Capitolo 11

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Appena entrammo in biblioteca, intuii subito quanto Ella desiderasse chiedermi cosa fosse successo durante la pausa. Continuava a guardami mentre cercava di sistemare i suoi capelli e gli occhiali. Ella si poteva descrivere come una ragazza timida, tutto di lei era dolce e minuto, inclusa la sua personalità. Probabilmente si sentiva ancora di più in soggezione perché tra di noi non si parlava mai di ragazzi a meno che non fossero quelli trasmessi in TV.

Finalmente, cedette e chiese, "quello era Zack Darrington, giusto?" 

Anche Ella lo conosceva?

"Si," risposi esitante.

"Cosa voleva?" chiese.

Effettivamente, pensandoci bene non ne avevo idea. Forse voleva infastidirmi.

"Non lo so", risposi pensierosa. Mi mordicchiai il labbro. "Immagino che fosse annoiato o qualcosa del genere."

Ella mi lanciò uno sguardo strano. "Come fai a conoscerlo? Non ce ne hai mai parlato."

Sarebbe stato strano parlare di quello che era successo, se io e Zack non avessimo mai più parlato. Onestamente, avrei voluto parlarne, ma cosa avrei detto? Non è che fosse il mio ragazzo.

"Non è che lo conosco bene. Solo..." Raccontai tutto quello che era successo alla festa: il bacio di quel maiale -a cui Ella aveva risposto che avrei dovuto accusarlo di violenza sessuale-, la mia lite con Zack, la macchina, il pranzo al McDonald's. Tralasciai le parti su di lui che mi sorprese a fissarlo e i suoi commenti provocatori. Dopo il racconto, i suoi occhi erano ancora più grandi del normale.

"Aspetta, quindi gli piaci?" chiese.

Buttai fuori un sospiro di scherno. "Penso che gli piaccia solo infastidire le persone. Sono sicuro che tra un paio di giorni troverà un'altra ragazza da tormentare."

Mi lanciò un'occhiata poco convinta e poi sorrise appena. "Bisogna ammettere che è un bel ragazzo", commentò.

Lo ammettevo, i suoi capelli oggi erano belli: più acconciati del solito ma ancora spettinati. E ero gelosa delle sue ciglia.

"E' uno stronzo." Allontanai l'immagine di lui dalla mente. "E un narcisista e un donnaiolo."

"Se lo dici tu," disse Ella con un piccolo sorriso, che ignorai. Non l'aveva ancora incontrato di persona.

La biblioteca era sempre affollata subito dopo la scuola. Stavamo cercando dei posti quando sentii arrivarmi una notifica.

Non rispondere: hai pensato alla mia offerta?

La mia faccia diventò immediatamente rossa, ricordandomi del nostro incontro durante la pausa. "É lui?" chiese Ella e mi infilai velocemente il telefono in tasca.

"Eh? Sì..."

"Oh mio Dio, gli piaci", urlò in un sussurrò.

Le lanciai un'occhiataccia. "Sai quante ragazze gli vanno dietro?"

"E con questo?" insistette lei. "Stava cercando di baciarti durante la pausa."

Il calore iniziò ad avvolgermi fino al collo. "Cosa? No, non è vero," negai. imbarazzata. Per fortuna, nessuno intorno a noi stava prestando attenzione.

"L'abbiamo visto tutti, Amelia." Mi passai una mano tra i capelli. "Quindi risponderai?" chiese.

"Non lo so... Forse più tardi."

Il viso di Ella diventò preoccupato. "Non ti sta, tipo, importunando, vero?"

Sorrido. "No, niente del genere. Ad essere sincera, non mi dispiace molto."

Mi fece un sorriso d'intesa e io cercai di correggermi. "Dico solo che non lo odio, tutto qui."

Ella alzò gli occhi al cielo ma per fortuna cambiò argomento. "Okaaay. Beh, comunque, com'è andata la tua prima festa?"

"Una bella merda."

"Veramente?" chiese ad alta voce. "Sono sempre stato curiosa di sapere come fossero."

"Vuoi andare? Sono sicuro che ne fanno una ogni fine settimana." Onestamente, avrei preferito non andarci, ma sapevo che lo volesse e conoscevo Ella abbastanza bene da sapere che non me l'avrebbe mai chiesto direttamente.

Ella esitò poi annuì. "Dovrebbe essere interessante." I suoi occhi si spostarono e si illuminano mentre indicò a destra. "Ooh! C'è un posto."

Nel momento in cui ci sedemmo, mi ricordai di una cosa. "Merda", imprecai e mi alzai subito. "Ho dimenticato che devo andare a prendere Daniel a scuola." I miei genitori mi avrebbero ucciso se fosse arrivato in ritardo per l'allenamento. Feci un piccolo saluto a Ella prima scappare da lì.

The Coach's Daughter ▪︎ ✔️ (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora