"Dovresti essere una bomba da bagno!"
"Beh, è il tuo giorno fortunato, dolcezza, perché hai appena ricevuto qualcosa dieci volte migliore: me"
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Dove una bomba da bagno del Walmart risulta essere un troppo arrogante, ridicolosamente af...
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"Stai scherzando," dicesti. "Questo è... Poseidone e tutto il resto... questa è solo mitologia. Leggende sciocche a cui nessuno crede più."
"Ah, e nell'abbandono dei vecchi modi da parte dei mortali, gli dei e le dee sono diventati spietati e corrotti come non mai." Il sorriso di Jungkook divenne amaro. "È parte della ragione per cui sono stato maledetto in questa- come l'hai chiamata?- bomba da bagno. E anche perché ho avuto po' di casini con una ragazza particolarmente arrabbiata."
Non biasimasti quella ragazza che sarà stata talmente furiosa da trasformarlo in una bomba da bagno. Ma non lo dicesti ad alta voce. Invece, quello che uscì dalla tua bocca fu, "Il figlio di Poseidone? È il dio del mare, giusto?"
"Dio del Mare, dei Terremoti, delle Tempeste, e dei Cavalli," Jungkook annuì. "Si, a mio padre piace vantarsi del suo titolo al completo ed essere sicuro che tutti lo conoscano con il cuore."
Scuotesti la testa. Questo era troppo strano e si stava facendo tardi. "Guarda, solo... Non credo tu abbia altri posti dove stare vero? O almeno puoi fare apparire dei vestiti da indossare?"
"No. Ho bisogno eventualmente di provare a parlare con mio padre per poter ritornare di nuovo sull'Olimpo. Però mi serve un notevole spazio con dell'acqua per farlo. Un oceano preferibilmente."
"La costa più vicina è a quasi due ore di viaggio da qui," gli dicesti. "Comunque abbiamo un lago alla fine della città."
"Dovrò fare così allora." Jungkook sbuffò e scosse la testa in aria. "Ora, portami un carro così possiamo andare al lago!"
Non ti muovesti.
"Se non un carro allora va bene qualsiasi mezzo di trasporto," disse Jungkook alla vista della atua espressione.
"Vuoi andarci stanotte?" Alzasti un sopracciglio.
"Ah, la fanciulla non vuole che parta prima di averle scaldato il letto, non è così?" Jungkook sogghignò. "Non aver paura. Ho tempo."
Indicasti il divano in salotto. "Tu dormirai qui", lo informasti con tutta l'autorit che riuscisti a raccogliere. "Io dormirò nel mio letto. E domani mattina ti porterò al lago. Affare fatto?"
"Che mancanza di rispetto." Jungkook si strinse drammaticamente il petto, come se l'avessi ferito. "Sono il figlio di un dio e tu, Mortale, hai il coraggio di lasciarmi in un piccolo mobilio nemmeno adatto ai servi dell'Olimpo?"
"Tu. Dormi. Qui." Pronunciasti ogni singola parola con fermezza.
Jungkook guardò il divano per un lungo momento. "Posso almeno avere un cuscino e una coperta?" Chiese in un tono quasi mite. "Si, va bene. Dammi un momento." Ti girasti e andasti in camera tua.