He's a Demigod [ITA]

[Capitolo Speciale:] Il Principe dei Morti

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[POV di Lulu]
Si appoggiò al muro. La musica le martellava nella testa e l'odore dell'alcool era denso nell'aria.

Ultimamente aveva perso il brivido di uscire alle feste, anche se non riusciva a capirne perché.

Forse era stato in parte perché non uscivi quasi più a con lei, quindi finì col partecipare a questi eventi da sola. Era frustrante sapere quanto ti stavi deprimendo per quel ragazzo—come si chiamava? Junglebook?—da quando se n'era andato.

La cosa buona era che stasera avevi davvero una scusa per non unirti a lei. Eri al Festival delle Luci con quel ragazzo carino e sembravi quasi eccitata per la prima volta da un po' di tempo.

Forse Lulu aveva capito il tuo spirito abbattuto più di quanto le piacesse. Ultimamente però, i suoi pensieri si erano rivolti a certi occhi d'argento di un altro semidio. Scosse velocemente la testa prima che la sua mente si lasciasse trasportare.

La gente si aggirava intorno, ballando al ritmo della musica o strusciandosi a vicenda. Quasi tutti erano ubriachi a quel punto della notte. Lulu d'altra parte si sentiva un grande peso al petto mentre si avvicinava al bancone per l'ottava volta.

Il suo cuore sprofondò un po' quando vide il gruppo di ragazzi in piedi lì vicino. Era indecisa se fare marcia indietro e aspettare che se ne andassero o semplicemente provarci.

No. Lo avrebbe dovuto farlo. Quei ragazzi non avevano fatto niente contro di lei.

"Aaah, Lulu!"

Lulu fece una smorfia quando uno dei ragazzi la notò immediatamente mentre si avvicinava. "Ciao Jeno," gemette, alla vista del ragazzo.

Jeno e il suo gruppo di amici si avvicinarono a lei, circondandola in pochi secondi. Il ragazzo in particolare ci aveva provato con lei nelle ultime difficili settimane.

"Andiamo a casa insieme dopo stasera uh?," disse, le parole confuse.

"Sei così ubriaco."

"Esaaatto, sono ubriaco del tuo amore", affannò Jeno.

Lulù fece una smorfia. "Per il bene dei timpani di tutti, per favore non unirti mai a un coro," mormorò, prendendo un drink. Improvvisamente la mano di Jeno balenò fuori, facendo cadere il bicchiere dalla sua mano e rovesciando la bevanda su tutta la camicia. "Ehi!"

"Ops." Jeno sorrise compiaciuto, gli occhi socchiusi che sbattevano lentamente le palpebre. "Sono così goffo. Lascia che ti aiuti."

Lulu imprecò e lo respinse quando lui cercò di chinarsi per leccare la bevanda versata dalla sua maglietta. Gli altri ragazzi che la circondavano scoppiarono a ridere. La rabbia le bruciò le vene.