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-Forse non dovremmo farlo.- Dissi cercando di far cambiare idea a Leda, ma inutilmente: quando si metteva in testa qualcosa era praticamente impossibile.

-Il signor Hale non ti ha dato un giorno libero per nulla.- Disse Gareth al mio fianco abbassando la voce. -Non siamo troppo sospetti vestiti così?- Mi tolsi il cappello scuro che mi copriva gli occhi.
Con una mossa veloce la ragazza me lo rimise in testa facendomi segno di abbassare la voce.

-Assolutamente no, vedrai che riusciremo a capire chi è quella ragazza.- Ribadì sporgendosi oltre il cespuglio per osservare Mattew.

-Ma è da due settimane che continuiamo a indagare e ancora non li abbiamo mai visti insieme.- Dissi, ormai avevo capito di essermi sbagliata.

Durante i giorni precedenti avevano tenuto d'occhio Mattew ed erano risaliti al numero civico di Cassidy per poterla osservare meglio, per questioni legali facciamo finta che io non abbia mai detto nulla di tutto questo.

Io li aiutavo solo di Domenica quando ero libera dal mio dovere di assistente, ma ancora nessuno dei tre li aveva più visti insieme.

Era chiaro che si era trattato solo di un malinteso. -Non serve vedersi ogni giorno per stare insieme.- Esclamò il ragazzo abbassandosi immediatamente quando il viso di mio fratello si girò nella nostra direzione.

-Magari si scrivono o si telefonano perché non hanno tempo di incontrarsi...o si vedono al lavoro.- Aggiunse lei sistemandosi i grandi occhiali da sole di Vince che aveva "preso in prestito".

Sospirai cosciente del fatto che ormai erano decisi a scoprire la verità fino in fondo. -Mio fratello non è un donnaiolo.- Dissi cercando di autoconvincermi.

Mi sedetti con la schiena contro il muretto che circondava il parchetto, l'erba era umida e il sole non illuminava quel pezzettino di prato nascosto fra i cespugli.

-Ho freddo.- Mi lamentai mettendo su il broncio. -Dovevi coprirti di più.-
-Non sei mia madre.-
-Sono la tua migliore amica, ergo ho l'autorità di una madre.-
-Forse è meglio se rientriamo, comincia a farsi tardi.- Suggerì Gareth stringendosi nel cappotto, si alzò porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi. 

-Anche questa volta non abbiamo scoperto nulla.- Si lamentò una volta fuori dal parco togliendosi una foglia incastrata nei capelli.

-Mattew!- Urlò una voce femminile alle nostre spalle. Una ragazza, quella ragazza, corse verso mio fratello che si alzò immediatamente dalla panchina su cui era seduto e aprì le braccia.

Cassidy si tuffò nell'abbraccio di Mattew lasciandomi esterrefatta. Si diedero un bacio veloce sulle labbra cominciando a chiacchierare. 
Fin lì ancora ci poteva stare, ma fu quando si diedero un bacio veloce sulle labbra che realizzai.

-Scherziamo?- Strinsi i denti già pronta ad andare a strappare i capelli ad entrambi. Leda mi prese per il polso fermandomi e tirandomi insieme a lei dietro il muretto che delimitava il parco.
-Non fare cavolate.- Disse semplicemente tirando fuori il suo cellulare. -Cosa fai?-
-Raccolgo prove.- Rispose fotografando Mattew e Cassidy mano nella mano.

Io non potevo fare altro che osservarli scioccata, mai mi sarei aspettata una mossa del genere dal mio gemello. E Esther? Lei era chiaro che non ne sapesse nulla.

Rimasi a fissare il cemento della strada difronte a me ripercorrendo ciò che i miei occhi avevano appena osservato.

-Andiamo via.- Ordinò Gareth lanciando un'occhiata a Leda che mi fissava seria col cellulare stretto in mano, completamente d'accordo con lui.

-Ma perché?- Non potevo andarmene senza fare niente. Non mi rispose, mi prese la mano e inchiodandomi con lo sguardo mi costrinse a seguirla.

-Perché siamo andati via?- Mi dimenai dalla sua presa solo una volta fuori dall'area verde.
-Cosa avresti potuto fare?- Mi chiese lei senza fermarsi. Non le seppi rispondere, non so cosa avrei potuto fare, ma aver fatto qualcosa sarebbe stato meglio che andarsene via così.

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