Capitolo 24

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Appena arrivati a casa, mia madre mi portò via il telefono e mi spedì nella mia stanza, e a scuola Zack mi evitava come la peste. Passò una settimana senza che ci rivolgessimo una parola, e fu una tortura.

Perdemmo la partita in cui Zack rimase in panchina e potevo affermare che mio padre mi incolpasse per quello. Non mi guardava nemmeno quando eravamo a casa.

L'unica volta che mia madre si rivolgeva a me era per chiedermi perché non potessi essere responsabile come Daniel e perché fosse stata maledetta con una figlia così irresponsabile. Quando ero a scuola, le persone mi guardavano male a causa delle voci. Quando ero a casa, le persone mi guardavano male perché ero una fallita.

Era come se stessi perdendo tutti intorno a me.

••••

"Ti ho portato questo," disse Jaden e mise un pacchetto di vermi gommosi sul banco di fronte a me. Il mio preferito. La gratitudine riempì tutto il mio corpo. Almeno qualcuno non mi odiava.

"Grazie. Sei il migliore," dissi con un leggero sorriso.

"Che ti succede ultimamente? Stai bene?" mi chiese sedendosi accanto a me.

"Sì," risposi subito. "È tutto ok." Finché non esprimevo le mie preoccupazioni ad alta voce, non erano vere, giusto?

"Amelia, sei una terribile bugiarda," disse.

Buttai fuori una risata ma non era vera. "Non so... mi sento come se stessi deludendo tutti." Principalmente me stessa.

Le sue sopracciglia si corrugarono. "Perché lo pensi?" lui chiese.

Mi morsi l'interno della guancia. Come potevo anche solo iniziare a spiegare tutto quello che stava succedendo? Avrebbe capito? Inoltre, anche lui stava attraversando cose difficili. Non volevo appesantirlo.

"Riguarda i voti," dissi infine. "Si stanno abbassando."

"Aw, non preoccuparti di questo," disse in tono sprezzante. "È solo ottobre."

Giocai con la mia matita. "Hai ragione. Grazie, Jaden."

"Tu faresti lo stesso per me," rispose e mi diede un colpetto sulla spalla. Ricambiai con un piccolo sorriso. "Ecco fatto. Sei carina quando sorridi."

Il mio viso sbiancò. Sapevo che commenti come questi non significavano nulla per un ragazzo gentile come Jaden ma per me, mi creavano disagio, come il flirtare. Scansai via quei pensieri.

"Sono sempre carina," scherzai in modo piatto e guardai i miei appunti.

"Quindi lo sai," disse. Scossi la testa.

"Sei troppo gentile," dissi.

"Lo dici sempre," replicò, dispiaciuto. "Sai, alle ragazze non piacciono i bravi ragazzi."

"Piaci ad un sacco di ragazze," insistetti. Come se non lo sapesse.

Scosse la testa. "Le ragazze scelgono sempre ragazzi come Zack. Sai che sua madre ha aperto una nuova tavola calda l'altro giorno e, tipo, metà delle ragazze a scuola sono andate a dare un'occhiata."

Mi bloccai. "Oh."

Jaden sembrò notare la mia reazione. "Aspetta, ora siete amici, vero? Mi ha detto che andavate d'accordo."

"Sul serio?" chiesi dubbioso. "Quando?"

"Dopo la notte della festa. Ha detto che pensava che fossi diversa dalle altre puttan-" Alzai un sopracciglio. "Ragazze", si corresse. "Come se, gli piacesse davvero parlare con te." Jaden sorrise un po'. "È divertente parlare con te."

Non potei trattenermi; il mio cuore si gonfiò.

Jaden si fermò. "Sta succedendo qualcosa tra voi?" domandò con attenzione.

Non lo sapevo nemmeno. "No," negai. L'avevo negato così tante volte, che ora era naturale farlo.

"Fantastico," disse Jaden. "Mangiamo questo," disse e aprì con calma il pacchettino di vermi gommosi.

"Quindi la mamma di Zack ha aperto una tavola calda?" Provai a chiedere con naturalezza mentre afferravo una caramella. Quelli rosa e blu erano i migliori.

"Sì, a Pleasantville. Si chiama Stacey's." Mi guardò. "Stavo pensando di passare domani se vuoi andare."

"Oh, non posso," dissi. "Sono in castigo."

"Allora andremo quando non sarai più in castigo," propose allegramente. 

"Mi sta bene." Sì, tra 40 anni se ero fortunata.


S/A.

Essendo i capitoli molto corti, ho deciso di fare un doppio aggiornamento ❤

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Xx.

The Coach's Daughter ▪︎ ✔️ (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora