensavo fosse un nomignolo simpatico. Non importa." dice agitata credendo di aver ferito i miei sentimenti. È troppo dolce, pensa di avermi offeso o mancato di rispetto. Ma ovviamente non è così, anzi penso di aver ricevuto insulti ben peggiori nella mia vita.
"Nono, va benissimo. Mi piace. È solo che non ci sono abituato, Hermione." Sì, ho recuperato anche i libri di Harry Potter.
"Hermione? Deduco che non sei un babbano, ma ora non esageriamo, rispondi o perderai la chiamata" dice ridendo. Ragazzi, è inutile dire che è praticamente identica a lei. Brillante e determinata, occhi e capelli scuri e ha un particolare rispetto per le regole. Ma torniamo a noi, e nel frattempo rispondo allontanandomi.

"Si?"
"È il signor Barnes?"
"Sono io, chi vuole saperlo?"
"Sono il dottor Filler, la chiamo dall'ospedale. Il signor Yori Nakajima non ce l'ha fatta".
Ascoltando quelle parole rimango rigido per un po'. Tutto quello che riesco a dire è "Cosa?" chiedendo incredulo. "Il suo numero era fissato come primo fra i suoi contatti, così abbiamo ipotizzato fosse un parente o un suo amico stretto, e ritenevo fosse giusto informare anche lei." Continua il dottore. Non ho più rivisto Nakajima, da quando ho trovato il coraggio per raccontargli la verità su suo figlio. Penso si sia dimenticato di cancellare il mio numero.
"L-la ringrazio". Rispondo sconvolto, mentre mi dirigo nuovamente da Grace. "Ancora condoglianze." conclude la chiamata il dottore

WHITE WOLF AND BLACK FOXDove le storie prendono vita. Scoprilo ora