He's a Demigod [ITA]

31~La Riva dell'Oceano

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[Tuo POV]                                                                                                                                    Papà si è appena svegliato. Sembra stare un po' meglio. Rimarrò comunque in ospedale stanotte. x mamma. 

Ti mordicchiasti il labbro, guardando il suo messaggio, seduta in silenzio nella camera da letto dei tuoi genitori. Ti sentisti sollevata alla notizia di tuo padre che mostrava la sua promessa di guarigione. Credetti fosse stata anche una benedizione sotto mentite spoglie che tua madre non sarebbe tornata a casa, dopotutto. Ti avrebbe evitato di cercare di spiegare il perché di cinque giovani "uomini" sotto il suo tetto. 

Dall'altra parte del corridoio si sentivano gli "uomini" che brontolavano irrequieti mentre si schiacciavano tutti insieme nella stanza degli ospiti. Dopo essersi ripresi dal trauma del microonde, avevano scoperto che i popcorn erano "degni dell'approvazione di Dioniso". 

Per il resto della notte erano rimasti per lo più per conto loro. Per un po' di tempo Jungkook era apparentemente scomparso. Ma quando erano scattate le nove, e avevi deciso che era l'ora di andare a dormire, Jungkook era di nuovo con i semidei come se non se ne fosse mai andato. 

Ti alzasti in piedi, pronta a dire ai semidei di chiudere e andare a dormire. Una folata di vento colpì improvvisamente la casa, facendo scricchiolare il legno della piccola dimora come le ossa di un vecchietto. Sorpresi, i tuoi occhi guizzarono istintivamente fuori dalla finestra della camera da letto. La finestra si aprì sull'oceano, ed è così che lo vedesti. 

Rimanesti sorpresa. L'ultima volta che l'avevi visto, era andato a letto con quei semidei brontoloni. Ne eri sicura. Ignorando il volume crescente dei litigi dalla camera degli ospiti, saltasti nel corridoio. Ti precipitasti fuori dalla porta sul retro della casa, ignorando il fatto che indossavi solo un pigiama leggero a fiori. 

I tuoi piedi calpestarono la sabbia e ti portarono sulla riva dell'oceano dov'era lui. Ti fermasti a pochi passi di distanza, osservando la scena davanti a te ipnotizzata. 

Il figlio di Poseidone era proprio dove la marea faceva rotolare la sabbia. Tuttavia l'acqua ai suoi piedi dove si trovava brillava e si agitava, come dei serpenti che si dimenano. Davanti ai tuoi occhi si protese e le acque dell'oceano si precipitarono impazienti a toccargli le dita. Quando l'acqua toccò la punta delle sue dita, si illuminò proprio come la marea splendente ai suoi piedi. 

Un'altra raffica di vento si levò dall'oceano, facendoti quasi inciampare. Ma il semidio non sembrò affatto turbato da ciò. La tempesta gli scompigliava i capelli, eppure alzò il viso come per salutarla. C'era una certa bellezza inquietante in quella scena; soprattutto intorno al mistico enigma, dove controllava l'oceano con un semplice movimento delle dita.