Appena Liam fermò la macchina per poco non urlai.
Davanti a noi c'era uno dei ristoranti coi prezzi più alti di tutta la città.-Sta scherzando spero!- Esclamai, già mi piangeva il cuore a svuotare il portafoglio.
Lui scosse la testa sorridendo divertito, anche l'autista lo guardò male.-Non vorrà dire che farà pagare la signorina!- Era incredulo, Jake alzò le spalle tranquillo. -Ha perso la scommessa.- Disse semplicemente facendomi segno di scendere.
Aveva ragione, me l'ero cercata. Scesi con una smorfia in volto e gli aprii la portiera sbuffando.
Tenendo stretto il suo bastone si aggrappò con grazia al mio braccio lasciandosi condurre all'entrata, per un attimo fui tentata di entrare da un'altra parte.
Quando aprii la porta trattenni un'esclamazione di meraviglia.
Un'enorme stanza ci si presentava davanti agli occhi, tutta la parete opposta era composta da enormi finestre che erano coperte da enormi tende di seta bianca.
Tanti, ma tanti, tavoli rotondi e coperti da grandi tovaglie bianche erano sparsi per la sala, il pavimento era di legno chiaro, le pareti bianche e il bordo del soffitto era disseminato di faretti che emanavano una luce calda.
A quanto pare aveva già prenotato, a mio nome, quindi ci sedemmo immediatamente.
La gente mi guardava come se fossi una pezzente, ma mi davano più fastidio gli sguardi che rivolgevano al ragazzo davanti a me.
Afferrai il menù come se avesse potuto mordermi e lo aprii con tutta la forza di volontà che avevo.
Al mio urlo strozzato quando vidi i prezzi Jake scoppiò a ridere come se avesse trattenuto la risata per tutto quel tempo, lo osservai amareggiata.
-Perché sta ridendo? Non è divertente.- Sibilai fulminandolo, mi sentivo presa in giro. La sua risata non mi scalfiva.
Incrociò le braccia smettendo di ridere gradualmente ma senza mai smettere di sorridere.-Prendi quello che vuoi, pago io.- Dichiarò e alzò un sopracciglio afferrando il menù apposta per lui che gli porse il cameriere.
Dal mio viso scomparve subito il broncio che si era formato poco prima lasciando spazio ad un'espressione di meraviglia.
Lui non aggiunse nulla mentre leggeva il menù scorrendoci sopra col dito. Quando feci per parlare alzò l'indice davanti al naso facendomi segno di tacere.
-Volevo solo ringraziarla.- Dissi piano abbassando lo sguardo.
Passandosi una mano fra i capelli, si sistemò gli occhiali sul naso con l'altra. Istintivamente mi venne da raddrizzare i miei. -Non ho mai avuto intenzione di farti pagare.- Ammise lasciandomi ancora più stupefatta.
Mi pentii subito di come mi ero comportata. Osservai un'altra volta il menù con l'amaro in bocca, tutto quanto aveva l'aria di costare un rene.
-Non spenderà troppo?- Solo dopo aver posto quella domanda mi resi conto di quanto fosse stupida e senza senso rivolta a lui.
-I soldi non sono un problema per me.- Mi fece un cenno velocecon la testa. -Hai scelto?-
Quando la cameriera arrivò con i nostri piatti guardò in modo strano Jake, era strano vedere qualcuno con gli occhiali da sole al chiuso.
Sembrò realizzare la condizione del ragazzo solo dopo essersene andata.
Guardai i piatti con l'acquolina in bocca.
-Mocciosa.- Mi chiamò Jake sporgendosi verso di me.-Com'è il locale?- Mi chiese e una ciocca di capelli gli scivolò davanti agli occhi. -Molto bello, ma... non è esattamente nel mio stile.- Ammisi guardandomi intorno a disagio.
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La Lucciola
Romance[COMPLETA] Nella frenesia della vita, c'è una ragazza con una determinazione inarrestabile e un unico obbiettivo: aiutare il suo amato zio. Ma il destino ha altri piani per lei quando trova lavoro presso una sontuosa villa come assistente personale...