25~Telefonata A Proposito Della Yee-Haw

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[Tuo POV]                                                                                                                                  Figlio di un mangiatore di biscotti!

Mi svegliai di soprassalto a causa di un russare sferragliante che stava risuonando nel mio orecchio. Di tutti i difetti che Jungkook poteva possedere, aveva proprio quello di russare abbastanza forte da svegliare tutti morti dall'età preistorica.

Eravamo ancora nella stessa posizione in cui ci eravamo addormentati: le sue braccia avvolte strettamente intorno al mio corpo, la testa appoggiata sulla mia spalla, le gambe aggrovigliate insieme. Mormorando imprecazioni sottovoce, con cautela allontanai le sue braccia e tirai fuori le gambe da sotto le sue. Almeno cento diverse articolazioni del mio corpo si spezzarono mentre allungavo i miei muscoli.

Jungkook continuò a russare, affondando la faccia nel cuscino dove era appena stata la mia testa. Scossi un po' la testa, un sorriso riluttante mi tirò gli angoli della bocca. Prima che potessi trattenermi, mi chinai e gli spostai alcune ciocche di capelli dalla sua (possente) fronte.

Il primo compito del giorno era controllare il soggiorno per assicurarsi che non si fosse verificata una catastrofe. L'allarme antincendio non era scattato, il che era già un buon segno secondo me. Quando entrai nella stanza principale mi fermai perplessa.

La scorsa notte, avevo lasciato i quattro semidei brontolando e gettando coperte e cuscini sul pavimento e sul divano. Ma in quel momento, un intero fortino di coperte e cuscini, degno di un dannato museo d'arte, salutò i miei occhi. Diverse coperte più grandi erano appese dal divano sul pavimento per fare una tenda improvvisata e colonne di cuscini sollevavano altre coperte per formare piccole torri. Sotto tutto, appena fuori dai bordi, c'erano quattro paia di piedi.

"Che ne sai?" mormorai tra me e me. "Anche i semidei costruiscono fortini con i cuscini." 

Proprio in quel momento sentii un leggero ronzio provenire dalla mia tasca, che segnalava una chiamata in arrivo. Mi voltai e cominciai a tornare nella camera da letto, afferrando il mio telefono. Trasalii subito quando vidi il nome di chi mi stava chiamando. 

Era Lulu. 

Mi schiarii la gola, cercando di rendere la mia voce più leggera possibile. "Ehi Lulu." 

"T/N! Fai qualcosa questo fine settimana?" La voce di Lulu cinguettò al telefono. "Che ne dici di fare un weekend tra ragazze? Sai, abbronzandoci un po', divertendoci a flirtare, sorseggiando una limonata e un po' di tequila..." 

He's a Demigod [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora