- ANDROMEDA POV -
Dopo la partita sono tornata in camera. Non mi andava proprio di andare a quella stupida festa. Stef ha provato a convincermi in tutti i modi ma, dopo un'occhiata tagliente, ha capito che era meglio non insistere.
Una volta in camera il sonno si è fatto subito sentire.Quando mi sono svegliata ho trovato un messaggio di Stef che mi avvisava di essere uscita presto e che non ci sarebbe stata per tutta la giornata.
A quanto sembra deve vedersi con sua madre per provare a risolvere le cose tra loro.Mi metto a sedere sul letto e mi guardo intorno. Bene sarò sola tutta la giornata, è la prima volta da quando sono arrivata.
Vado a farmi una doccia e prendo una brioche per colazione.
Metto le cuffiette e mi stendo sul letto.Non so da che parte andare
Continuo a cambiare, lo so
Ho bisogno di un approccio diversoQueste sono le parole in nervous dei the neighbourhood.
E quella frase, "continuo a cambiare", fa mutare qualcosa in me.
La musica continua a scorrere nelle cuffie ma io non sento più nulla.
Perché cazzo non riesco a controllarmi.
Ci sono sempre riuscita, non ho mai avuto problemi e invece... ultimamente non mi riconosco. Cosa sta succedendo?Mi vibra il telefono.
«Pronto»
«Hey Sid! Tutto bene? Facciamo colazione insieme?»
«Emh no... non... Chris non è giornata»
Non ci penso due volte a chiudere la chiamata mentre sento il mio amico rispondere qualcosa.
Inizio ad agitarmi.
Il panico mi assale.Continuo a camminare in tondo per la stanza tenendomi la testa tra le mani.
Non puoi fidarti delle persone, non puoi.So che dovrei confidarmi con i miei fratelli o almeno con Chris di questo mio stato d'animo, ma non capirebbero.
Nessuno capisce.
Tutti non fanno altro che dirmi di fidarmi, di aprirmi. Nessuno capisce la mia difficoltà.
Ma perché questa difficolta proprio ora inizia a non esserci? Da un momento all'altro poi?! Cosa sta succedendo?Stringo i capelli in due pugni mentre mi accascio a terra tra le lacrime.
Non voglio nessuno con me in questi momenti. Sono poche le volte che la prendo così male, ma mi rendo conto che le persone che mi stanno intorno soffrono a vedermi in questo stato.
Quindi cerco di nascondere e tenere per me questi momenti.I pensieri si fanno più rumorosi, sono fastidiosi. Mi sento intrappolata dalla voce nella mia testa.
L'agitazione aumenta. Ho caldo ma sudo freddo, e il cuore non accenna a rallentare. Il fiato si fa corto, il mio corpo si irrigidisce e le gambe cominciano a tremare. Non ho il controllo di me stessa in questo momento, e ciò mi destabilizza.
Tutto questo in un minuto.«Che diamine succede? Stai bene?»
Non mi sono neanche accorta che è entrato qualcuno. Ma nessuno ha le chiavi tranne me e Stefanie.
Alzo lo sguardo.
Indietreggio immediatamente aiutandomi a strisciare sul pavimento con mani e piedi.
«C-come sei entrato» Noah. Questo ragazzo ha la capacità di trovarsi con me sempre nei momenti sbagliati, ma ora io non riesco. Non sono in grado di controllarmi deve andare via.«Andromeda, cos'hai?» si abbassa sulle ginocchia con uno sguardo preoccupato, uno sguardo che conosco benissimo, sono anni che lo vedo sul viso di chiunque mi stia vicino, e non lo sopporto.
«Rispondi»
«Stef ha scordato la giacca e mi ha dato le chiavi per venirla a prendere dato che non ha una macchina»
«Vai via» nascondo il viso tra le ginocchia abbracciandole.Lui non sembra intenzionato a muoversi.
Non mi interessa, si stesse lì senza fiatare.«Andromeda!» sento urlare nel corridoio.
Josh. Merda, Christian non sa proprio tenere le bocca chiusa.
Mi chiedo solo come mai ci sia lui... di solito è Marcus l'incaricato.
STAI LEGGENDO
DIFFICULT: help me dream
ChickLitAndromeda Hood è una ragazza di 20 anni tormentata dal passato. Non si fida di nessuno se non dei suoi due fratelli e del suo migliore amico, ed ha sviluppato un carattere molto forte per proteggere ciò che è rimasto della sua anima. Il suo passato...