25°

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Mi svegliai con il rumore dell'aspirapolvere davanti alla porta della mia camera. 

Provai diverse volte a far diminuire quell'insopportabile baccano tappandomi le orecchie col cuscino, ma sembrò un tentativo inutile. 

Mi alzai sbuffando, di certo la giornata non stava iniziando nel modo migliore. 

Avvicinandomi alla porta sentii alcune domestiche bisbigliare quando una di loro spense l'aspirapolvere. 

-Sei seria?- Chiese la voce di Sandie.
-Assolutamente, vai a vedere con i tuoi occhi se non ci credi.-
-Eccome se vado.- Esclamò la rossa allontanandosi velocemente prima che l'altra ricominciasse a pulire. 

Sistemandomi velocemente i capelli per sembrare più guardabile e allacciando la zip della mia calda e fidata felpa oversize, aprii la porta incuriosita. 

-Buongiorno signorina Hooper.- La ragazza che mi apparve di fronte mi riservò appena uno sguardo. -Buongiorno, che succede?- Aspettò qualche secondo prima di rispondermi. 

-Il signor Hale è uscito in giardino.- Tagliò corto lei senza scomodarsi ad alzare la voce per farsi sentire oltre il rumore dell'aggeggio che teneva fra le mani. 

-Non ci credo.- Senza nemmeno pensarci, mi fiondai al piano di sotto.
È matto, ieri aveva la febbre e oggi esce a fine novembre così come se nulla fosse.

Aprii la grande porta finestra di vetro entrando nel grande e curato giardino del retro.
Ora non fiorivano, ma d'estate sarebbe stato pieno di fiori profumati.

La grande piscina, proprio al centro di tutta quella distesa d'erba, era coperta da un telo azzurro che impediva alle foglie degli alberi circostanti di caderci dentro. 

C'era un tavolo da picnic in legno levigato sotto uno di essi e un grande divano da esterno all'angolo opposto del giardino. 

Sopra quest'ultimo era seduto lui.
Rilassato, teneva gli occhi chiusi e il viso rivolto verso l'alto respirando regolarmente. 

Mi avvicinai, già pronta a prenderlo per un orecchio, quando notai che non indossava altro che il suo pigiama. 

-Jake.- Lo chiamai piazzandomi davanti a lui, alzò un sopracciglio.
-Perché non ti sei coperto per uscire?-
-È una bella giornata, vero? Scommetto che c'è il sole e il cielo è azzurro.- Ipotizzò accennando un sorriso. 

Mi avvicinai di scatto poggiando il palmo della mia mano sulla sua fronte. -Non ho più la febbre, Mocciosa.- Aveva ragione, allontanai la mia mano lentamente. 

-Rischia di prendere freddo se resta qui senza coprirsi.- Continuai imperterrita sedendomi al suo fianco. 

-Ho solo un po' di mal di testa.- Con un sospiro incrociò le braccia appoggiandosi allo schienale del grande divano.
-L'aria fresca aiuta e basta.- Continuò imperterrito. 

Sbuffai rumorosamente sfilandomi la felpa e appoggiandogliela sulle spalle, un brivido freddo mi percorse la schiena. 

Di solito nei film succede il contrario. 

Corrugò la fronte tastandola qualche istante coi polpastrelli per capire di cosa si trattasse, poi voltò stupito il viso verso di me. 

-Così non sarai tu quella a prendere freddo?- Dalla voce si capiva che stava provando a sembrare distaccato con me, mi strinsi nel mio pigiama lilla. 

-Mmh, probabile. Però io non avevo la febbre ieri.- Abbassai lo sguardo imbarazzata quando ricordai della sera prima, lui sembrò avere la stessa reazione. 

Ci fu qualche istante di silenzio nei quali nessuno dei due si voltò verso l'altro, sobbalzai quando il suo braccio mi cinse la vita tirandomi a lui. 

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