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Sentiva il dolore che lo stava bruciando da dentro.Arrancò nel buio fino a sedersi sul letto.
Sentiva i suoi passi, correva via. Si allontanava da lui.
E per l'ennesima volta fu lasciato solo, ma questa volta fece più male.Sentiva la testa pulsargli, il respiro irregolare uscire dalle sue labbra socchiuse.
Le stesse che poco prima avevano azzardato troppo, le stesse che non erano riuscite a tacere.Si prese il viso fra le mani, stritolando i capelli.
Quante volte lei glieli aveva sfiorati?Quante volte non si era goduto abbastanza la sua presenza?
L'ira gli fece serrare la mascella, gli spinse lacrime amare lungo i contorni del viso.
Sentiva ancora il suo profumo impresso in lui e questo lo faceva impazzire.
La sua essenza era impressa in quell'aria.Doveva uscire.
***
Corsi a perdi fiato fino alla villa, mi stavo lasciando Axel alle spalle.
Con un sospirò avevo accettato e lui aveva riso, quasi incredulo.Ero sembrata così convinta, talmente tanto da ingannare me stessa.
Eppure non ero riuscita fare finta di niente quando il ragazzo aveva avvicinato la sua mano alla mia.Così ero uscita dal veicolo, promettendogli che ci saremmo rivisti il prima possibile, e avevo cominciato a correre fino a non sentire più nemmeno i miei stessi polmoni.
Spalancai la porta della stanza del ragazzo, ma mi bloccai quando la vidi vuota. Mi prese un colpo quando notai come le coperte del letto fossero state estirpate da sotto il materasso e tirate sul pavimento.
-Jake?- Lo chiamai, nessuna risposta.
-Jake?- Urlai guardandomi intorno.Lo notai con la coda dell'occhio solo quando passai davanti alla grande porta di vetro comunicante col giardino.
Seduto per terra sull'erba bagnata volgeva il viso al cielo, sembrava di un'umore completamente diverso da prima.
Quando feci il mio ingresso in giardino trattenni il fiato, senza dire nulla mi sedetti al suo fianco. -Jake...- Alla mia voce sembrò essere pervaso da un brivido, ma fece finta di niente.
-Cosa ci fai qui?- Chiesi avvicinandomi lentamente, lui aprì gli occhi bianchi fissando il firmamento.
Stava immaginando le stelle.
-Non vai da lui?- Mormorò, distante.
Me l'ero chiesto anche io, mentre correvo alla villa.Perché non stavo con chi avevo scelto di stare? Forse perché, sebbene la mia scelta fosse stata Axel, lamia presenza in quel momento serviva da tutt'altra parte.
-No.- Mormorai abbassando lo sguardo e lui accennò un piccolissimo sorriso quando mi sedetti al suo fianco.
Rividi le sue tenere fossette. -So di non essere come quel tipo.- Iniziò piano dopo un lungo e imbarazzante silenzio.
-Sono cosciente del fatto che sia una scelta più ragionevole scegliere il ragazzo che abbia più possibilità di renderti felice, quindi capisco la tua scelta, Amber.- Disse senza mai staccare lo sguardo vuoto dal cielo.
-In effetti sono stato un cretino a mettermi in mezzo sapendo benissimo come stavano le cose, ma sono contento di avertelo detto: mi sono tolto un peso.- Aggiunse calmo per poi trarre un sospiro profondo.
-Odio ammetterlo, ma se ci sono riuscito è solo grazie a questo Axel che tanto ti piace e forse è meglio così.- Gli scappò una risata amara, scosse la testa.
-Sai io non penso sia stato un disastro completo questo Natale.- Girò piano il viso verso di me e mi sentii morire quando incrociai le sue candide perle.
-Ascolta, io...- Dissi prendendo coraggio, ma il suo dito sulle mie labbra mi interruppe.
-Dimmi solo una cosa, okay?- Annuii e lui allontanò la mano, vidi il suo labbro tremare quando finse un sorriso.
-Non te ne andrai dopo ciò cheti ho detto, vero?- Tali parole rimbombarono nel mio cranio, martellandolo e quando guardai la sua espressione distrutta non riuscii più a trattenermi.
Lo tirai ame stringendolo forte. -Sei un idiota, un cretino deficiente se pensi che me ne andrò.- Dissi e gli angoli dei miei occhi cominciarono ad inumidirsi.
Poco a poco le sue braccia mi avvolsero con delicatezza stringendomi al suo corpo.
Il mio stomaco si attorcigliò.Mi accarezzò con discrezione la nuca mentre io gli stringevo la maglietta in preda ai sensi di colpa. -Promettimelo.- Ordinò piano con la voce che cominciava a vacillare.
-Te lo prometto, Jake.- Dissi passando le mie dita fra i suoi soffici capelli.
La sua pelle fu scossa dai brividi.
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angolino autricee <3spero che la storia vi stia piacendo, questo capitolo ho provato a farlo un po' più corto essendo che gli altri sono chilometrici ahaha
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in più se voleste farmi pubblicità in qualsiasi modo ve ne sarei estremamente grata<33
mi trovate soprattutto su tiktok come "jvdipityy"
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La Lucciola
Romance[COMPLETA] Nella frenesia della vita, c'è una ragazza con una determinazione inarrestabile e un unico obbiettivo: aiutare il suo amato zio. Ma il destino ha altri piani per lei quando trova lavoro presso una sontuosa villa come assistente personale...