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- ANDROMEDA POV -

Non avrei mai pensato di passare la notte cosi.
Ricoperta dai baci di Noah e dalle sue carezze.

Dopo essere stati in quella stanza è cambiato qualcosa tra di noi. In senso positivo ovviamente.

E posso dire con certezza che per la prima volta abbiamo fatto l'amore. Certo, ogni volta con lui è sempre stata significativa ma questa è stata diversa. Non ho percepito neanche un momento in cui lui ha dovuto trattenersi per non superare i limiti che si è imposto.

E per quanto a me vada bene così com'è, devo ammettere che è davvero bello vederlo impegnarsi per me.
Ci tiene e ci sta provando davvero e stanotte ne ho avuta la piena dimostrazione.

La luce dalle grandi vetrate mi sveglia tra le braccia del mio Ade e un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra.

Cercando di non svegliarlo mi alzo dal letto e, con rumori minimi esco dalla stanza ritrovandomi nel lunghissimo corridoio.

Prima di iniziare la giornata vorrei fare una lunghissima doccia ma so perfettamente che molto probabilmente Noah dopo vorrà farla quindi, preferisco aspettare e farla con lui.

Raggiungo la cucina enorme e inizio a rovistare nei vari mobili cercando di trovare qualcosa da poter preparare per colazione.

Tutti i miei sforzi però sono vani. La cucina è vuota.

Arresa a quell'idea scivolo sul divano alzando le gambe per posarle alla testiera e prendo il mio telefono e, dopo essermi accertata dell'indirizzo di casa, inserisco tutti i dati nell'applicazione e mi siedo dritta ad aspettare il fattorino delle consegne che ci porti qualcosa di decente.

Guardando fuori dalle vetrate mi rendo conto che finalmente la pioggia che ci ha accompagnati tutta la notte e per tutta la giornata di ieri, ha lasciato il posto a scorci di sole.

Certo non si può dire che sia una giornata piena di sole, ma il cielo è bianchissimo e ho la netta sensazione che in realtà stia per nevicare.

Forse dovrei prendere qualcosa di pesante a Noah. Potrei regalargli un giubbino imbottito per natale, invece di farlo continuare ad andare in giro con quella giacca di pelle del tutto fuori stagione.

Mi riscuoto però dai miei pensieri arrivando ad una conclusione abbastanza palese.

È sicuro che lui abbia già qualcosa di più pesante ma con la testa dura che si ritrova si stina comunque a mettere la giacca di pelle.

Il suono del citofono mi riscuote dai miei pensieri.
Il portiere mi informa dell'arrivo della colazione e me la manda su tramite l'ascensore.

Dieci minuti più tardi sto entrando nella camera da letto con la busta in mano e salto sul materasso vedendo Noah con gli occhi mezzi aperti.

«Buongiorno bambolina» cerco di imitare la sua voce allungandogli la busta con dentro due caffè e due brioches.

«Non parlo così» risponde con la sua solita area scorbutica tirandosi su dai gomiti per guardarmi. «Che ore sono?» chiede passandosi una mano sul viso e poi tra i capelli.

«Le nove e mezzo» gli rispondo mettendomi a sedere, posando la schiena alla testiera imbottita del letto. Prendo dalla busta il mio caffè e inizio a sorseggiare aspettando che sia completamente sveglio.

Lui di risposta si gira a guardarmi e, spostando di poco il caffè dal mio viso, si avvicina e mi lascia un leggero bacio sulle labbra. «La giornata inizia sempre bene con il caffè a letto»

Stronzo. Ed io che ho pensato per un solo attimo che stesse per dire che la giornata inizia sempre bene con me.

Sbuffo guardandolo male e allungo una mano per togliergli la busta da davanti e non fargli prendere il caffè ma, anticipando la mia mossa la allontana prima di me.

DIFFICULT: help me dreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora