40~Facciamola Finita

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Tutti loro.

Spariti.

Un momento prima erano lì, in piedi. Poi le loro figure erano scomparse.

Erano tornati sull'Olimpo? Non se ne sarebbero andati così, però, vero? Lui non se ne sarebbe andato in quel modo, vero?

Ma no. I tuoi occhi si spalancarono quando vedesti l'aria in cui erano stati in piedi incresparsi leggermente. Assottigliasti gli occhi. Stavi impazzendo? No. No, non eri diventata pazza.

Rimanesti a bocca aperta quando l'aria iniziò a muoversi lungo la strada. Fu allora che vedesti la più pallida ombra tremolante dall'altra parte; nessuno l'avrebbe visto nemmeno se non lo stesse effettivamente cercando. E tu lo sapevi.

Dopotutto non erano tornati sull'Olimpo. Frugasti nei ricordi, esaminando tutti i semidei e i poteri conosciuti che Jungkook aveva elencato il primo giorno in cui li avevi incontrati quando avevano tentato (e fallito) di rapirti.

Hoseok. Il figlio di Apollo. Che cosa aveva detto Jungkook? Hoseok poteva piegare luci e ombre per trasformare qualcuno o qualcosa, rendendolo invisibile agli occhi.

Curiosità e sospetto si accesero in te. Dove stavano andando quei sette, che non volevano farsi vedere da nessuno?

In un attimo indossasti rapidamente un paio di ciabatte e uscisti.

Ormai le ombre svolazzanti erano quasi alla fine della strada. Chiudesti la porta in fretta, ma nel modo più silenzioso possibile, e ti fiondasti dietro al gruppo, restando vicino al bordo del marciapiede dove cespugli o alberi ti nascondevano dalla loro vista.

Si muovevano tutti con rapidità che diverse volte, quando voltavi l'angolo di una strada, avesti creduto di averli persi. Ma poi avevi visto il debole luccichio davanti a te e avevi proseguito.

Il tuo cuore stava iniziando a pulsare velocemente contro le costole. Perse un battito quando ti rendesti conto che si stavano dirigendo tutti insieme verso la parte più vecchia del quartiere.

Le case lì erano più grandi, ma abbandonate. Molte finestre erano sbarrate, i cortili davanti alle strutture erano ricoperti di vegetazione formata da cespugli aggrovigliati mentre la natura rivendicava ciò che era suo. Anche il marciapiede era crepato e sgretolato ai bordi per mancanza di manutenzione.

Quando svoltasti l'ennesimo angolo, avesti appena il tempo di vedere l'aria increspata scomparire in un piccolo vicolo.

Ti fermasti. La pelle d'oca luccicava lungo le braccia mentre l'aria della sera diventava sempre più fresca. Le ombre ora erano lunghe e minacciose intorno a te.

Ti sentisti indecisa. Se avresti continuato a seguirli forse si sarebbe scoperto che tutto ciò che stavano facendo era solo lanciarsi ancora più frutta l'uno a l'altro. O magari se saresti tornata a casa avresti rischiato l'esplosione di una bomba atomica.

He's a Demigod [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora