Mi svegliai nella stessa posizione di quella di poco prima di addormentarmi.
Jake respirava regolarmente e non si era mosso di un millimetro.
Le sue labbra semi aperte erano proprio sopra la mia testa, alcune ciocche di capelli gli ricadevano sopra gli occhi chiusi.
Feci l'errore di muovere la testa per ammirarlo meglio e i suoi piccoli occhi sottili si aprirono leggermente.
Sentii la sua mano sul mio fianco toccarmi piano, come per accertarsi che fossi ancora lì, poi accennò un piccolo e fugace sorriso.
-Buongiorno.- Rabbrividii sentendo nuovamente la sua voce da appena sveglio, meravigliosa.
-Scusa se ti ho svegliato.- Cercai di non perdermi nuovamente nei suoi occhi. Lui scosse piano la testa. -Non fa niente.- Sorrise allontanandosi e sciogliendo l'abbraccio, si stiracchiò.
-Mi si è addormentato il braccio.- Fece una smorfia cercando di fargli riprendere sensibilità. -È colpa mia, ci ho dormito sopra.-
-Ieri sera ti sei addormentata per prima e non volevo svegliarti.- Con impaccio sorrise piano.
Nessuno dei due era abituato a tutta quella confidenza, ma a nessuno dei due sembrava dispiacere.
Il mio sguardo cadde nuovamente sui suoi polsi coperti dalle maniche del pigiama color corallo.
Rabbrividii distogliendo subito lo sguardo. -Non hai più avuto niente questa notte.- Notò il ragazzo riportandomi alla realtà. Scossi la testa.
Feci un recap della nottata appena passata e solo in quel momento realizzai che le nostre camere si trovavano su piani differenti. -Jake...- Iniziai a dire prendendolo per le spalle e guardandolo in viso.
-Jake ieri sera hai salito le scale da solo.- Gli feci notare. -E per di più senza il bastone!- Aggiunsi lanciando uno sguardo intorno a noi.
Per qualche istante non disse niente, corrugò la fronte. -Lo so.- Sfoderando una smorfia divertita ridacchiò. -Ti sei fatto male?-
-Non urlare.- Rise. -Rispondimi subito.-
-Non mi sono fatto niente.-
-Ti saresti potuto fare male.-
-Ma non è successo.- Disse accennando un sorriso.Ci fu silenzio per qualche momento. -A proposito di ieri sera, Jake.- Esordii, i suoi occhi nivei ebbero un sussulto.
-Lo so.- Disse secco prima che potessi aggiungere altro, come se sentirselo ripetere gli causasse ancora più dolore.
-Lo so che per te aver dormito insieme non significa nulla.- Le labbra rosee si strinsero. -Non pensare che ti abbia solo usato per non stare sola.-
-No, non l'ho mai pensato. Mi sono sempre fidato di te, Mocciosa, ma il fatto che tu mi dica questo mi fa pensare.- Fece una pausa passandosi una mano esitante tra gli spettinati capelli corvini.
-Non è che stai cercando di convincere te stessa a non averlo fatto?- Osservò con tono tagliente. Ebbi un tuffo al cuore, e se avesse avuto ragione?
-Ti sbagli.- Dissi invece alzandomi e pettinandomi distrattamente alcune ciocche di capelli.
-Neanche tu eri nelle condizioni di restare solo dopo ciò che mi hai mostrato.- Continuai alludendo ai tagli sui suoi polsi, mi sforzai di non guardare in quella direzione.
Sapevo che gli avrebbe dato fastidio.
-Te l'ho chiesto da amica.- Aggiunsi.
Sembrò fargli più male del dovuto, la sua espressione indifferente vacillò.
-Mi fa piacere che mi consideri un amico.- Bisbigliò e fece male, mi distrusse dentro sapere di averlo ferito nuovamente.
Eppure sarebbe stato ancora più difficile per me fare finta di niente se avesse saputo la verità.
STAI LEGGENDO
La Lucciola
Storie d'amore[COMPLETA] Nella frenesia della vita, c'è una ragazza con una determinazione inarrestabile e un unico obbiettivo: aiutare il suo amato zio. Ma il destino ha altri piani per lei quando trova lavoro presso una sontuosa villa come assistente personale...