37~Calmati Mortale

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Fissai Jimin prima di trascinare i miei occhi sui due nuovi arrivati mentre le sue parole affondavano lentamente. Si spostavano a disagio sotto la mia attenzione, nessuno dei due osava incrociare il mio sguardo.

Improvvisamente non sembravano più due potenti semidei dell'Olimpo con facce scolpite di raffinatezza e nobiltà soprannaturale.

No, questi erano in assoluto due biscotti di merDA CON LA TESTA DI CAZZO.

"Uh-oh, ho detto qualcosa di sbagliato?" Jimin ora sembrava a disagio mentre percepiva la mia crescente tempesta.

Non mi degnai di rispondere. Questi due stupidi figli di puttana erano stati la causa delle ferite di mio padre. E nessuno poteva prendersela con mio padre senza prima prendersela con me.

Un momento li stavo fissando, quello dopo avevo la scarpa in mano. La lanciai con tutte le mie forze.

Il mio missile venne scagliato dritto e colpì la faccia del semidio dai capelli grigi. Ma non avevo finito.

"Morte!!" strillai, lanciandomi verso il semidio dai capelli viola che era ancora in piedi.

Ci schiantammo entrambi a terra come alberi abbattuti. Subito inizia a tirare colpi alla mia vittima. Gli dei non avevano avuto pietà, eh? Ebbene, nemmeno io quando avevano minacciato il mio caro padre.

"Porca Era-!"

"Scommetto sulla mortale."

"Qualcuno la trattenga!"

Braccia forti si avvolsero intorno a me e mi tirarono via prima che avessi finito di tamburellare le vive luci del giorno fuori dall'Olimpo. "No!" strillai, agitandomi nella cella di ferro intorno a me. "Non ho ancora finito di ucciderlo!"

"Calmati mortale!" Non avevo bisogno di voltarmi per sapere chi aveva interferito con la mia vendetta. C'era solo un semidio che possedeva una voce così profonda.

Alla fine smisi di combattere, sapendo che era inutile contro il semidio della forza. Mi accasciai, senza mai distogliere lo sguardo furioso dall'olimpico sgualcito a terra.

"Hyung stai bene?" Hoseok sfrecciò verso di lui.

La mia vittima alzò lo sguardo con cautela. Una volta rassicurato che ero stata trattenuta, si alzò a sedere. Sentii un piccolo filo di vittoria alla vista del suo aspetto, ora arruffato.

"Mi ha graffiato la faccia?" Il semidio alzò lo sguardo seriamente verso Hoseok.

Non mi persi gli occhi di Yoongi che roteavano e il gemito sconfitto che Taehyung rilasciò dietro di me.

Hoseok, paziente come sempre, sorrise e scosse la testa. "La tua faccia sta bene."

"Non posso credere che abbia lasciato che una ragazza mortale ti prendesse a calci in culo in quel modo, hyung," Yoongi lo schernì, indifferente. "Sei sicuro di voler tornare sull'Olimpo con questa macchia sulla tua reputazione?"

He's a Demigod [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora