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- ANDROMEDA POV -

Vaffanculo! Quel brutto stronzo arrogante. Ma chi cavolo si crede di essere.
Si capisce solo lui. Prima mi tratta bene, poi mi sputa veleno addosso, poi mi ignora.

Non ne so molto sulla mitologia, ma dai suoi occhi ho capito che quello che gli ho detto l'ha turbato, e sinceramente non mi interessa.

Quella notte non ho dormito, e il mattino seguente avevo delle occhiaie orribili.
«Fantastico!»
Vado a farmi la doccia prima di svegliare Stefanie. Ieri sera è tornata molto tardi.
Era andata a cena con Josh, ma non so altro.
Non voglio saperne molto dato che non sono d'accordo con ciò che stanno facendo, ma se li rende felici...

Esco dalla doccia e, avvolta nel mio accappatoio viola, le tiro via le coperte di dosso. Ormai ho capito quali sono i trucchi per farla alzare.
«Svegliaa! Devi prepararti, faremo tardi a lezione! Mancano dieci minuti Stefanieee»

«Dieci minuti? O mio dio Andromeda! Potevi svegliarmi prima!» inizia a correre raccogliendo vestiti e trucchi.
Scoppio a ridere e lei si ferma al centro della stanza. Mi guarda accigliata e, vedendomi in accappatoio, va a prendere il telefono.

«Ma mancano quaranta minuti!»
«Quando troverai un altro modo per svegliarti me lo farai sapere, così continuerò a mettere in pratica questo»
Scoppiamo a ridere entrambe e torniamo a prepararci.


***


Le lezioni passano velocemente.
Marcus mi ha scritto di volermi vedere una volta finite, così sono le quattro quando mi dirigo verso i dormitori maschili.

Lo trovo fuori alla porta d'ingresso, mentre guarda il telefono.
«Allora, solito controllo?»
«And smettila. Sai che sono preoccupato, non è un controllo. Voglio assicurarmi che tu stia bene».

Iniziamo a camminare per i giardini del campus mentre mio fratello mi chiede com'è andata la giornata.
So già che tra poco affronteremo l'argomento "attacco di panico".
Ormai ci sono abituata.

«Vuoi parlarmi di ieri?»
Ecco qua.
«Non c'è molto da dire Marcus.
In questo periodo sento che potrei aprirmi con chiunque e dare fiducia a tutti ma non è la cosa giusta da fare capisci?
Ieri diciamo che, tutto quello che mi è accaduto in questa settimana di rientro, mi è piombato addosso».

Ho sempre parlato apertamente con lui. Mi ascolta, riflette e mi da consigli, lasciandomi gestire la situazione da sola. Josh anche sa ascoltarmi, ma poi vuole risolvere lui la questione e al momento non c'è nulla da fare. Christian invece, non ne parliamo proprio. Quando si tratta di me è sempre impulsivo.

«Sai che non so spiegarti cosa provo in quei momenti, è difficile farlo a parole»
«Magari puoi dirmi quali sono questi avvenimenti. Cosa credi abbia causato la crisi?
Mica è colpa di Elijah?»
«No no, è tutto. Mi sono aperta con Stefanie quando ancora non la conoscevo e non so il perché. Ho conosciuto Elijah, che ha espresso interesse e spesso mi chiedo se questo sia reale o meno. Ma non dovrei avere neanche il dubbio, voglio dire... è Elijah Anderson, quando mai è stato serio con qualcuna?
E poi c'è Noah Davies.
Lui non lo capisco proprio. Prima è professionale e serio, al contempo si rende conto di ciò che voglio anche se non dico nulla.
Poi però non so cosa succede e mi risponde male. Il suo umore cambia all'improvviso e non so se sono io il problema»

«Ti ha trattata male?» Marcus si acciglia.
«No non mi ha trattata male, neanche mi sfiora»
«In che senso non ti tocca?»
«Non è quello il punto. Volevo sapere se Elijah era serio con me o meno, lui essendoci amico poteva saperne qualcosa, invece mi ha dato contro dicendomi che quelli come loro vogliono solo scopare e che non ci sono principi bla bla bla, ed io-»
«Questo quando?» mi interrompe. Ma che gli importa?
«Marcus non è quando il problema, ma mi stai ascoltando?»

DIFFICULT: help me dreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora