37 - Tony

113 9 7
                                    

Era tutto pronto: la pedana, le tute, le particelle. Non sarebbero partiti tutti, solo Steve e Clint avevano deciso di intraprendere questa missione. Bucky aveva mantenuto fede alla sua promessa, sarebbe rimasto a terra e avrebbe vegliato su Peter e Morgan in caso qualcosa fosse andato storto. Rimase lì a guardarli salire su quella maledetta pedana, la stessa che aveva costruito Tony, e in un battito di ciglia sparirono.
«Funzionerà?» chiese Bruce guardando il vuoto che i due eroi avevano lasciato.
«Non lo so» sospirò Bucky «Spero di si.»

Mille colori diversi, la sensazione di dover vomitare. Una luce bianca, la confusione. Il mondo attorno a loro girò per qualche istante, quel tanto che bastò per farli disorientare. Chiusero gli occhi e poi li riaprirono.
«Siamo arrivati?» chiese Clint guardandosi attorno ancora leggermente scombussolato.
«Si» rispose Steve inspirando «Credo di si.»
Non ci misero molto a capire dove fossero finiti. Banner era bravo, ma non aveva ben capito come regolare la destinazione. «Sono le macchine di Tony!» disse giustificandosi con il capitano.
«Dove ci troviamo?» chiese Barton guardandosi attorno.
«Manhattan» rispose Steve «O almeno così credo.»
Attraversarono le vie nascoste tra gli alti palazzi e i vicoli puzzolenti, ritrovandosi in una delle strade principali della città. Barton guardò in alto «Steve, guarda!» disse indicando con il dito «La Stark Tower.»
Il capitano si voltò e si avvicinò ad un edicola qualche metro più indietro, prese un giornale e ne lesse la data «Siamo nel 2023.»
«Che cosa?» chiese Clint avvicinandosi.
Prese il giornale e guardò la data «Perfetto. Ora troviamo il modo di contattare Tony senza distruggere questa linea temporale» disse dando una pacca sulla spalla del capitano.
Steve annuì «Andiamo.»

Corsero verso la Stark Tower. Gli occhi di Steve si illuminarono di un astrava piccola luce; non riusciva a credere a tutto quello che stava accadendo. Ma una strana sensazione gli fece scendere un brivido lungo la schiena, mentre percepiva quello che gli sembrò essere un insetto camminargli lungo il collo. Si fermò e con la mano si diede un leggero schiaffo sulla pelle, cercando di schiacciare qualunque fosse l'insetto che gli stava camminando addosso. Quest'ultimo, però, non si lasciò nemmeno sfiorare, bloccando preventivamente la mano del capitano. Steve sgranò leggermente gli occhi sorpreso, ed improvvisamente una folata di vento gli scosse i capelli e lo costrinse a chiudere gli occhi. Quando li riaprì, rimase esterrefatto.
«H-Hey.» disse Peter con un leggero cenno della mano.
«Peter? Che cosa ci fai qui?!» domandò Steve incredulo.
«Si, ecco io- »
Il capitano si avvicinò a lui e lo afferrò per le spalle «Ti avevo detto di rimanere a casa!»
«Si ma io- »
«Qui è pericoloso Peter! Ma non lo capisci che rischieresti di non tornare mai più a casa?!»
Il ragazzo abbassò lo sguardo «Io... volevo solo rivederlo un'ultima volta... in caso qualcosa andasse storto» tirò su con il naso «Scusa.»
Clint mise una mano sulla spalla del capitano «Steve, lascialo venire con noi. Sarebbe crudele da parte tua non farlo.»
«Si ma- »
«Steve. Guardalo.»
Il capitano si voltò, vide le sue lacrime, la sua espressione distrutta. Quello era il viso di un'anima infranta, un cuore spezzato. Vide tutto quello che non aveva mai visto in tutti gli anni passati, e capì che avergli vietato di non intraprendere quel viaggio assieme a loro era stato da egoisti. Meritava tanto quanto lui di vedere Tony un'ultima volta, non importava quale fosse il prezzo da pagare.
«D'accordo, ma stammi attaccato okay?»
Peter alzò lo sguardo e accennò un "si" con la testa, poi sorrise.
«Questo è il giorno in cui il dottor Banner schioccherà le dita» disse Steve voltandosi verso Clint.
«Come?» chiese Peter confuso.
«Si. Oggi riporteremo indietro tutti, ma tornerà anche Thanos.» disse Clint.
«E come succederà?» chiese ancora Peter.
«Nebula.» rispose Clint.
«Chi?!» chiese ancora più confuso il ragazzo.
«È una lunga storia» rispose Steve «Andiamo alla torre. Lì troveremo un passaggio fino al quartier generale.»

Corsero verso la torre e senza volerlo, appena prima di entrare nella hall, si imbatterono nella signorina Potts.
«Pepper?!» disse Steve sorpreso e con il fiatone.
«Steve? Ma come?...» disse Pepper confusa.
«Non c'è tempo per le spiegazioni. Devi portarci al quartier generale subito!»
«Ma io stavo- » provò a replicare la donna.
«Non abbiamo tempo Pepper!» urlò Steve.
Pepper si voltò «Peter?!» disse sorpresa.
«Salve signorina Potts!»
Entrarono e salirono fino all'ultimo piano, poi presero le scale e si diressero verso l'elicottero sul tetto.
«Steve, aspetta!» disse Pepper fermandosi di colpo «Che cosa diavolo sta succedendo?! Tu dovresti essere con Tony a trovare un modo per riportare tutti indietro, e Peter! Lui- lui dovrebbe essere sparito! Perché è qui! E io non riesco più a capire cosa sta succedendo! Io- »
Improvvisamente, Clint si avvicinò alla donna, la prese per le spalle e la guardò dritto negli occhi con lo sguardo serio «Ascoltami attentamente Pepper. Noi siamo le stesse persone che conosci, ma non siamo da questo tempo. Proveniamo da una linea temporale diversa, e nella nostra linea Tony è morto.»
«Che cosa?...» disse Pepper confusa.
«Da dove veniamo noi, Tony si è sacrificato per sconfiggere Thanos. Sono passati quasi sei anni dalla sua morte.»
«Ma Tony... Lui...»
«Lui qui è ancora vivo, ma nel giro di poche ore non lo sarà più.»
Pepper si schiarì la gola «E che intenzioni avete? prendere Tony e portarlo via?»
Clint non rispose.
«Se è questa la vostra intenzione, allora non funzionerà. Rogers non ve lo permetterà mai.»
«Lo sappiamo» disse Steve «Siamo qui per trovare delle risposte. Ma il tempo stringe e noi non abbiamo un passaggio per il quartier generale. La nostra unica speranza al momento sei tu, quindi per favore, chiama qualcuno, fai decollare quell'elicottero e portaci là.»
Peter fece un passo in avanti «L'unica cosa che vogliamo... è riavere indietro Tony. Non chiediamo altro.»
Pepper lo guardò con occhi ancora sbalorditi.
«Per favore Pepper.»
La donna accennò un lieve si «Andiamo.»
Il volo fu breve, l'atterraggio ancora di più. Appena scesi, Peter si avvicinò a Clint «Posso farti una domanda?»
«Dimmi.»
«Perché non siamo tornati più indietro? Avremmo potuto salvare anche Natasha.»
«Non avrebbe mai funzionato.»
«Perché?»
«Perché lei non si sarebbe mai fatta da parte per lasciarmelo fare.»
Peter lo guardò «Perché?»
Clint si fermò e sospirò, poi si voltò e lo guardò dritto negli occhi «Perché io ho una famiglia Peter.»
Riprese a camminare lasciando il ragazzo immobile in mezzo al prato. "Famiglia" pensò Peter "Sembra quasi una brutta parola".

Fire on FireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora