"Dovresti essere una bomba da bagno!"
"Beh, è il tuo giorno fortunato, dolcezza, perché hai appena ricevuto qualcosa dieci volte migliore: me"
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Dove una bomba da bagno del Walmart risulta essere un troppo arrogante, ridicolosamente af...
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Lentamente ti riprendesti. La brillante luce del mattino filtrava dalle finestre, crogiolando la camera da letto in un bagliore felice.
Ti stiracchiasti, gemendo dolcemente e allentando i muscoli tesi.
Un gemito più profondo e più roco fece eco al tuo e all'improvviso ti rendesti conto che braccia forti, ma familiari, ti stavano circondando la vita.
Ti voltasti per scrutare il tuo fianco dove riposava il volto di un dio. Tecnicamente un semidio. Un piccolo sorriso punse la tua bocca mentre il viso pacifico di Jungkook si posava sul cuscino accanto al tuo. Ammirasti le sue ciglia scure che gli sfioravano le guance e la dolce innocenza che drappeggiava i lineamenti nel sonno.
A rendere le cose ancora più felici era il modo in cui l'allegro bagliore dalla finestra sembrava praticamente illuminare i suoi muscoli e il petto ben stipato. Non importava quante volte l'avevi visto, decidesti che non ti saresti mai veramente abituata. E a te andava bene.
Un senso di pace ti pervase mentre ti allungavi e gli spazzolavi delicatamente un paio di ciocche sciolte dei suoi capelli di mezzanotte dalla fronte.
Agitandosi sotto il tuo tocco, le palpebre di Jungkook sbatterono prima di aprirsi; e ti ritrovasti a guardare quei due occhi scuri che potevano contenere interi universi.
"Ehi dolcezza," mormorò, la voce roca dal risveglio.
"Ehi," sussurrasti di rimando. Un facile rossore ti inondò le guance quando iniziò a lasciarti baci sul braccio.
"Hai dormito bene stanotte?" sussurrò, i suoi baci simili a piume ora viaggiavano sulle spalle e sulla gola.
"Meravigliosamente", dicesti, con il respiro affannato mentre le sue labbra morbide cominciarono a strofinarsi sulla tua pelle sensibile. "Tu?"
"Ho dormito splendidamente", rispose. Il suo respiro ti accarezzava la pelle mentre parlava. "Ma mi sono appena ricordato perché preferisco il mondo della veglia a quello dei sogni."
"Sì?" I tuoi occhi si chiusero mentre la sua bocca aveva raggiunto la tua mascella. "E perché?"
"Perché." Un brivido ti percorse quando aprì la bocca, accarezzandoti la lingua lungo la mascella con strisce calde. "Posso farti altrettanto bene nel mondo della veglia, ma senza la paura di svegliarti."
Santo cielo. Dovevano essere non più tardi delle nove del mattino. Era meglio lasciar parlare le sue chiacchiere a tarda notte, giusto? Eppure, già il tuo corpo si stava scaldando per l'attesa e il desiderio dalle sue parole.